Tutto comincia quello sciagurato 9 giugno quando, per festeggiare la vittoria del nuovo sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri, si materializza un corteo di 9 ambulanze (tra cui, secondo la Procura di Salerno, almeno due in servizio) nel centro della città.
Anche Michele Cammarano, consigliere regionale 5 stelle, che rivendica il fatto che fu lui a presentare per primo un esposto per fare piena luce su quanto accaduto nella serata della festa, probabilmente non immaginava fin dove avrebbero portato le immagini scaturite dalla rilevanza dell’accaduto.
Da lì l’attenzione dei quotidiani nazionali per quella deplorevole manifestazione carnevalesca, che ha macchiato la vittoria del sindaco e innescato l’effetto domino di indagini che hanno avuto dei riscontri giudiziari e che obbligano a fornire all’opinione pubblica una spiegazione che sgombri qualsiasi tipo di inquietudine e perplessità.
La questione sarebbe solo di cronaca giudiziaria se non fosse che nell’inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Salerno, proprio per i fatti occorsi nella notte tra il 9 e 10 giugno e che ha smantellato l’impero economico dell’imprenditore Roberto Squecco compare tra le persone indagate il nome di Stefania Nobili, ex moglie del responsabile della Onlus che gestiva le ambulanze del corteo. Infatti, l’attuale capogruppo della maggioranza consiliare è sotto inchiesta perché sarebbe stata parte attiva nel tentativo di elusione delle disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale.
L’inchiesta vede coinvolte 18 persone e ha prodotto 18 avvisi di garanzia e il sequestro preventivo dei beni pari a 3 milioni di euro con la contestazione di reati tra cui: trasferimento fraudolento di valori, peculato, interruzione di pubblico servizio, favoreggiamento, disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone ed intestazione fittizia di beni.
Contestualizzata l’indagine, una larga parte dell’opinione pubblica ha cominciato a chiedersi se non ci fosse anche una questione politica che emerge dall’indagine dovuta al coinvolgimento del capogruppo della maggioranza. Il sindaco Franco Alfieri si è dissociato, fin dalla sera della festa, da tutta la faccenda e dichiara: “Pur non avendo mai avuto dubbi a riguardo, prendo atto che, come riportato dagli organi di stampa, la mia persona non è assolutamente sfiorata dalle indagini riguardanti la vicenda Squecco”.
Nessuna comunicazione, invece, da parte della consigliera Nobili che, come detto, ricopre un ruolo importante nella maggioranza ed è una delle figure centrali nella scena politica attuale avendo raccolto un ampio consenso e la piena fiducia del sindaco sia nella fase preelettorale sia in quella successiva all’insediamento.
Né il sindaco Alfieri, che si è sempre dichiarato fiducioso nell’operato della magistratura anche quando si è trattato di vicende personali, può smentire se stesso prendendo posizioni diverse in merito alla questione che vede coinvolta la consigliere Nobili rinnegando il principio della presunzione di innocenza fino quando i giudici non si saranno pronunciati con una sentenza.