L’idea era quella di attirare i fulmini utilizzando un conduttore metallico appuntito:una scoperta (la natura elettrica dei fulmini) ed una invenzione (il parafulmine,che cattura il fulmine e lo scarica a terra),derivarono da un esperimento.Nel quale si manifestò il ‘potere delle punte’ di ‘matite metalliche conduttrici’,la prova venne eseguita in Francia nel 1752;l’ideatore,una personalità eclettica (scienziato, giornalista,tipografo, politico),Benjamin Franklin (1706-1790),considerato uno dei padri fondatori degli Stati Uniti. Ricoprì la quindicesima posizione tra 17 fratelli,lavorò con suo padre aiutandolo nella fabbrica di candele e saponi;all’età di 12 anni fu apprendista presso la tipografia di un suo fratello. Benjamin è stato un uomo inquieto,grande è stata la sua influenza nella scienza e nella società americana.Alcuni contributi importanti:1731,promosse la fondazione della prima biblioteca pubblica di Filadelfia,partecipò alla fondazione dell’Università della Pennsylvania e del primo ospedale della città.1743, Consulente del Servizio Postale degli Stati Uniti,si dedicò ai viaggi:New Jersey, New York e New England,al fine di studiare e migliorarne l’efficienza.A metà del XVIII secolo,si affezionò alle questioni scientifiche,attrazione che simultaneamente coincise con l’inizio della sua vita politica. Nel 1743 venne eletto presidente dell’American Philosophical Society.1747:studiò i fenomeni elettrici, da tale oggetto dei suoi studi scaturì un lavoro importante,la monografia “Esperimenti e osservazioni sull’elettricità”.Un suo esperimento sancì la natura elettrica del fulmine;analizziamo tale indagine sperimentale verificante l’aspetto energetico dei fulmini,le più intense manifestazioni energetiche di elettricità.Assistito dal figlio William,l’inventore fece volare un aquilone munito di una punta metallica e collegato a terra tramite un filo di seta durante un violento temporale.Ad un tratto la punta dell’aquilone si caricò di elettricità e Franklin ne verificò la presenza avvicinando la mano ad una chiave legata al filo ad altezza uomo.In questo modo lo scienziato chiuse il circuito aquilone-filo-terra, sentendo il passaggio di corrente attraverso il proprio corpo.La scoperta portò alla creazione dei sistemi antifulmine (“parafulmini”).Il fulmine è una elettrometeora che si forma allorquando una massa di aria calda e umida si innalza,tale salita produce il raffreddamento dell’aria;pertanto il vapore si condensa in acqua,sostanza che raggiunge zone a temperatura minore di 0° centigradi, dunque si formano cristalli di ghiaccio,nascono moti vorticosi di acqua e ghiaccio all’interno della nube temporalesca,inducenti la formazione per strofinio di enormi quantitativi di cariche elettriche provocanti la manifestazione di scariche elettriche,principali (ovvero più intense) e secondarie. In estrema sintesi:a causa delle condizioni atmosferiche perturbate,l’aria si ionizza,la nube acquisisce un potenziale elettrico che libera con una scarica.Alcuni (impressionanti) dati numerici:la temperatura è di 15.000 gradi centigradi,la tensione e la corrente raggiungono i valori:200 milioni di volt e 100.000 ampere,mentre la potenza attinge alcune migliaia di miliardi di watt;confrontiamoli con quelli delle abitazioni:nelle case la tensione è 220 volt,la corrente è 13 ampere,la potenza 3.000 watt; sul Pianeta Terra ogni anno si scaricano all’incirca 16 milioni di temporali l’anno,provocanti la caduta di 100 fulmini ogni secondo,mentre sul nostro Stivale si abbattono 1 milione di fulmini l’anno e le aree più frequentemente colpite sono la Pianura Padana,il Nord Est e Lazio.Infine:questa straordinaria manifestazione energetica,è possibile pilotarla ed indirizzarla in qualche zona dove non vi siano rischi per alcuno?Sembrerebbe,da indagini effettuate,che lo strumento più idoneo per il raggiungimento di tale obiettivo,sia il laser a radiazioni ultraviolette (la scoperta è dell’equipe canadese INRS,equivalente al nostro CNR).In sostanza,il laser dovrebbe fungere da parafulmine del futuro.Ma i fulmini possono essere sfruttati ed impiegati per fornire energia? L’Università di Lione li ha usati per condurre esperimenti sui batteri,colpiti da scariche ad alto potenziale;tali organismi batterici possono subire mutazioni genetiche,un singolo fulmine può trasformare sino a 10.000 batteri.Ma il percorso che a noi si prospetta,a differenza delle vie agevolanti il defluire della energia del fulmine,è ancora lungo e tortuoso.ALCUNE MODALITÀ DI PROTEZIONE DAI FULMINI.Bando alla teoria,occorre adesso essere ‘concretamente praticoni’,dunque esplicito 8 CONSIGLI SUL COME PROTEGGERSI DAI FULMINI.1)ALLONTANIAMOCI DA ALBERI E DA STRUTTURE ELEVATE (TORRI, CAMPANILI…) E CERCHIAMO UN RIPARO CHIUSO.2)QUALORA NON ESISTESSE TALE POSSIBILITÀ,ACCOVACCIARSI A PIEDI UNITI,E,SE SI E’ IN GRUPPO,ISOLARSI OVVERO DISTANZIARSI GLI UNI DAGLI ALTRI.3)BUONI RIPARI SONO AUTOVETTURE, L’INTERNO DI CAVITA’ E GROTTE. 