Cassese Leopoldo negli scritti di storia Meridionale sostiene che Carducci a Capaccio si trovava stretto tra i De Marco e i Bellelli, considera il Carducci irrequieto, capace ed ambizioso. Ciò non è esatto. Carducci è frutto dell’ambiente di Capaccio. Infatti, quando nel 1799 vi è la rivoluzione napoletana con la proclamazione della repubblica, anche a Capaccio per opera del canonico Giuseppe Bamonte, è piantato l’albero della libertà e sono cantati inni inneggiando alla libertà da Luigi d’Alessio, Francesco Arcione, Placido Celano, sacerdote Nicola Di Deo e da Zaccaria Ragone. Nel 1820 a presiedere la dieta provinciale della carboneria è Gaetano Bellelli di Capaccio, padre del Gennaro, contemporaneo di Carducci. Nel 1828 il moto rivoluzionario, promosso dalla società segreta Filadelfia, è guidato dal canonico De Luca che assolda i fratelli Capozzoli di Monteforte Cilento, paese non troppo lontano da Capaccio. Carducci appartiene ad una famiglia possidente, ma non ricca, borghese e non nobile. Possiede, oltre la casa in cui abita, dei terreni in zone dette “Castagneto e Tuoro”. Carducci sposa Anna Tanza, figlia di Nicola e Amalia Forlani. La famiglia Forlani viveva in un grande palazzo a Monticello di Capaccio, che si può ancora oggi ammirare, al di sopra del portale di ingresso vi è lo stemma della famiglia Tanza. Anna Tanza muore nel 1833. Da questo Matrimonio nasce la figlia Giuseppina, il 21 febbraio 1829, che ha 19 anni nel 1848. Si fa suora, entrando nel monastero di Portanova a Salerno e muore nel convento di San Michele, sempre di Salerno il 15 febbraio 1907. Quando gli si nominava il padre stava male, aveva le convulsioni. Quando è nata la figlia Giuseppina, Anna Tanza (25 anni) e Costabile Carducci (27 anni) di professione ricevitore. Il Sindaco dell’epoca era Pasquale Ricci.
Bisogna precisare che i Ricci sono parenti di Carducci. Infatti, uno del suo seguito sarà Ernesto Ricci. L’atto di morte di Anna Tanza si ha nel 1833 il 15 dicembre. L’atto indica come sindaco Gerardo Carducci.
Vuol dire che il nostro gode a Capaccio di un buon livello sociale. I Sindaci godono di un censo abbastanza alto e anche di un buon livello culturale. Il matrimonio con Anna Tanza, figlia di Nicola e di Amalia Forlani é di grosso rilievo per la crescita sociale. Tanza e Forlani sono due famiglie distinte e proprietarie.
Leggendo il testamento dell’avvocato Forlani. L’avvocato Angelo Forlani, fratello di Amalia, suocera del Carducci, é avvocato, domiciliato in Napoli nella via Ventaglieri n° 5. Si trasferisce a Napoli per esercitare la professione nel tribunale. Con un testamento del 1842 e ripetuto nel 1845 nomina erede universale dei suoi beni una nipote di nome Felice Forlani, figlia di un fratello defunto di nome Gennaro. La nipote Felice Forlano è nata a Capaccio e sposa un napoletano D. Gerardo Mansi. L’avvocato Forlani lascia 700 ducati ad ogni sorella o se defunti ai figli. L’usanza dell’epoca prevede che l’eredità dei beni vada ai figli maschi che dovrebbero comunque preoccuparsi della dote matrimoniale delle sorelle. Attraverso la lettura del testamento deduciamo che l’avvocato Angelo Forlani non è sposato e che ha ricevuto tutta l’eredità dei beni di famiglia. Ha le sorelle Teresa (defunta) moglie di Francesco Saverio Tanza, un fratello Gennaro, lo stesso defunto, padre dell’erede universale dei beni, e Rachele che ha sposato D. Paladino di Eboli, Amalia, defunta, che ha sposato Nicola Tanza. Questa ha due figlie Vincenza Tanza che sposa D. Pasquale Longobardo, famiglia distinta e proprietaria del paese, alla quale lo zio lascia lo stesso 700 ducati con le medesime condizioni, e Anna Tanza che sposa Costabile Carducci. Nel testamento di Angelo Forlani a tal proposito così si legge “Inoltre ordino, e comando che i 700 ducati da me donati alla defunta Anna Tanza, mia nipote, figlia di mia sorella D. Amalia a 3 gennaio 1825, quando andò marito con D. Costabile Carducci dell’istesso comune di Capaccio, da pagarsi dopo la mia morte, e intanto senza interessi, essendo premorta la donataria al donante, lasciando una figlia superstite minore in educazione nel nobile monistero in Salerno, denominato Pianta Nova, voglio che la sopraddetta di ducati 700 si paghi dall’erede alla suddetta figlia superstite d. Peppina Carducci, seguita la mia morte, condizionati per impiegarsi sul Gran Libro, affinché i frutti le si paghino per i suoi bisogni, e il capitale di ducati 700 rimane in parte per fondo di sua dote, quando anderà marito, e non maritandosi rimangano a sua libera disposizione”.
