Finalmente!
Il 9 Aprile il Vescovo di Vallo della Lucania, Mons. Giuseppe Rocco Favale, alla presenza dell’Assessore Regionale alla Sanità, On. Ettore Liguori, del Direttore Generale dell’ASL SA/3, Dr. Ennio Logatto, di altre Autorità e comitati di cittadini, benedirà i locali del Nuovo Ospedale Civile di Roccadaspide, che entrerà subito in funzione. Lo storico evento sarà seguito da una serie di festeggiamenti organizzati spontaneamente dalla popolazione in onore dell’Assessore Liguori e del Direttore Logatto che hanno reso possibile l’apertura del nosocomio (forma letteraria o burocratica per ospedale, ndr.).
Dopo un’attesa che si protrae da oltre trent’anni, domenica 9 aprile avverrà il fatidico taglio del nastro e l’ospedale, da tempo al centro delle polemiche sarà perfettamente operativo. Un traguardo importante per le popolazioni della Val Calore, soprattutto per i paesi dell’entroterra, costretti a percorrere molti chilometri, per raggiungere l’ospedale più vicino. Un pronto soccorso attivo, dove sono state investite numerose risorse economiche, con le quali sono state acquistate nuove apparecchiature, effettuati lavori di ristrutturazione e di adeguamento, per la realizzazione di una struttura ospedaliera d’avanguardia. Opere seguite scrupolosamente dal direttore generale che più volte si è recato a Roccadaspide per la verifica dei lavori. Dopo tanti anni d’aspettativa e due inaugurazione fasulle, con tanto di taglio di nastro, finalmente il 9 aprile, a dispetto di qualsiasi scetticismo, una vera inaugurazione. I lavori di adeguamento alla nuova normativa intervenuta nelle more iniziarono circa un anno fa, in seguito ad una circolare di Liguori, che invitava le ASL con un bilancio attivo, ad investire in nuovi servizi. Un primo input, che portò all’apertura dei cantieri, da tempo bloccati. “All’epoca fu creata una specie di circolare pontificia – afferma Liguori – per fare in modo, che il direttore generale potesse attivare tutte le procedure, che effettivamente, Logatto ha realizzato con grande impegno. C’è voluto il cambio del millennio per avere questa realtà, finalmente non è più racconto da tramandare ai posteri, ma una risposta sera ad una domanda, che durava da troppo tempo.”. Lo slittamento di qualche giorno dalla data prevista si è verificato proprio per garantire agli utenti, la perfetta operatività dell’ospedale, già subito dopo il taglio del fatidico nastro.
Al secondo piano sono stati allocati i reparti di cardiologia, medicina e chirurgia. Un totale di 46 posti letto, rispettivamente 20 in chirurgia e medicina e 6 in cardiologia. Perfettamente operativi anche i servizi localizzati al piano terra: pronto soccorso, radiologia, sale operatore e laboratorio d’analisi. Responsabile nel nosocomio rocchese è il direttore sanitario Adriano De Vita. Dirigono i reparti i primari Pantaleo De Vita per medicina, Ottaviano Petrillo per chirurgia, Giuseppe Rotunno per cardiologia, Giuseppe Peduto per radiologia, Carlo Mollo per anestesia e rianimazione, Marcello Escalona per il laboratorio d’analisi. Nel giro di un anno saranno attivati i reparti di ostetricia, ginecologia, pediatria, ortopedia e riabilitazione, per un totale di 138 posti letto. Inoltre ci sarà la disponibilità di 4 posti di emodialisi.
L’inaugurazione è un traguardo importantissimo per tutti i cittadini della Val Calore: un giorno denso d’emozione, che merita di essere festeggiato con tutti gli onori. Per tale motivazione un comitato popolare si è impegnato nell’organizzazione dei festeggiamenti, allietati da una banda musicale e dagli incandescenti colori dei fuochi d’artificio. Una festa che proseguirà con una serata musicale in piazza all’insegna dell’allegria. Presenti alla manifestazione inaugurale, autorità civili e militari, l’assessore alla sanità Ettore Liguori e il direttore generale Ennio Logatto, il vescovo di Vallo, Mons. Giuseppe Rocco Favale, che impartirà la benedizione.
Riteniamo doveroso evidenziare il vivo sentimento di gratitudine diffuso nella popolazione per L’Assessore Liguori e il Direttore Logatto i quali hanno concorso in maniera determinante alla soluzione dell’annoso problema.