Capaccio, ultima proroga concessa dall’assessore regionale all’agricoltura, Aita, per la consegna dei lavori del nuovo centro di scambio ortofrutticolo. Se i tempi saranno rispettati, infatti la Piana del Sele avrà il suo mercato, atteso ormai da decenni. E finalmente sarà posta la parola fine, alla lunga lista di disagi-legati alla vecchia struttura, localizzata nel pieno centro cittadino di Capaccio Scalo. L’iter per la delocalizzazione del vecchio mercato è iniziata tempo addietro, con l’individuazione da parte del Consorzio ortofrutticolo di un suolo idoneo dove realizzare il complesso, e che rispondesse a pieno a tutte le normative richieste ed alle diverse esigenze. Qualche tempo fa, il suolo in questione è stato individuato in località Ponte Barizzo, lungo la strada statale 18, ma per costruire la struttura è stata necessaria una variante al piano regolatore generale. La variante è stata già approvata dal comune in una conferenza di servizi, il passo successivo è quello di discuterla insieme al progetto in consiglio comunale. Solo superata quest’ulteriore fase, si può affidare l’appalto per la realizzazione delle opere. Il tutto deve essere realizzato entro il mese di giugno, per ottenere i finanziamenti di circa sette miliardi, previsti a suo tempo dall’ex assessore regionale all’agricoltura, Antonio Lubritto. Al momento però se i tempi non subiranno ulteriori rallentamenti, grazie alla proroga che ha allungato i tempi di consegna delle opere per il mese d’ottobre, non si rischia la perdita dei finanziamenti comunitari. Il nuovo assessore Aita, infatti, in un pubblico incontro di qualche tempo fa, ha confermato lo stanziamento dei fondi, appena sarà concluso tutto l’iter burocratico. Un nuovo centro di scambio, progettato nel pieno rispetto della normativa vigente, completamente innovativo che prevede una zona commerciale coperta di circa 14.000 metri, realizzata con delle strutture d’acciaio. Finalmente una delle pianure più produttive avrà un centro di commercializzazione, per lo sviluppo di una produzione agricola di qualità. Non più disagi legati al traffico (considerato che l’attuale mercato si trova in pieno centro) ai posteggi abusivi, alle carenze igienico sanitarie, che caratterizzano il vecchio mercato ortofrutticolo. Una delocalizzazione che andrebbe a tutto vantaggio non solo degli operatori del settore ma dello stesso sviluppo agricolo e commerciale di tutta la Piana del Sele.
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