A Teggiano è quasi tutto pronto per “Alla Tavola della Principessa Costanza”, rievocazione storica organizzata dalla locale Pro Loco ogni 11-12 e 13 agosto.
La manifestazione, giunta alla 26° edizione, si sviluppa nel suggestivo centro storico teggianese ed ogni anno permette di fare un ‘tuffo’ nel passato, immergendosi appieno nel contesto e nell’atmosfera medievale.
Diventato uno degli appuntamenti più attesi e partecipati della Campania, la ‘Principessa Costanza’ affonda le radici nella storia, ma, allo stesso tempo, si dimostra ‘fresco’ ed in grado di innovarsi.
Tra le novità più succulenti dell’edizione di quest’anno, i nuovi volti della principessa e del principe. E’ la prima volta, infatti, che le due figure centrali del corteo storico risultano entrambe cambiate rispetto all’anno precedente.
Cambiamenti che non sono stati troppo frequenti nel tempo. In 25 anni, infatti, sono stati soltanto 2 i principi che si sono alternati, mentre 3 le principesse che si sono succedute.
A vestire i panni di Antonello San Severino e di Costanza da Montefletro quest’anno saranno Vincenzo La Maida e la 19enne Greta De Paola. Giovani, ma da tempo parte attiva e protagonista dell’evento.
Ad accompagnarli, come sempre, oltre 500 figuranti. Sbandieratori, tamburine, trombonieri, giocolieri, menestrelli e artisti vari saranno presenti nei vicoli del paese, mentre 8 taverne proporranno i piatti della tradizione locale.
Si potranno, inoltre, ammirare ricostruzioni di ambientazioni e vecchi mestieri.
Una rievocazione storica, quella di Teggiano, che ormai sembra ‘viaggiare’ da sé, quasi autopromuovendosi e che puntualmente ogni anno accoglie migliaia di visitatori.
Quest’anno c’è molta curiosità, anche da parte dei residenti, per seguire ed accompagnare la nuova ‘coppia di sposi’. L’attenzione, come da tradizione, è particolarmente concentrata sulla principessa, figura al centro anche della denominazione della manifestazione.
C’è attesa sia per vederla sfilare, che per ammirare il vestito da lei indossato. Ogni principessa, infatti, può personalizzarlo, limitandosi, naturalmente, all’essenza medievale dello stesso.