Il Carucci nella sua opera, per quanto riguarda il patrimonio del nostro ci tramanda una tradizione che spesso il Carducci si reca in un albergo a Salerno ove ha lasciato in deposito una cassetta di valori e che dopo la sua morte i proprietari spendono in modo sproporzionato al loro guadagno. In sintesi Carducci in prime nozze sposa Anna Tanza, figlia di Nicola e di Amalia Forlani. La Tanza muore il 14 dicembre 1833 all’età di 30 anni. Da questa Carducci ha la figlia Giuseppina il 21 febbraio 1829. Sull’atto di morte della Tanza vi è scritto moglie di D. Costabile Carducci. Nel 1835 vi è ancora una lite tra Carducci e la famiglia Tanza che aveva chiesto la restituzione della dote matrimoniale.
In seconde nozze Carducci sposa Francesca Tanza di Francesco e di Dorotea Perrotta. Ha un’altra figlia di nome Anna. Il 30 settembre 1837 la levatrice Angiola di Foggia dichiara al comune di Capaccio che è nata una bambina da Francesca Tanza di anni 35, domiciliata a Capaccio e da Costabile Carducci di anni 36 di professione proprietario, domiciliato a Capaccio. Alla bambina è data il nome Filomena e Anna. Sindaco Giovanni Carducci.
La figlia Filomena Annina, nata nel 1837 (quindi 9 anni all’epoca dei fatti) sposa nel 1864 Pasquale Bosco di Trentinara. Annina muore nel 1867 e ben presto la segue l’unica bambina.
Nello stesso anno 1837 il 15 ottobre dopo 15 giorni dalla nascita della figlia, muore Francesca Tanza di Francesco.
Ora diviene chiaro che la seconda figlia di Carducci è frutto del secondo matrimonio. Ha una bambina che muore. Pasquale Bosco rimasto solo, girovaga per il paese come un nulla facente. Il 31 marzo 1867 muore in Capaccio, nella casa di sua abitazione, sita in questo comune, strada Sant’ Agostino, Donna Filomena Anna Carducci, figlia del fu Costabile e della fu Francesca, di anni 30, gentildonna, domiciliata a Capaccio, moglie di D. Pasquale Bosco.
Quindi Costabile Carducci ha contratto due matrimoni con la famiglia Tanza con Anna fu Nicola e con Francesca fu Francesco. Alla fine, frequentando Napoli e i membri del comitato centrale dei liberali, si innamora di Vittoria del Re, sorella del liberale Giuseppe. Un discendente di Vittoria del Re con il nome di Giuseppe vive a Milano mi ha comunicato tra l’altro “Il mio interesse deriva dal fatto che la moglie del Carducci Vittoria del Re (1812-1863) era sorella del mio trisnonno Domenico Del Re ed anche di Giuseppe del Re. Ho tra le cose di casa una miniatura con un bel ritratto di Carducci e un grazioso disegno a matita con l’immagine di Vittoria e mi domando se le sarebbe gradito ricevere una copia fotografica di tali ritratti”.
Ovviamente io ho risposto positivamente.