4)DISFARSI DI TUTTI GLI OGGETTI METALLICI (BRACCIALI, OROLOGI,CATENINE,BICI…).5)IN MONTAGNA NON USIAMO OMBRELLI E SCENDIAMO DI QUOTA QUANTO PIU’ POSSIBILE.6)AL MARE:NON RESTIAMO IN ACQUA, ALLONTANIAMOCI DA CHIOSCHI E DA OMBRELLONI (LE “PUNTE” ATTIRANO I FULMINI).7)STANDO IN BARCA,GETTARE L’ANCORA,FACENDOLA PASSARE ATTORNO ALL’ALBERO.8)STANDO IN CASA ,OCCORRE TOGLIERE LA CORRENTE AD ELETTRO DOMESTICI,SCOLLEGARE I TELEVISO RI STACCANDO L’ANTENNA ,E NON TOCCARE RUBINETTI E TUBI IDRAULICI.Adesso apriamo una nuova pagina,tratteggiando un Personaggio rivoluzionario,il cui pensiero fisso era l’dea del suicidio:per restare in tema odierno … tuonò talmente…I tuonanti tumulti interiori dai quali scaturì la tempesta provocante il suicidio, frequentemente investivano una poetessa assai particolare,notevole artista e personalità inusuale e bizzarra,la statunitense Anne Sexton (1928-1974).Tentò di suicidarsi all’età di 29 anni;quel momento,paradossalmente,divenne grande forza trainante per la sua creatività, scrivere rappresentò una sorta di terapia (compose 60 poesie in alcune settimane…). Delineiamo alcuni tratti biografici,considerando che la poesia simboleggiò per ella l’unica possibile strada percorribile onde raggiungere la stabilità.Affetta da disturbo bipolare (contro cui lottò per gran parte della vita),la Sexton visse una situazione familiare complessa,assai complicata,a causa del suo perenne trovarsi in bilico tra il disagio familiare e terrore indotto dal distaccarsi dal nucleo.La sua poesia,nella quale brillavano gli stili più disparati,riscosse grande successo di pubblico,almeno all’inizio.Dopo aver raggiunto l’apice della popolarità nel 1969 con la pubblicazione di “Love Poems”,la scrittrice iniziò a sprofondare in una spirale depressiva,diversi furono i tentativi di suicidio,l’epiligo si ebbe il 4 ottobre del 1974.Anne Sexton lottò per far emergere la donna-poetessa,e per il riconoscimento dei diritti femminili; spalancò praterie a nuovi temi,mai trattati in precedenza: le sue poesie e riflessioni coinvolgevano aborto,masturbazione femminile,adulterio.Aveva molti amanti-ammiratori; all’età di diciannove anni, fuggì (praticamente “prima dell’altare”) con tale Alfred Muller e lo sposò,nacquero due figli,poi la singolare svolta:Anne,da casalinga ‘si trasformò’ in poetessa, divenne sempre più riconosciuta e famosa.Una grande varietà di stili contraddistinse i suoi componimenti poetici,che all’inizio riscossero grande successo di pubblico e di critica. 1969,“Love Poems”;ma,poco tempo dopo,la dipendenza alcolica divenne sempre più accentuata,parallelamente la poesia rappresentava per lei l’anfetamina che agiva sull’anima. Fu simbolo delle lotte femministe contro le realtà repressive prevalenti negli anni ‘50 e’60, temi poetici ricorrenti:morte,ossessione,sesso,tradimento e transitorietà della condizione terrena.Anne si suicidò in uno stile insolito e ‘distintivo’:indossò una pelliccia,con un bicchiere di vodka si diresse in garage,entrò in macchina e accese il motore.Il veleno dei gas di scarico abbatté il volo di una straordinaria,’luminosa e fulminante’ libellula.Concludo l’elettrizzante tema odierno con una mia riproduzione,una creazione artificiale di microfulmini;il dispositivo da me realizzato per produrre effetti luminosi:ho utilizzato una lampada “microscopica” al neon, collegata,mediante 2 fili di di rame,ad un accendigas a dispositivo elettronico:variando la pressione delle dita sul tasto dell’accendigas,si ottengono singolari e suggestivi effetti luminosi,vengono inoltre riprodotti “microfulmini” ovvero piccole scariche elettriche simili alle “elettrometeore” che si osservano durante i temporali.
Trending
- Scuola, 267 milioni per tutor e orientatori
- Vallo della Lucania, Teatro “Leo de Berardinis”: “Il calamaro gigante” con una straordinaria Angela Finocchiaro
- “Fiumi, Briganti e Montagne”: Il Salernitano tra storie e storia, coraggio, mistero e resilienza
- Orientamento scolastico, Valditara scrive ai genitori
- Un Re venuto a servire
- Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale
- OMEOPATIA E DOLORE AI DENTINI DEI LATTANTI
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025