Capaccio – Paestum – Agropoli un altro protocollo di intesa sottoscritto con l’obiettivo di fare squadra nell’ennesimo tentativo di Andare oltre il frammento dell’autarchia invocata da tutti quelli che pensano sia meglio stare da “soli che male accompagnati”.
Sono quelli che incuranti del fatto che la strada del fare da soli, finora, non ha portato molto lontano dal pur importante punto di partenza sui quali i due comuni, anzi le due città, hanno costruito la realtà in cui ci troviamo a vivere oggi.
Franco Alfieri, che pure ne ha già sottoscritto già due sia con Pasquale Marino sia con Italo Voza quando era sindaco di Agropoli, ci riprova da primo cittadino di Capaccio Paestum con la speranza che questa sia la volta buona!
Dall’altra parte c’è Adamo Coppola che gli è succeduto come sindaco ad Agropoli e che lo ha accompagnato da vice sindaco nella sua esperienza amministrativa che lo ha portato alla ribalta, nella buona e nella cattiva sorte, regionale e nazionale.
Accessibilità e trasporti, Promozione e turismo, Imprese e ambiente, Commercio, sport e tempo libero, Servizi sociali e comprensoriali, questi gli ambiti in cui i contraenti del patto si “obbligano” a collaborare al fine di attivare sinergie per migliorare i servizi e impiegare al meglio le risorse.
Nel documento sottoscritto sono evidenziate le peculiarità delle due realtà più popolose del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni che, di fatto, sono situate all’inizio della “regione verde prigioniera della provincia di Salerno”. I problemi legati all’accessibilità e alla mobilità, che limitano la mobilità in entrata e in uscita dall’area parco sono gli stessi dei due comuni, sia nell’imminenza del completamento e del potenziamento dell’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi, sia del Metrò del mare;
C’è poi la necessità di valorizzare e potenziare l’are industriale situata a mezza strada tra i due comuni in località Mattine e adiacente a quelle di Cicerale, Ogliastro Cilento e Giungano; Anche il commercio e la mobilità interna e tra i due comuni hanno bisogno di essere fortemente integrate interconnettendo sia le stazioni di Capaccio Scalo, Paestum e Agropoli alla luce di un possibile quanto auspicabile prolungamento dell’Alta Velocità che attualmente si ferma a Salerno; I servizi sociali comprensoriali potrebbero essere resi più efficaci coordinandoli al fine di eliminare le inutili sovrapposizioni; Sia la promozione turistica sia l’implementazione dei servizi dedicati a rendere più confortevole soggiornare nelle strutture siano esse alberghiere sia extra alberghiere potrebbe disporre di un più ampiobudget economico;
I campi nei quali si potrebbe allargare la collaborazione potrebbero ulteriormente allargarsi alla raccolta dei rifiuti e a tutto il settore della manutenzione degli immobili di proprietà comunale …
Come lo stesso Alfieri ha voluto ricordare, non è la prima volta che si tenta la strada della collaborazione, infatti tra “il dire e il fare c’è di mezzo” la capacità di lasciarsi alle spalle il campanilismo d’accatto che fa rima con la voglia di sovranismo imperante nelle menti “bacate” (con buchi di memoria di ciò che siamo e siamo stati) di chi non riesce a vedere più lontano del Solofronte a Sud e del Sele a Nord.
È fin troppo facile ricordare che sia Agropoli che Capaccio Paestum si sono popolate da centinaia di famiglie che sono scese nella “piana” dai comuni pedemontani e montani del Cilento e della Valle del Calore. Per non parlare delle famiglie che a Capaccio capoluogo hanno preferito Capaccio Scalo ingrandendo il “Villaggio” progettato e realizzato dall’ing. Carlo Santini primo presidente del Consorzio di Bonifica di Paestum.
Aggregarsi, oltre ad essere utile, è diventato necessario per garantire servizi efficienti e impiego oculato delle risorse che scarseggiano sia perché le tariffe relative ai servizi offerti dall’ente comune hanno già superato di gran lunga il livello di guardia sia per le difficoltà che le famiglie hanno per farvi fronte.
Certo, gli effetti della collaborazione devono essere evidenti e tangibili e non pronosticarli a futura memoria, altrimenti ci troveremmo di fronte ad un altro diversivo per far passare la creazione di altri centri di spesa dopo aver archiviati quelli che nel tempo si sono consunti.
Per cui, sta alla capacità amministrativa di Alfieri e Coppola rendere tangibili i vantaggi che si andrebbero a creare con la messa in cantiere i progetti che seguiranno all’accordo di programma. Dovranno promettere solo ciò che è possibile ed evitare di farsi prendere la mano nel voler strafare prima di fare.