Arrivo a casa di Lorenzo Fraiese alle 15.00 in punto. Mi accoglie la moglie Anna, sensibilmente emozionata, ed altri ospiti sono seduti in tinello e subito mi introducono nella discussione: si parlava già di progetti, di iniziative e di cose da fare. Traspare una sensazione di gioia dovuta, non tanto alla vittoria in sé, ma al fatto che i notevoli consensi ricevuti indicano che un paese intero si è stretto intorno ad una persona stimata e rispettata. Un faldone con leggi e regolamenti poggiato su un tavolino mi fa intuire che per Lorenzo è tempo di studio, di aggiornamento. Si lascia andare a raccontare dei festeggiamenti estemporanei della sera precedente, del fatto che anche il candidato Sindaco avversario era sceso in piazza. Mi racconta della commozione della gente che ha trovato in lui il punto di riferimento che Trentinara ha inseguito per molto tempo. Mi parla della volontà di inserire il suo paese nel progetto “Village D’Europe”, di volere dare subito segnali che vadano nella direzione di valorizzare e dare visibilità al paese e ai suoi straordinari cittadini, prodigandosi, insieme ai suoi consiglieri, per una crescita culturale, sociale ed economica. Devo interrompere tutto per dare inizio all’intervista un po’ più formale.
Il primo pensiero dopo la vittoria?
Il primo pensiero è stato il peso dell’enorme responsabilità che sento rispetto alle risposte che i cittadini si aspettano. Solo il lavoro quotidiano e l’impegno potranno farmi sentire a posto con la mia coscienza rispetto alla grande prova di fiducia che gli abitanti di Trentinara hanno riposto in me.
Cosa si sente di dire ai suoi concittadini?
Credo che il compito di un Sindaco sia quello di unire sotto un’unica bandiera vinti e vincitori. Avere l’intelligenza di trattare tutti allo stesso modo. La politica per me è mettere a disposizione della comunità le proprie capacità senza tradire il proprio modo di essere.
Cosa dice al suo avversario politico?
La campagna elettorale è stata abbastanza pacata. Chiedo a lui di collaborare in maniera serena per cercare di rispondere alle attese della collettività.
Qual è il programma dei primi cento giorni?
Prendere coscienza in maniera più diretta della situazione del Comune. Migliorare il funzionamento degli uffici comunali, riorganizzando i servizi e nominandone i responsabili, in modo da offrire risposte celeri alle istanze e alle aspettative dei cittadini. Eliminare, anche mediante un’attenta opera di ripulitura e sistemazione, quel senso di abbandono e di degrado che interessa l’intero paese ed in particolare il centro storico, per dare ai residenti e ai Trentinaresi sparsi per il mondo, che ogni estate ritornano a trascorrervi le vacanze, un’immagine rispondente alle loro aspettative. Predisporrò un piano per dare risposte adeguate alle priorità del paese, avviando lo studio e l’iter delle iniziative e degli interventi programmati che richiedono tempi più lunghi.
Parliamo di queste priorità.
L’emergenza idrica da risolvere nel giro di due anni. Attivare i depuratori già costruiti. Intervenire sulla casa comunale che attualmente è inagibile. Chiedere e ottenere l’istituzione di un presidio di guardia medica nonché di alcuni servizi del Distretto Sanitario in Trentinara. Creare i parcheggi e fare opera di manutenzione sulla viabilità. Adeguare gli istituti scolastici alle norme di sicurezza e creare aule speciali e laboratori. Procedere alle sdemanializzazione dei suoli gravati da vincolo di usi civici. Incentivare lo studio delle lingue e dell’informatica. Dare risposte al giovani, favorendo la loro voglia di crescere e di realizzarsi e consentendo loro di praticare attività sportive sul posto. Individuare locali e strutture per favorire l’associazionismo. Creare delle cooperative tra produttori per commercializzare prodotti di qualità che danno più valore aggiunto della quantità. Mi piacerebbe costruire una biblioteca con annessa sala convegni e sala multimediale. Mi piacerebbe fare rinascere il gruppo Folk che per anni è stato il vanto di Trentinara.
Relativamente ai giovani cosa ti senti di fare?
I giovani sono la nostra forza. Bisogna avere solo la capacità di ascoltarli, di farli parlare e offrire loro possibilità di partecipazione.
Hai già definito i componenti della Giunta?
Per il momento abbiamo già individuato il Vice Sindaco che è Angelo del Grosso. Ma tutti quelli che hanno contribuito alla nostra vittoria saranno coinvolti per raggiungere i nostri obiettivi. Capitalizzeremo sicuramente le competenze di Angelo Cavallo che già ha avuto esperienze amministrative. Ma, ripeto, c’è bisogno di tutti per fare rinascere Trentinara attraverso le idee, l’impegno quotidiano e la concretezza.
Con i Comuni viciniori che tipo di collaborazione sarà possibile?
Sicuramente è necessario individuare delle forme consortili di collaborazione oltre a quelle già previste, per avere migliori servizi a prezzi più contenuti.
Nel ringraziare il Sindaco Fraiese, gli rinnovo la disponibilità de “Il Valcalore” a collaborare con l’Amministrazione per dare risalto alla sua azione amministrativa. Ma a dare spazio anche alle critiche dovessero venire dall’opposizione o dalla società civile. Esco dalla casa del Sindaco per ritornare in redazione e scrivere il resoconto dell’incontro e sulla porta incontriamo il parroco, Don Franco. Lorenzo mi presenta Don Franco: conosce già il Valcalore e avvia una discussione su molti aspetti della società moderna e i possibili rimedi. Si è aperta una discussione che ci ha portato lontano. Abbiamo parlato per circa mezz’ora. E il Sindaco di Trentinara, indovinate cosa ha fatto? Ha ascoltato!