L’amministrazione Comunale di Ottati è protagonista di una vicenda politica a metà fra il paradossale e l’incredibile. Ma l’incredibile a volte può divenire realtà e il paradosso normalità grazie al solo strumento di attuazione della legislazione. Ottati, situato a sud degli Alburni, una comunità di 813 abitanti amministrata da 13 consiglieri. Nel mese di febbraio ultimo scorso, 7 di loro hanno rassegnato le dimissioni. Per il diritto politico, la metà più uno forma la maggioranza necessaria all’approvazione di una deliberazione. Secondo il T.U. delle leggi sulle autonomie degli enti locali, la maggioranza dimissionaria decreta lo scioglimento del consiglio comunale e la decadenza delle cariche. Ad Ottali, il Sindaco e il Consiglio restano, però, in carica. ‘I consiglieri dimissionari non hanno tenuto conto del comma 1, lettera b, punto 3, del d.lgs. 267/2000 (T.U. già citato) che prevede la cessazione dalla carica per dimissioni contestuali, ovvero rese anche con atti separati purché contemporaneamente presentati al protocollo dell’ente, della metà più uno dei membri assegnati.’ cita il sindaco, dr. Filippo Pugliese che si è reso disponibile alla cronaca della vicenda. In data 18/02/02 alle ore 7.52 è stata acquisita al protocollo dell’Ente la lettera di dimissioni, esclusivamente dovute a motivi di salute, del consigliere di maggioranza Vessa Carmine. In prosieguo si provvedeva alla convocazione del C.C. per la dovuta surroga. Alle 13.10 dello stesso giorno venivano consegnate al protocollo dell’Ente le lettere di dimissioni dei consiglieri di minoranza Capozzolo A., Marino P., Colangelo A., Milone R., e dei consiglieri di maggioranza Monaco G. e Doddato E. Pur essendo numericamente 7, i dimissionari in realtà sono 1 più 6, per cui mancano i requisiti della contestualità e della contemporaneità indispensabili per la dissoluzione del Consiglio così come previsto dal succitato d.lgs. E’ stata pertanto possibile la surroga sin dal 1° dimissionano con la nomina al C.C. del 1° dei non eletti Montuori Luigi (C.C. del 23/02/029 sia dei successivi 6 dimissionari (C.C. del 26/02/02) con i signori Monaco A., Monaco M., Gatti A.M., Pugliese M., Sabetta B., Capozzolo T. Un merito al Sindaco per sveltezza nell’intuire lo strumento da utilizzare. C’è stata da parte dei consiglieri dimissionari un’errata interpretazione della normativa vigente. Infatti il d.lgs chiarisce “in maniera incontrovertibile” i dubbi e le interpretazioni della legge precedente 142/90 in cui non era contemplata né la testualità né la contemporaneità delle dimissioni. Ad avvalorare tutto ciò è pervenuta all’Ente il parere ministeriale reso dalla Direzione Centrale delle Autonomia del Ministero degli Interni che risponde ad un quesito posto dai consiglieri dimissionari. Nel parere, oltre ad essere chiarita la non sussistenza dei requisiti per lo scioglimento del C.C., viene chiarito che il requisito della contemporaneità va inteso nella sua accezione letterale, intendendo una presentazione contemporanea e necessariamente concordata delle dichiarazioni di dimissioni da parte della maggiore parte dei consiglieri “con assunzione degli atti allo stesso orario”. Alla luce di quanto è successo, il C.C. ne esce rinnovato di 7 consiglieri su 13. Quale impronta intende dare alla “nuova” amministrazione? Siamo rinnovati negli uomini, dice il Sindaco, ma anche nello spirito di amministrare. Un ringraziamento va ai 6 consiglieri che mi sono rimasti accanto e che hanno dimostrato fiducia e senso di responsabilità. Un grazie anche alle nuove figure che hanno accettato senza esitazione e che danno il giusto slancio allo spirito di squadra. Daremo particolare attenzione alle esigenze della comunità. Ricordo la già attivazione dello sportello sociale, stiamo erogando l’assistenza agli anziani, abbiamo cominciato con una maggiore apertura verso l’esterno annullando ogni minima parvenza di campanilismo. Ci adopereremo per la realizzazione di infrastrutture, opere pubbliche, daremo il meritato peso ai bisogni dei giovani, ci stiamo impegnando per tutto ciò che contribuisca al miglioramento della qualità della vita degli ottatesi. E’ un cammino lungo quello che ci aspetta, lungo e arduo, ma sono fiducioso e soprattutto forte del consenso datomi in questo periodo.
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