Dopo i successi registrati durante le presentazioni dei lavori di Chiara Francini, Kim Rossi Stuart, Fabio Canino, proseguono gli appuntamenti del Settembre Culturale, presso il Castello Angioino Aragonese di Agropoli. Questa sera è in programma l’incontro con il professor Stefano Zecchi, filosofo e scrittore, che presenterà “L’amore nel fuoco della guerra”. E’ un romanzo ambientato nella città dalmata di Zara nell’autunno 1943 e conclude un ciclo narrativo che Stefano Zecchi dedica all’esodo istriano. Dialoga con l’autore Annamaria Petolicchio, docente dell’Università di Salerno. L’appuntamento prima previsto il 22 settembre, è stato anticipato a questo pomeriggio alle ore 19.00.
Stessa ora per l’atteso appuntamento in programma domani con Marco Minniti, già ministro dell’Interno. Dialogherà con Antonio Manzo, direttore del quotidiano “La Città di Salerno”, in merito al suo ultimo libro “Sicurezza è liberta” nel quale affronta i temi dell’immigrazione e del terrorismo. Quello che deve fare una democrazia, secondo Minniti, è cercare di governare i flussi, secondo due principi: il primo è contrastare l’illegalità, contrastare il traffico di esseri umani, e contemporaneamente costruire percorsi legali per i migranti. In sostanza significa attivare dei corridori umanitari.
Sabato, ospite del salotto letterario sarà Luca Di Bartolomei. Il figlio dell’ex capitano della Roma, Agostino, nel suo libro “Dritto al cuore” spiega perché le armi nuocciono soprattutto alla società che decide di impugnarle per difendersi. Agostino Di Bartolomei si tolse la vita nel 1994 sparandosi con una pistola, a soli 39 anni. La battaglia del figlio travalica il dato autobiografico e si pone a riflettere sulle conseguenze che, in generale, il moltiplicarsi delle armi porta nella società. Dialoga con l’autore, la docente Maria Concetta di Giaimo.
Domenica l’appuntamento è doppio: si inizia alle ore 19.00 con Andrea Maggi, professore, scrittore e protagonista del docu-reality di Rai 2 “Il Collegio”, che presenterà il suo libro “Guerra ai prof” nel quale il lettore trova un divertente confronto-scontro tra il mondo degli adulti e quello degli adolescenti. A cogliere i principali spunti offerti dal testo ci sarà la prof Annamaria Petolicchio.
A seguire, ci sarà la XIII edizione di “Bravo è bello”, la cerimonia di premiazione degli alunni delle scuole cittadine che hanno conseguito la maturità, lo scorso anno, con il massimo dei voti.
Lunedì 16 settembre sarà la volta del giornalista Tommaso Labate e il suo “I Rassegnàti – L’irresistibile inerzia dei quarantenni”. Labate, anagraficamente coinvolto in questa categoria vittima di un’inarrestabile parabola discendente, scava nel passato dei rassegnàti per trovare la matrice della non-reazione, dell’inerzia, della sconfitta che segna il destino dei quarantenni. Ad accompagnarlo nella presentazione il giornalista Antonio Corbisiero.