L’emittente Radio Maria sulla pagina Facebook ha pubblicato un bizzarro, sorprendente documento di identità, la foto tessera di Gesù, il singolare attestato ha scatenato sul web una moltitudine di offensivi e canzonatori commenti. Inoltre studiosi storici hanno evidenziata una imperfezione presente in tale documentazione, ovvero un dato geografico: Gesù non nacque in Palestina, bensì nel regno ebraico di Giudea d’Erode. Al di là di tale ultimo aspetto di esatto posizionamento geografico, in fondo la tessera si potrebbe visualizzare quale maniera originalmente simpatica di riassumere un Percorso terreno, una sorta di innocente gioco fanciullesco, destante qualche perplessità e sconcerto negli adulti, ma rappresentante una caratterizzazione di natura ludica. D’altronde una delle visuali intorno alle creazioni artistiche inquadra l’arte quale gioco: “Ogni bambino è un’artista. Il problema è poi come rimanere artista quando si cresce” (Pablo Picasso). A riguardo della interazione tra arte e scienza: “La scienza descrive le cose così come sono; l’arte come sono sentite, come si sente che debbano essere” (Fernando Pessoa). Occorre poi tener presente che la scienza interpreta parecchi fenomeni in maniera duale, a titolo d’esempio, la dualità onda-particella che rappresenta le fondamenta della meccanica quantistica: i raggi solari, o qualunque emissione luminosa, possono essere tradotti in ‘onde di energia’ (natura energetica) oppure in particelle (natura corpuscolare) definite ‘quanti o fotoni’; il problema del coniugio tra le 2 nature della luce è stato risolto dalla Elettrodinamica quantistica. Sembrerebbe un fatto strano, ma è realtà scientifica, quasi tutte le nostre conoscenze concernenti la struttura elettronica caratterizzante gli atomi, derivano dallo studio della quantità di luce assorbita oppure emessa dalle sostanze; esplicitiamo la colorazione nascente nei gas, inizialmente incolori, sottoposti a regime di scarica elettrica: avviene una restituzione di energia elettrica assorbita, in energia luminosa. Nell’ambito della letteratura, esemplari protagonisti Pirandelliani e Stevensoniani, palesanti la non univoca e non ben definita identità del Personaggio: Mattia Pascal per sfuggire ad opprimenti modelli sociali si trasforma in Adriano Meis, il tranquillo dottor Jekyll si converte nel sanguinario ‘alter ego’ signor Hyde; ed ancora: Calvino, con l’ineluttabile coabitazione tra il Medardo buono e il Medardo cattivo; doppioni Wildeani: quello, di fascino perverso, presente nell’eterno giovane narcisista Dorian Gray osservante impietrito il suo ‘sdoppiato’ orrendamente vecchio; altro tragico connubio di natura, causante il soccombere dell’impacciato e onesto signor Goljadkin di fronte ad artigli velenosi azzannanti delgemello cattivo, ne ‘Il Sosia’ di Dostoevskij: notevole l’episodio del conto pagato in un caffè dal reale Goljadkin, innocente personalità digiuna, vessata con maltrattamenti psicologici, quando in realtà era stato il suo perverso clonea consumare dolcetti e ghiotte squisitezze. Non orrendo (anzi, paradossalmente, assolutamente normale) è il convivere di due singolari personalità perentoriamente antitetiche: il Pessoano ‘Banchiere anarchico’, ex impiegato che si trasforma in ricchissimo banchiere (restando anarchico) per attuare concretamente la teoria anarchica ed illustra lo splendido connubio con una coinvolgente e convincente teoria scientifica. A proposito di personalità non doppie né triple… bensì molteplici, notevole è il caso di Shirley Ardell Mason (1923-1998), insegnante d’arte affetta da disturbo dissociativo dell’identità ovvero da disturbo di personalità multipla (se ne contarono la bellezza di 17 diverse!), fonte di ispirazione per delineare protagoniste di romanzi e di film TV. L’odierno tema della indefinibile e non univoca identità, è raffigurato attraverso alcune mie ideazioni, le ho definite ‘tessere metempsicosimatiche’; coinvolgono due Poeti, Salvatore Quasimodo (1901-1968, insignito del Nobel per la Letteratura nel 1959) e Charles Baudelaire (1821-1867, Fleurs du Mal il suo unico libro, la cui comprensione ed il cui enorme valore parzialmente sfuggirono ai contemporanei). La metempsicosi differisce dalla reincarnazione, ambedue i fenomeni concernono la trasmigrazione dell’anima dopo la ‘morte fisica’: nella metempsicosi l’anima si reincarna in organismi animali, vegetali o minerali, mentre la rinascita dell’anima o dello spirito d’un individuo in un altro corpo fisico, è l’idea di base, perno della teoria della reincarnazione.