Andare oltre le frontiere che gli uomini hanno segnato per respingere gli stranieri, altre volte per trattenere i nativi che vogliono emigrare con la stessa forza e determinazione chi vuole arrivare.
Ma, come ci racconta quotidianamente la cronaca, è impossibile rendere i confini impermeabili proprio perché non hanno niente di naturale come il bisogno di cercare altrove ciò che il posto dove si è destinati a vivere, perché ci si è nati, non riesce a trattenere.
E allora di necessità virtù! Il baratto, prima, e il commercio regolato dalle monete, poi, hanno fatto da apripista alla voglia dell’essere umano a cercare nuovi approdi al proprio anelito di conoscenza che è alla base di ogni benessere: fisico e culturale.
Si tratta di una forza intrinseca al genere umano, di uragani di emozioni che prescindono dalla naturale aspirazione a stare bene dove ci si trova bene.
Ecco perché Ulisse con la sua voglia di andare per conoscere è un eroe sempre moderno che affascina l’animo umano.
È lo stesso anelito che fece muovere Marco Polo da Venezia fino alla Città proibita in Cina. È ciò che mosse Cristoforo Colombo con le tre Caravelle verso Occidente con la speranza di incontrare l’Oriente prendendolo alle “spalle” e trovò sulla sua strada, per sua fortuna, un Continente a sbarrargli la strada!
Gli uomini e le aziende che raccontiamo in questo numero di UNICO Patrimonio fanno proprio questo: si muovono sul mercato globale per portarvi il frutto del loro ingegno e del loro lavoro. Lo fanno prendendo le mosse da un territorio che nei millenni è stato sempre votato al commercio e allo scambio culturale: la Magna Graecia. Il confine con il mondo Etrusco era segnato dal fiume Sele, ma era talmente permeabile che appariva senza soluzione di continuità tanti erano i rapporti tra le due sponde.
Oltre a quelle che raccontiamo su questo giornale ce ne sono molte altre che non vi hanno trovato spazio ma che avrebbero allargato l’orizzonte del panorama imprenditoriale del nostro territorio rendendolo ancora più interessante.
Ma il segnale che abbiamo voluto dare va proprio nella direzione di indicare a noi per primi che la modernità, la qualità, l’ingegno e tante altre “bellezze” che di solito immaginiamo siano fuori dalla nostra portata, basta svoltare l’angolo dei nostri pregiudizi per poterli incontrare e toccare con mano.