“Raccontare i territori” questo il tema del concorso nazionale di cinema, tenutosi dal 7 al 9 novembre, ad Ascea. Il Velia Video Festival è stato ideato e curato dai ragazzi del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Vallo della Lucania, in collaborazione con Medfest Onlus; Fondazione Alario; DISPAC (Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale) – Università degli Studi di Salerno; Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni; KIBSlab scarl (Centro Sperimentale Sviluppo Competenze nel Settore dei Servizi Avanzati e del CRM); Istituto Comprensivo di Futani. Iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da Miur e Mibac.
Immaginiamoci per un attimo al di là delle poltrone rosse. Non provvisti di pop-corn e cola, ma di tanta capacità creativa. Immaginiamoci dietro lo schermo, pronti ad ideare uno spaccato di quotidianità, ad inventare dialoghi o scrivere interviste. Immaginiamoci oltre ciò che appare, oltre la superficie. Immaginiamoci al di là del prodotto finito. Nelle idee, nell’elaborazione sofferta, nelle emozioni, nel vissuto. Be’, questi ragazzi hanno avuto modo di ‘incontrare’ il cinema, stavolta, da non spettatori. Infatti, molti di loro raccontano di essersi sentiti, inizialmente, spaesati e poco intenzionati a divenire registi di un cortometraggio progettato e studiato. Col passare del tempo, però, si sono scoperti entusiasti e desiderosi di portare a termine la sfida. Al punto che alcuni – mi raccontava la dott.ssa Caso, direttrice del MVF – hanno mostrato il desiderio di voler approfondire le discipline cinematografiche.
Unirsi in un team, collaborare interi pomeriggi per montare il loro prodotto, è stata un’altra sfida vinta. Non a caso una ragazza, emozionata e soddisfatta, raccontava di come la sua classe avesse risposto in modo positivo, unendosi e impegnandosi come non mai.
Una nuova didattica quella sperimentata non solo dagli studenti, ma dagli stessi insegnanti. I ragazzi hanno avuto la possibilità di uscire dalle mura scolastiche, conoscere il territorio da un altro punto di vista, riscrivendolo e raccontandolo con i propri occhi. Lo scopo è stato quello di avvicinarli alle identità territoriali. Far scoprire loro quel Cilento nascosto, da cui spesso i giovani vogliono fuggire. In modo tale da conoscerlo, viverlo, apprezzarlo, valorizzarlo.
Armati di bozze e macchine da presa, così, si sono immersi nella storia del viaggio di San Matteo; le vicende che ruotano attorno al Castello di Capaccio. Hanno ripercorso i soggiorni del poeta Ungaretti. Su schermo hanno riportato anche il rituale delle confraternite, ed ancora l’antica Fiera della Frecagnola. Si sono approcciati negli stili di viti e nel benessere, ponendo la loro attenzione sulla Dieta Mediterranea. Infine, un viaggio nella memoria storica di Elea-Velia, intervistando i maggiori conoscitori del territorio.
Scoprendo terre per i loro occhi sconosciute, hanno riflettuto sul proprio mondo e creato nuovi immaginari possibili attraverso il montaggio, le musiche, la scelta dei filmati. E hanno, allo stesso tempo, permesso allo spettatore di crearne un altro ancora.