Quando l’arte si incontra con la produzione e la trasformazione di materie prime allora ci si trova sempre di fronte ad un connubio che può portare valore aggiunto a qualsiasi attività umana. Ancora di più può accadere se ad interpretare i due ruoli è la stessa persona come accade da oltre venti anni a Francesco Vastola che ha inventato Maida, un marchio che ha fatto scuola nel settore della lavorazione artigianale di ortaggi sott’olio.
Infatti, Francesco, dopo aver frequentato il Liceo Artistico, ha scelto di dare seguito, su altre basi, alla tradizione di famiglia da sempre impegnata in agricoltura. Fu il papà Antonio Vastola, con sua moglie Maria, a trasferirsi nella piana di Paestum dall’Agro – Nocerino – Sarnese per impiantare ai piedi nel monte Sottano l’impresa agricola che oggi è nelle mani di Francesco, Annamaria, sua moglie, e Fabrizio, suo figlio.
L’artista agricoltore porta nell’azienda l’idea di abbinare i colori degli ortaggi come se fosse un’opera d’arte e le stesse idee cromatiche le “impone” ai consulenti incaricati di realizzare il packaging che ricopre le confezioni in cui vengono commercializzati i prodotti.
L’artista agricoltore si inventa anche commerciale e s’incammina sui sentieri incerti e complicati della ricerca di clienti in grado di comprendere l’idea di qualificare la loro attività (ristoranti, delicatessen …) situate in Italia, Europa, America, Australia …
Il primo ad aver avuto fiducia nel progetto Maida e a dare credito a Francesco è stato il ristorante “Don Alfonso” a Sant’Agata sui due golfi. Ultimamente, invece, sta partendo un progetto con il gruppo “Da zero” che ha aperto pizzerie di qualità a Milano, Torino e Matera oltre al luogo di origine che è stato Vallo della Lucania.
L’azienda Maida ha la sua produzione in terreni situati nell’area Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ed anche l’avvio dell’azienda nel 1996 coincide proprio con l’istituzione dell’area protetta più estesa d’Europa. La varietà di prodotti che vanno a comporre il paniere “policromatico” di Maida proviene per il 90% dalla stessa azienda agricola che si sviluppa su 12 ettari di terreno, per cui la garanzia di qualità è anche un “limite” alla produzione che non può sforare in numeri che comprometterebbero l’identità stessa dell’idea originaria di Francesco: produrre, lavorare e conservare con un metodo del tutto artigianale.
Il nucleo familiare da Annamaria, la moglie di Francesco e da Fabrizio il figlio che sta alla base di un’azienda agricola è l’elemento fondante del marchio Maida.
Infatti non c’è fase della lavorazione che non abbia un componente della famiglia situato in prima linea a partire dalla scelta dei terreni su cui impiantare i semi, la cura della loro crescita, la decisione su quando raccogliere far arrivare il tutto sui tavoli di lavoro dove i dieci dipendenti (compresi gli stagionali) lavorano e confezionano i prodotti, fino alla spedizione distribuzione ai consumatori finali.
Il prodotto di punta sono i “Carciofini” sott’olio. A seguire i pomodori, la zucca, …. Fino a 50 tipologie ognuna immessa in olio extravergine d’oliva e confezionata e in modo originale e con un occhio attento ai colori.
I mercati di riferimento dell’azienda sono collocati per il 50% in Italia e l’altra metà all’estero. La Lombardia il Triveneto e la Campania sono le realtà italiane dove Maida vende di più. Francia, Stati Uniti, Canada, Emirati Arabi e Australia sono le realtà estere dove il radicamento commerciale dell’azienda è consolidato o è pronto a mettere solide radici.
Il fatturato 2018 si è chiuso con intorno a 500.000,00 Euro e la sua composizione si articola nel 45% per l’acquisizione della materia prima, il 45% l’assorbe il lavoro e il 10% è l’utile, gran parte del quale è reinvestito proprio nell’azienda di famiglia.
Alla domanda su cosa si basa la peculiarità dei prodotti Maida, Francesco risponde che l’arte di conservare è la stessa che ha appreso dalla nonna Antonia: coltivare, trasformare e consumare!
L’azienda ha l’ambizione di non vendere solo ortaggi ma anche la loro storia che affonda le radici nello stile di vita Cilentano, la Dieta Mediterranea, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’Umanità, ma che già Angel Kees, studioso Americano, aveva scoperto e validato fino al punto di porre la sua residenza a Pioppi, un piccolo borgo marinaro della costa cilentana, per trarne benefici in prima persona.
Francesco Vastola, lo studente che aveva dentro di sé l’animo dell’artista che non ha potuto affinare, è riuscito a trasferire nell’arte della conservazione sott’olio degli ortaggi il suo estro. Ma non disdegna di applicarsi nella scultura dove mette continuamente la sua manualità abbinandola con la sensibilità che lo spinge ad accostare i colori che la natura “cangiante” gli pone sotto gli occhi in ogni stagione.
L’arte di conservare ciò che di buono viene dalla terra,
che affonda le sue radici nella storia della Magna Graecia,
nella nostra famiglia è tramandata di generazione in generazione.
Dopo una accurata selezione di ogni materia prima,
tutti i nostri prodotti sono lavorati artigianalmente
e senza aggiunta di conservanti o additivi,
nel rispetto assoluto delle antiche ricette contadine.
I continui controlli di qualità esaltano le eccellenze
di questo lembo di meridione che, non a caso, i Romani definirono Felix.
La nostra linea bio strizza l’occhio a chi desidera armonizzare la propria vita
con la natura e la sostenibilità del nostro Pianeta
senza rinunciare al gusto della migliore tradizione gastronomica.
Gli ingredienti provengono da coltivazione biologica controllata,
nel rispetto delle più severe norme in materia, e la produzione
è regolata sulla stagionalità di frutta e verdura.
Un’offerta vasta, eterogenea e in continua evoluzione.