“Paestum nelle foto di Ernesto Samaritani” è il titolo del libro la cui pubblicazione è stata curata da Fernando La Greca e Mario Mello, è stato dato alle stampe nel mese di settembre del 2019 da Edizioni Magna Graecia di Mario Serra con sede a Roccadaspide (SA). Il costo è di €25,00.
Samaritani fu incaricato negli anni trenta dall’Ente per le Antichità e i Monumenti della Provincia di Salerno di documentare gli scavi nell’area archeologica di Paestum. Scattò migliaia di fotografie e le selezionò catalogando le 605 lastre per aree tematiche.
L’opera, a prenderla in mano si ha subito la sensazione di sollevare, insieme al libro, la storia passata e recente che vi è raccontata nei testi di presentazione del lavoro, ma soprattutto il “peso” dei monumenti che hanno resistito fino ai giorni nostri senza cedere alla forza del tempo che tutto livella e alla capacità dell’uomo che tende adistruggere o riciclare tutto ciò che incontra sulla sua strada che lo guida verso il “progresso”.
Oltre al tatto, il volume riesce anche ad eccitare il nostro olfatto che richiama odori e profumi osservando il roseto fotografato da Samaritani: si ha la sensazione di percepirne la presenza nell’aria affondando il nostro senso nella memoria delle migliori sensazioni.
Come si può immaginare gli odori provenienti dalle immagini che ritraggono le case romane che costeggiano il Castrum e le taverne situate lungo la via dove i viaggiatori, entrati in città da una della quattro porte, sostavano per rifocillarsi.
Anche il silenzio che suggerisce lo scorrere le immagini di dei due Santuari, settentrionale e meridionale, è alterato dagli spazi aperti dove i quattro venti giocano al nascondino dall’alba a tramonto.
La parte del leone, ovviamente, la fa la vista! Gli occhi, che in questo caso mediano il rapporto tra tutti gli altri sensi, possono scrutare i Paesaggi, i Santuari meridionali e settentrionale, Le Case Romane, L’Area del Foro, Strade e Ponti, Le mura e le porte, Reperti archeologici, Persone e Spettacoli e la Vecchia Paestum. Sono le sezioni in cui sono state catalogate e poi ordinatamente pubblicate le 323 foto, di cui 284 originali.
SiccomeFernando La Greca, che ha preso l’iniziativa di ordinare e poi pubblicare le foto che rivelano curiosità e dettagli di quello che c’è e di monumenti non più visibili.
Estremamente interessante è l’aver ingrandito alcune foto in cui persone del posto impegnate nei lavori di scavo sotto la direzione di Amedeo Maiuri, sopraintendente ai beni archeologici, per consentire ai loro familiari di riconoscerli dopo tanto quasi 80 anni.
Non poteva mancare in una pubblicazione così poderosa il contributo di scrittori e artisti che nel corso dei secoli passati sono arrivati a Paestum attratti dalla maestosità dei templi che, perciò, fu inserita come meta nel circuito “turistico” d’altri tempi: il Grand Tour.
Per chi vorrà approfondire per curiosità culturale o anche per motivi di studio, il libro contiene, oltre agli interventi dei due autori, Mario Mello al quale si deve l’acquisizione dell’archivio fotografico di Samaritani da parte del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università agli studi di Salerno, anche quelli di Valentina Amendola per la Biografia e Fonti storiche;Maria Rosa Taglé che ha raccontato Paestum nel ventennio fascista fra cultura e propaganda; e Fernando La Greca che ha descritto le fasi degli scavi e della ricerca.
La Greca ha anche scritto la premessa nella quale ha descritto tutte le fasi operative dell’impresa portata a termine senza lasciare niente all’improvvisazione. Anche l’aspetto grafico e di stampa dimostrano la professionalità con cui Mario Serra ha seguito ogni fase della pre stampa, della stampa e della legatoria.
Insomma, si tratta di un’opera che non può mancare nelle librerie di chi vive a Paestum perché racconta e “descrive” visivamente la storia recente e passata dei luoghi in cui viviamo e perché è un libro che i nostri figli terranno come uno scrigno prezioso dove attingere per ricondurre nel passato i loro figli.