Dopo le ultime delibere di giunta, che attuano il percorso di opere pubbliche ripreso da questa amministrazione Alfieri, Capaccio Paestum si appresta ad una mutazione netta mediante una serie di interventi che erano presenti in tutti i programmi elettorali che in questi anni sono stati presentati agli elettori.Sono 7 i milioni di investimento iniziali per poter dare al comune di Capaccio Paestum tutti gli strumenti che servono ai cittadini, agli imprenditori e al turismo in generale. La riqualificazione della fascia costiera, la magnificazione della pineta, l’acquisizione del cinema Miriam, di palazzo Stabile e la riqualificazione di Piazza Santini sono certamente tematiche fondamentali che prima o poi un’amministrazione coraggiosa doveva affrontare. Aver sbloccato quell’immobilismo amministrativo che ha reso Capaccio Paestum un comune obsoleto e aggrappato al “meglio questo che niente” è certamente un merito che va a questa amministrazione e al Sindaco, Franco Alfieri. Anche se rimane una questione prioritaria quella della rete idrica a Capaccio Capoluogo, che il sindaco ha promesso di potenziare ma che di fatto non si è ancora intervenuto in modo significativo.Ma va dato atto che in tre mesi questa amministrazione si è occupata di molte questioni per il territorio e aver approvato in poco tempo un pacchetto di progetti che i cittadini hanno solo sentito promettere durante tutti questi anni di annunci, suscita stupore e al tempo stesso anche tanta preoccupazione; sopratutto per chi ritiene eccessivo il debito che graverà sulle casse comunali. Certamente riuscire a dotare il comune di tutti i servizi necessari a costo zero sarebbe il sogno di qualsiasi amministratore; riuscire a far crescere il territorio senza investimenti e solo con le promesse o con le cattedrali nel deserto (vedi piscina Poseiodone) diventa difficile. Ora più che mai Capaccio Paestum ha bisogno di frenare in qualche modo quel controesodo di giovani che per trovare lavoro sono costretti a preparare la valigia e lasciare la propria terra e i propri cari.
C’è da dire che Capaccio Paestum di per sé risponde bene agli investimenti giusti e basta davvero poco per mettere in moto un circuito economico efficace. Come quel marciapiede che ha collegato Torre di Mare con Paestum; un’idea semplice e banale ma che ha creato un indotto economico che, in proporzione all’opera, ha avuto un successo incredibilmente importante. Forse è proprio questo fattore oggettivo, che rende Capaccio Paestum territorio a carattere keynesiano, a far ben sperare una buona parte dell’opinione pubblica e degli imprenditori (soprattutto del campo turistico) che guardano a questa amministrazione con grande ottimismo.
La responsabilità di cui si carica il sindaco è tanta, e sarà proprio questa a rendere l’esperienza politica alfieriana un successo incredibile o un fallimento inesorabile. Ma è giunto il momento che un politico abbia il coraggio di mantenere le promesse fatte e di agire con decisione perchè “Quando si agisce cresce il coraggio, quando si rimanda cresce la paura”.