La mossa a sorpresa (ma non troppo) di Matteo Renzi ha prodotto subito i suoi effetti. L’annuncio della creazione del partito ‘Italia Viva’ da parte dell’ex premier ed ex sindaco di Firenze, oltre a “smuovere le acque” a livello nazionale e parlamentare, incide e inciderà anche sulle dinamiche locali.
E’ così anche per la provincia di Salerno e per il Vallo di Diano. Dove il primo ad evidenziare la volontà di aderire alla nuova realtà politica e lasciare il PD, è stato Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano e presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Renziano delle prime ore, Pellegrino ha rimarcato l’importanza della coerenza e della continuazione del progetto iniziato.
Un percorso parallelo, quindi, a quello del Matteo toscano, come tanti avevano già avuto modo di appurare lo scorso marzo, quando Renzi era stato invitato ed ospitato a Sassano per presentare il libro “Un’altra strada”.
Una scelta, quella di Pellegrino, che seppure prevedibile, ha forse “spiazzato” qualcuno. Sia per le tempistiche che per gli effetti.
Potrebbe contribuire, infatti, a scompaginare gli equilibri interni al PD valdianese, da sempre alle prese con una complicata visione d’insieme.
Pellegrino, dal 2010 primo cittadino di Sassano, alle comunali del prossimo anno, dopo i 2 mandati consecutivi, non potrà nuovamente presentarsi come candidato sindaco. Il 2020, tuttavia, sarà anche l’anno delle elezioni regionali in Campania e nuovi scenari potrebbero prendere vita, rimescolando le carte.
Intanto, si attende di capire come si riorganizzerà il PD nel comprensorio e se altri amministratori comunali lo saluteranno per abbracciare Renzi.
Gran parte dei 15 paesi del Vallo sono a guida Partito Democratico – da Sala Consilina a Teggiano passando per Padula e Sant’Arsenio – così come la locale Comunità Montana, ma non mancano divergenze e contraddizioni.
Bisogna ricordare, poi, che alle primarie del partito della scorsa primavera Martina (renziano) aveva ottenuto nel Vallo più preferenze rispetto all’attuale segretario Zingaretti.
Nell’occasione Claudia Colitti, assessore del Comune di Teggiano, è stata eletta, quale unica rappresentante del Vallo di Diano, all’Assemblea Nazionale del partito con la “mozione Zingaretti”.
La fuoriuscita dal PD di Pellegrino, da più parti riconosciuto come il principale rappresentante ‘democratico’ del territorio e non solo, potrebbe creare spazi insperati, nonchè generare aspettative ed ambizioni nuove.
Il tutto tenendo sempre presente la poca rilevanza politica del Vallo di Diano nelle dinamiche sovracomunali