CAPACCIO PAESTUM. We are plastic free! Dal belvedere di Getsemani, Paestum, arriva la nuova sfida del Caseificio Prime Querce. Una storia, la sua, che dura da più di 50 anni, iniziata con l’allevamento di bufale di nonno Alberto e tramandata al figlio Vincenzo sino ad arrivare ai giorni nostri con l’azienda agricola-casearia con prodotti di eccellenza guidata dal nipote che porta lo stesso nome del capostipite: Alberto Torre (nella foto). Oggi, il titolare della nota azienda capaccese rilancia con forza una mission che accomuna grandi multinazionali, associazioni ed istituzioni: ridurre gradualmente fino all’azzeramento l’utilizzo della plastica per fare posto a prodotti e supporti compostabili e biodegradabili.
I primi oggetti a finire sulla lista nera del caseificio sono stati piatti, posate, bicchieri monouso e bibite in bottiglie di plastica. Una scelta coraggiosa che Alberto Torre spiega così: “Abbiamo sostituito la plastica con materiali biodegradabili e compostabili. Sensibilizziamo i nostri clienti a differenziare correttamente i rifiuti, sia nel nostro punto vendita che negli spazi adiacenti – sottolinea – abbiamo sostituito le bottiglie di plastica con borracce in materiale bio in alluminio, simbolo del nostro impegno per il bene comune, acquistabili nel nostro punto vendita con la possibilità di essere riempite gratuitamente ai nostri dispenser di acqua naturale e minerale”.
L’azienda agricola-casearia è tra le prime in Campania ad adottare un comportamento etico in favore dell’eliminazione della plastica e della tutela dell’ambiente diventando portavoce di un brand che unisce tradizione ed innovazione.
“Le aziende non devono soltanto vendere un prodotto ma devono avere soprattutto una storia da raccontare che educhi, sensibilizzi e crei buone pratiche. Chi come noi – spiega Torre – ogni giorno incontra bambini delle scuole, adulti, anziani e persone di ogni cultura e costume ha la responsabilità di dare il buon esempio per essere credibili e per conquistare la fiducia dei consumatori. Ne va del futuro dei nostri figli e del rispetto verso la nostra terra, le nostre radici. Paestum – conclude il titolare di Prime Querce – merita scelte come queste perché è un luogo magico in cui c’è una storia antica da preservare ed un legame con l’ambiente da difendere. Anche noi vogliamo e dobbiamo fare la nostra parte”.