Roberto Ciuccio ha preso possesso della scrivania storica situata nella stanza nella quale si accede senza troppi “preamboli”, in cima alle scale che portano ai piani alti del Consorzio di Bonifica di Paestum.
È la stessa stanza sulla quale sono stati seduti gli storici presidenti che, a cominciare da Carlo Santini che portò a compimento la realizzazione del progetto che rese possibile lo sviluppo agricolo e, di conseguenza, quello sociale ed economico dell’intera area posta a sinistra del fiume Sele.
Dopo Santini si sono alternati nella carica di presidente Pietro D’Alessio, Angelo Salati, Antonio Palmieri, Franco Guarracino, Cecilia Baratta Bellelli, Pasquale Quaglia e Vincenzo Fraiese.
Ad occupare la stessa stanza sono stati “comandati” dalla regione Campania in qualità di commissari anche Biagio Franza e Antonio Pagano che attualmente siede, come componente di diritto, nella deputazione al fianco di Ciuccio nella gestione ordinaria dell’ente.
Dopo l’insediamento nella stanza del potere avvenuto in pieno mese di agosto e dopo essersi fatto immortalare sul balcone che si affaccia su via Magna Graecia insieme all’intero consiglio, ecco che il presidente fa sentire la sua “voce” tramite un comunicato stampa nel quale sottolinea le “direttive della nuova Amministrazione, consortile, finalizzate al rilancio dell’intera attività istituzionale ed operativa sul territorio”.
“Dopo un triennio di torpore commissariale – esordisce il presidente – l’aspetto maggiormente penalizzato in quest’ultimo periodo è stato quello degli investimenti strutturali, praticamente fermi in tre anni, diversamente dagli altri Consorzi della Regione Campania che sono riusciti ad attingere finanziamenti, sia a livello comunitario che nazionale, migliorando e potenziando le strutture già presenti e realizzandone di nuove. Pertanto, obiettivo prioritario di questa Amministrazione è intensificare la progettazione al fine di procedere all’ammodernamento delle infrastrutture a servizio della bonifica, dell’irrigazione e dell’acquedotto”.
È risaputo che in una fase di gestione commissariale chi vi è preposto agisce in nome di una corretta amministrazione tesa ad evitare di assume nuovi oneri e a recuperare risorse dovute dagli utenti anche assumendo decisioni drastiche fino alla sospensione del servizio.
Anche Ciuccio, nel comunicato diramato, ha posto l’attenzione sulla necessità di adottare un rigore gestionale nell’interesse dei consorziati stessi infatti fa sapere che “dal primo giorno
della mia presidenza, è stata subito accelerata l’attività di manutenzione degli impianti al fine di
assicurarne il regolare funzionamento, unitamente ad una fattiva ed energica azione di recupero
dei crediti …”
Ma il neo presidente non rinuncia a dare stoccate ai due commissari sottolineando che Franza e Pagano l’hanno “solamente sbandierata durante la gestione commissariale”. Al contrario, “in appena un mese di amministrazione ordinaria, sono state effettuate più chiusure per morosità che in tutta la gestione commissariale, e non a caso si sta registrando una grande sensibilità di consorziati e utenti, la cui maggioranza sta procedendo, in maniera spontanea, alla regolarizzazione dei tributi e dei canoni inevasi”.
In sostanza, da un lato si addebita ai due commissari di non aver fatto molto su quel fronte effettuando poche sospensioni del servizio per morosità rispetto a quelle fatte in questo mese di amministrazione Ciuccio, e dall’altro riconosce agli utenti la volontà di mettersi in regola volontariamente.
Poi accusa in modo chiaro che c’è “L’esigenza è ritornare ad una sana gestione contabile e di verificare le cause che, in particolare durante la prima gestione commissariale, hanno notevolmente impoverito le casse consortili …”
Il presidente rende anche noto che “grazie anche al lavoro svolto dagli uffici, una prima consistente
documentazione, riguardante Io sperpero compiuto ai danni dall’Ente e, quindi, dei consorziati,
sarà a breve inviata alla Corte dei Conti per le valutazioni di competenza”.
Infine, Ciuccio assicura che “questa Amministrazione, diversamente da chi l’ha preceduta, non procederà per proclami, nella maggior parte dei casi rimasti sulla carta, ma mediante un’intensa attività di rilancio del Consorzio, ente di vitale importanza per il territorio e la collettività”.
È evidente che gli equilibri in seno al consiglio generale sono mutati. È altrettanto chiaro che Ciuccio è stato eletto a maggioranza e in seno al consiglio ha consiglieri che si sono posti in opposizione rispetto al suo programma. Inoltre, anche nella deputazione ha un componente, Antonio Pagano, indicato dalla regione Campania che ha agito da commissario subentrando al compianto Biagio Franza che certamente non si farà mettere sulla graticola senza far valere la sua lunga esperienza politica- amministrativa. Se consideriamo, poi, il fatto che l’ex presidente, Vincenzo Fraiese, è in consiglio e non è uno che accetterà di subire passivamente palesi o sottintese chiamate in causa sulle disfunzioni dell’ente; allora dobbiamo aspettarci uno stillicidio di attacchi e contrattacchi che porteranno la conflittualità in seno al consorzio a livelli che potrebbero portare alla stagnazione a livello politico e, soprattutto, a livello operativo mettendo gli uffici amministrativi e quelli tecnici in forte tensione gestionale perché si sentiranno sotto osservazione continua e senza la necessaria tranquillità per operare serenamente.
Roberto Ciuccio che è arrivato al consorzio di bonifica una decina di anni fa sa bene che solo una guida autorevole e capace potrà riportare l’ente ai fasti di un tempo. Le battaglie legali e le scaramucce amministrative hanno talmente danneggiato il territorio che se ne potrebbe fare tranquillamente a meno.
Oggi il vero obiettivo è quello tradurre idee in progetti, individuare filoni di finanziamenti, stilare progetti esecutivi e metterli in opera nell’interesse generale che è, in fondo, l’interesse di ognuno di noi che vive ed abita questo territorio.
Avanzare verso il futuro con lo sguardo fisso nello specchietto retrovisore è un errore che potrebbe costargli caro!