Venerdì 29 novembre i sindaci del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni hanno presentato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il “Manifesto del Mezzogiorno”: dieci proposte per lo sviluppo delle aree interne e per il contrasto allo spopolamento.
Atterrato all’aeroporto di Pontecagnano dopo le 15.30, il Premier ha raggiunto Vallo della Lucania in auto percorrendo la famosa “Cilentana”, da tempo oggetto di critiche per la presenza di buche, frane e autovelox.
Conte è arrivato a Vallo della Lucania intorno alle 16.45 e ha trascorso nel centro cilentano un lungo pomeriggio.
Prima tappa: l’ospedale San Luca. Dopo aver dedicato qualche minuto alle tante persone che lo avevano atteso sotto la pioggia e essersi concesso a qualche “selfie”, il premier è stato accolto dal direttore sanitario del nosocomio vallese Adriano De Vita, dalle autorità civili, militari e istituzionali tra cui il Prefetto di Salerno Francesco Russo, dal sindaco di Vallo della Lucania Antonio Aloia, dal senatore del Movimento Cinque Stelle, Francesco Castiello, dal sottosegretario del Ministero dell’Interno, Carlo Sibilia e dal consigliere regionale dei grillini, Michele Cammarano.
Il Premier si è recato presso il reparto di pediatria del San Luca dove ha incontrato il personale sanitario e 11 piccoli pazienti con le loro famiglie. Dopo essersi fermato a parlare e a scherzare con i piccoli degenti e dopo averli omaggiati di giocattoli ricevendo in cambio 11 dolcetti offerti da ciascun paziente, il Premier ha proseguito la sua visita nel Cilento con la seconda tappa prevista dalla tabella di marcia: il teatro Leo de Berardinis.
Prima di entrare nel teatro, il Presidente del Consiglio è stato accolto da lavoratori, rappresentati dell’Unione Sindacale di Base e gli Lsu della Campania ai quali ha detto: “Le dotazioni finanziarie sono cospicue e le dobbiamo sbloccare. Dobbiamo accelerare gli investimenti. Abbiamo già introdotto delle misure specifiche per il Sud in Finanziaria. Con il ministro Provenzano in particolare e con tutto il Governo stiamo lavorando per elaborare un piano strutturale. Confido che ce la faremo per fine anno: a gennaio saremo pronti”.
Infrastrutture, trasporti, giustizia, aree interne, spopolamento, lavoro e sviluppo: questi i temi del Manifesto redatto dalla Fondazione Grande Lucania Onlus con il supporto dell’Università degli studi di Salerno e presentato nel corso della convention.
Ad introdurre i lavori Antonio Manzo, moderatore del convegno e direttore de “La Città”, che ha spiegato come Giuseppe Conte sia “il secondo presidente del Consiglio pugliese che viene in Cilento. Il primo fu Aldo Moro”, parole seguite dall’applauso in sala.
Antonio Aloia, sindaco di Vallo della Lucania, ha posto l’accento sul grave problema dello spopolamento che attanaglia il nostro territorio, senza tralasciare le difficoltà relative alle infrastrutture e alla metanizzazione sostenendo che il Cilento è come una Ferrari senza carburante.
È stata poi la volta di Tommaso Pellegrino, Presidente dell’Ente che ha detto: “Qui non siamo secondi a nessuno anche se abbiamo ricevuto tanti schiaffi come per esempio la soppressione del Tribunale di Sala Consilina o anche la diminuzione dei servizi sanitari sul territorio. Siamo qui per elaborare delle proposte che vanno oltre i campanilismi. Presidente Conte faccia di tutto per eliminare una burocrazia lenta che ritarda tutto”.
Dopo i discordi di Silvano Lucibello, Presidente della Banca del Cilento, Sassano, Vallo di Diano e della Lucania, e del vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, il senatore Castiello ha presentato il Manifesto del Mezzogiorno: “Con questo documento presentiamo 10 proposte che potranno ridurre le disuguaglianze tra regioni ricche e regioni povere. Solo così potremo evitare di essere considerati cittadini di serie B”.
A seguire, ha preso la parola il sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone che ha sottolineato le problematiche relative al Vallo di Diano: la soppressione del tribunale di Sala Consilina e dell’istituto penitenziario e l’inesistenza della rete ferroviaria. “Il Sindaco Aloia ha parlato di una Ferrari. Noi non abbiamo neanche una 500”.
Infine, il professore dell’Università di Salerno Roberto Parente ha detto: “Su questi territori è possibile far decollare la nostra economia che va sempre più verso il ‘green’”.
A chiudere il convegno è stato proprio il Premier Conte che ha sottolineato: “Se riparte il Sud, riparte l’Italia intera. Con questo spirito, muoviamo e ci disponiamo a realizzare l’agenda di Governo sul tema della coesione nazionale. Se le migrazioni dal Sud dovessero proseguire con questi ritmi, saranno oltre 5 milioni, dice lo Svimez, le persone che lasceranno il Mezzogiorno e il Pil potrà subire una contrazione fino al 40%”, ha spiegato.
Il Presidente ha condiviso gran parte dei contenuti del “Manifesto del Mezzogiorno” assumendo l’impegno a tradurne i punti essenziali nel Piano Straordinario Decennale che il Ministro per il Sud Provenzano presenterà entro la fine dell’anno, sottolineando la necessità di una pronta attuazione del piano stesso per la necessità di creare posti di lavoro, soprattutto per i giovani e per le donne, contrastando lo spopolamento.