Di anni 45, professione avvocato. Eletto con 404 voti su 657, si presenta ad amministrare il paese con la personalità che lo contraddistingue: semplice, disponibile, concreto, aperto ai confronti, con lo spirito di chi crede nella zona, piace viverci, con una grande volontà di farlo rinascere. Ci siamo visti in un giorno qualsiasi. Si è presentato subito all’incontro. E’ stata una lunga ed esauriente chiacchierata che ha dato conferma a ciò che già sapevamo.
Come si sente nelle vesti di sindaco?
Con un grande compito e molta responsabilità. Ne sono cosciente oggi e lo ero prima di essere eletto. Quando mi sono candidato in previsione di una possibile vittoria sapevo dell’importanza che una tale carica comporta, importanza connessa ai sacrifici. Del resto rispettare il programma, essere puntale in termini di tempi e volontà richiede impegno.
La campagna elettorale ha visto il paese diviso in due. Il risultato è la sua vittoria. Come ha vissuto il tutto?
La mia candidatura non è stato un impulso del momento, mi ha spinto la volontà di fare qualcosa per il paese, toglierlo dal depauperamento a rischio cronico, gettare le basi per la sua rinascita. Mi sono avvalso poi di una lista in cui erano schierati uomini validi e il risultato si è visto. Certo, di momenti critici ce se sono stati, ma confidavamo nella forza del nostro programma e nella fiducia dei nostri cittadini.
Come intendete gettare le basi per lo sviluppo di S. Angelo?
Bisogna credere e avere il coraggio. Sarò aiutato dalla valida squadra di cui ho parlato prima. Ho programmato l’Amministrazione, suddiviso i compiti che saranno controllati da me, maggiore responsabile. Come una squadra si vince e si perde insieme. I rapporti con la minoranza? Invito a mettere da parte il tono tenuto durante la campagna elettorale. Noi daremo la massima collaborazione in presenza di proposte valide e senza interessi di parte. Rivolgendo particolare attenzione allo sviluppo coniugato con l’aspetto storico, culturale ed ambientale, con la valorizzazione e la promozione delle nostre risorse, dei prodotti locali. Gli eventi ci aiutano, mi riferisco all’inquinamento, alla mucca pazza. Essere detentori di prodotti genuini è un vantaggio e non farli conoscere agli altri significa quasi non averli. Chi ha avanzato la presenza di fabbriche nel nostro paese non ha tenuto conto dei fattori controproducenti: l’assenza di strade agevoli, di materie prime, di rete ferroviaria, di domande porterebbero ad un’impresa di per sé fallimentare. Il nostro impegno è il realismo, valorizzare ciò che S. Angelo ha e renderlo fruibile. E’ la sola via di sviluppo. Incentivare il turismo per la creazione del benessere locale, progettando dei pacchetti visite di qualche settimana, attirare gente nel nostro paese, farla restare in zona. Qualcosa si è mosso al riguardo. Fino a 6 mesi fa, trovare una casa, un appartamento sfitto era difficile; oggi si sta creando un’inversione di tendenza, sono i nostri cittadini che si fanno avanti e offrono le loro case per l’attivazione dell’ospitalità diffusa. Ciò porta all’impegno di creare un flusso costante, di colmare i periodi vuoti e dare vita a quel circuito di promozione-turismo-sviluppo. Nel circuito un fattore primario acquista la buona e agevole viabilità. La nostra necessita di miglioramento e l’impegno è di operare e intervenire presso le autorità competenti. Un altro punto che teniamo a realizzare è il completamento della casa per gli anziani. La struttura è stata ultimata dalla passata amministrazione, a noi tocca arredarla e darla in gestione, magari a qualche cooperativa, ma il tutto è ancora da studiare. Ciò che è certo è il dovere di dare assistenza agli anziani soli, sviluppare nella zona i servizi sociali e creare al contempo posti di lavoro.
Sindaco, lei ha parlato di posti di lavoro. Il Comune ha LSU al servizio. Cosa intende fare per loro?
Sono ancora in fase di studio del problema, ho un incontro alla provincia a giorni, ciò che posso dire ora è che ci sarà il massimo impegno per una sistemazione definitiva, sollecitando i vari Enti preposti.
Tra le risorse del paese, quali hanno la priorità degli interventi?
Il recupero del castello baronale: è una struttura di pregio che sta letteralmente andando in rovina. Faremo di tutto, da un incontro con i proprietari ai provvedimenti necessari. Ciò mi porta ad un altro punto del programma, spingere al massimo l’approvazione del Piano Regolatore Generale. La promozione delle nostre ricchezze naturali, quali la grotta di San Michele, il fiume Fasanella, l’Antece e una località montana, nota ai locali col nome di “Preta’ ntile”, la “pietra gentile” con cui sono state costruite le colonne della Chiesa Madre.
S. Angelo è parte intera nel Parco. Quale sarà il rapporto con l’Ente?
Ho incontrato recentemente il Presidente Giuseppe Tarallo, auspicandogli un rapporto continuo tra L’Ente e il Comune. Mi sembra ben intenzionato. Ha detto una frase che tengo a riportarla: ‘Non a caso mi trovo qui stasera, voglio prima scoprire il territorio e tutto ciò di cui ha bisogno sarà fatto. Per operare bisogna conoscere.’. Ho fiducia nell’Ente, ho visto una concretezza e un realismo che possono dare molto.
Un messaggio ai cittadini?
Grazie per la fiducia accordatami il 13 maggio scorso. Sarà il sindaco di tutti, senza distinzioni tra vinti e vincitori. Non è più il tempo di campanilismi. Per tutti daremo a S. Angelo il massimo delle nostre energie. Se vogliamo intraprendere questa strada, la strada dello sviluppo, la più immediata e la più concreta, ci dobbiamo credere prima noi. Il singolo cittadino deve creare, l’amministrazione deve incentivare, favorire e promuovere tutte le iniziative possibili. Insieme ce la faremo.
Grazie a lei, Sindaco, per ciò che farà. Siamo certi che la collaborazione con le istituzioni, la fiducia in esse e il rapporto costruttivo solo le basi per una crescita insieme.