Al Consorzio di bonifica di Paestum l’estate è trascorsa liscia rispettando i tempi previsti per l’insediamento del consiglio selezionato con la tornata elettorale del 30 giugno del 2019. Non risulta che siano stati presentati ricorsi nei confronti dei candidati nelle varie fasce proclamati eletti ed anche l regione Campania e la Provincia di Salerno ha già individuato i suoi delegati che li affiancheranno nella gestione dell’ente che tanta importanza ha avuto e potrebbe ancora avere nella vita economica e sociale della pianura che si estende a sud del fiume Sele.
Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania, ha nominato Antonio Pagano, attuale commissario che ha guidato l’ente nell’ultimo anno, per dare un segno di continuità rispetto al lavoro fatto durante la gestione commissariale prima da Biagio Franza e poi da Pagano stesso.
La provincia, a sua volta, ha nominato De Rosa Donato, nato a Roccadaspide il 29/10/1954, designato dalla maggioranza consiliare; Pagano Carmelo, nato a Capaccio-Paestum il 10/02/1963, designato dalla maggioranza consiliare e Nastri Enrico, nato a Fisciano il 27/02/1958, designato dalla minoranza consiliare.
Mentre la nomina dell’ex commissario Antonio Pagano è immediatamente esecutiva, quelle dell’amministrazione provinciale devono essere validate dalla Regione Campania.
Donato De Rosa e Nino Pagano, designati dalla maggioranza che governa la Provincia, sono stati impegnati al fianco di Franco Alfieri nelle ultime elezioni amministrative di Capaccio Paestum, per cui è naturale immaginare che sia stato proprio il “sindaco ce sa fare il sindaco” ad indicare i due “ufficiali di collegamento” che manterranno con lui un filo diretto per coordinare le azioni tra l’ente di bonifica e il comune dove il consorzio esercita il 70% delle sue funzioni.
C’è da dire che con la nomina di De Rosa si dà spazio anche ad una delle altre realtà territoriali che pure interesse ad essere rappresentate nelle stanze dei bottoni i comuni di Roccadaspide, Albanella, Altavilla Silentina in primis e tanti altri a seguire: Agropoli, Aquara, Bellosguardo, Campora, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Cicerale, Controne, Corleto Monforte, Felitto, Gioi, Giungano, Laurino, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Ogliastro Cilento, Ottati , Piaggine, Postiglione, Roccadaspide, Roscigno, Sacco, SantAngelo a Fasanella, Serre, Sicignano degli Alburni, Stio, Trentinara e Valle dell’Angelo.
Resta ancora da nominare il presidente dell’ente che ha ampi poteri nella vita del consorzio. In corsa ci sono Roberto Ciuccio, dato per favorito, e Vincenzo Fraiese che è stato l’ultimo presidente in carica e il primo arrivato alla guida della “Bonifica” proveniente non dalla prima fascia. Il suoi predecessori sono stati Carlo Santini, Pietro D’Alessio, Angelo Salati, Antonio Palmieri, Franco Guarracino, Cecilia Baratta Bellelli, Pasquale Quaglia.
Il Consiglio generale dovrà votare, oltre la presidente, anche il vicepresidente e tre membri della Deputazione che governerà l’ente affiancato dal delegato regionale (Antonio Pagano). Vale la pena ricordare che una legge del 2013 vieta ad ex amministratoriche sono stati in carica negli ultimi tre anni di assumere ruoli dei Consorzi di bonifica. Pertanto, la nomina di Nino Pagano che è stato consigliere a Capaccio Paestum dovrebbe rientrare nella casistica, mentre Antonio Pagano, che è stato indicato come commissario essendo dipendente regionale, non dovrebbe essere oggetto di ricorso.
Resta il fatto che l’effettiva gestione dell’ente sarà in mano al presidente e della deputazione. In testa al consiglio resta l’approvazione del bilancio posto alla base del programma generale.
Alle nostre latitudini, però, per il solo fatto di essere dentro ad un centro di potere, anche se con un “piede” solo, accredita il “personaggio” come uomo che “può” dare risposte ad istanza che vengono dalla base associativa. Ecco perché sedere in un consiglio che si riunisce anche solo due volte all’anno è un “titolo” che fa “curricolo”!
Una considerazione più generale di “genere” va fatta! Questo ente è impermeabile all’ingresso delle donne. Infatti il consiglio e la deputazione saranno tutti maschi. Nel corso della sua storia solo Cecilia Baratta Bellelli ha saputo fare breccia nel fortino del palazzo rosso pompeiano di via Magna Graecia.
Onore al merito!