Arrivo nel centro abitato del Comune di Serre dopo aver risalito il dolce declivio che la SS 19 delle Calabrie che porta a Scuorzo di Sicignano per poi gettarsi a capo fitto verso la Valle segnata dal Tanagro nei pressi delle Grotte dell’Angelo di Auletta e Pertosa.
Sulla mia sinistra dormono, coperti da una vegetazione spontanea, 120 ettari in contrada Persano sui quali è impiantato il Campo da Golf “Le due Costiere”. Con essi sono sotterrati anche i sogni internazionali di chi aveva immaginato l’arrivo di “ricconi” americani, australiani e del nord Europa che avrebbero trovato nella Campania Felix il luogo ideale per svernare la loro voglia di praticare lo sport più aristocratico dopo il polo.
Salgo le scale del comune alla ricerca della stanza del sindaco Franco Mennella che mi attende per un’intervista chiestagli proprio per parlare dell’ormai famigerato campo da golf … in attesa di iniziare l’intervista con il sindaco appartatosi in una lunga telefonata, alla porta del suo ufficio si affacciano diverse persone che chiedono di lui. Alcune di queste si aggregheranno a noi nel corso della chiacchierata in quanto stretti collaboratori di Mennella:Martino Di Rosario consigliere comunale e presidente CM Alburni, Donato Mennella, Assessore con delega al Campo da Golf, e Antonio Longo assessore al turismo.
Mennella è da 7 anni sindaco di Serre. È ingegnere ed ha vissuto fin dall’inizio la vicenda che si è trascinata fino ad oggi per chiudersi con il doppio fallimento delle due società, IGD (Italian Golf Development Srl ) e Persano Royal Golf , oltre all’ambizioso progetto di “trapiantare” in una realtà periferica un’idea di sport estranea al modo di essere sportivi dalle nostre parti.
Signor sindaco, chi ebbe l’idea di realizzare un campo da Golf a Persano?
“La ebbeil predecessore di Palmiro Cornetta, Vito Marano. A portarla avanti, però fu il sindaco Cornetta che perfezionò il bando per la realizzazione del campo che fu aggiudicato a IGD e RGP. Il progetto prevedeva al realizzazione di 18 buche con la possibilità di arrivare a 36. Il costo preventivato era 12 Mln di euro di cui 8 Mln furono concessi a fondo perduto dalla regione Campania. Inoltre, era prevista la costruzione di un hotel di lusso su 5 dei 120 ettari di terreno che avrebbe dovuto realizzare la società “In tavola” e 120 villini dislocati in aree riservate ai margini dell’area di gioco, che avrebbe dovuto costruirecommercializzare la IGD.”
Signor sindaco, ma il comune cosa ci guadagnava da questa operazione oltre a dotarsi di un impianto sportivo all’avanguardia?
Il contratto prevedeva il pagamento di un affitto di240.000 all’anno, per 30 anni, e la concessione dei dei diritti si superficie per 99 anni.
Allo stato attuale com’è la situazione?
Il comune ha fatto causa ai due consorzi. Lo stesso hanno fatto i dipendenti per far valere i loro diritti. Il tribunale li ha dichiarati falliti e tutti i beni mobili sono stati alienati per soddisfare le richieste, in primo luogo, dei dipendenti e poi di altri creditori.
E il comune come ne è uscito?
Con le ossa rotte! In quanto ha dovuto abbattere i residui attivi previsti dal fitto per una cifra ingente, oltre 800.000 Euro. Questo ha fatto andare fuori controllo il bilancio che stiamo lentamente riportando al pareggio.
Si sarebbe potuto evitare questo disastro?
Sarebbe bastata un po’ di “onestà” intellettuale nella gestione e nel controllo delle spese e nella liquidazione dell’avanzamento dei lavori. La regione ha prima liquidato il contributo e solo dopo la dichiarazione di fallimento dei due consorzio ha chiesto la restituzione dei 6 Mln di euro: cosa che ovviamente non avverrà!
Dopo 7 anni di battaglie legali cosa rimane in mano al comune?
Dopo aver risarcito i 15 dipendenti, il comune ha nella sua disponibilità i diritti di superficie per un controvalore di 30.000 Euro e l’incasso delle prime due annualità di affitto.
E alla società “In Tavola”?
I 5 ettari su cui costruire l’albergo di lusso qualora si riesca a riprendere per i capelli l’impianto sportivo.
Cosa farà il comune per non vanificare la spesa e, soprattutto, l’idea del campo da golf?
Siamo convinti che si possa recuperare e rilanciare ma ad alcune condizioni: che il privato che vorrà prendere in carico l’area dimostri che ha sia le risorse sia le capacità gestionali per portare nel circuito internazionale il “Golf le due Costiere”. Faremo un bando internazionale nel quale saranno prescritti i suddetti punti.
Quanto pensa si dovrà investire per riaprire le 18 buche?
Tra i 4 e i 5 milioni di Euro. Un quarto da destinare al ripristino del campo il resto al riacquisto dei mezzi e al completamento della clubhouse Golf e del ristorante.
Serre è stata anche la prima realtà dove sono state innalzate le torri per utilizzare il vento per produrre energia elettrica. Oggi, ce ne sono a decine nel territorio comunale. Come giudica la scelta di dare spazio ad impianti così invasivi rispetto al paesaggio?
Si è vero che Serre è stato un comune dove le energie alternative sono state di casa fin dalla prima ora. Infatti, qui è stata la centrale fotovoltaica più grande d’Europa. E le prime due pale eoliche del sud Italia sono sorte qui per merito di Antonio Aquara.
Certo dobbiamo essere coerenti: se vogliamo affrancarci dalle fonti energetiche dovute al fossile e al nucleare non possiamo che puntare sul vento e sul sole. Ecco perché sono orgoglioso che nel nostro comune questo già avviene.
In questo caso i cittadini di Serre che vantaggi hanno avuto?
Dal punto di vista economico royalty di circa 80.000 Euro di cui, detratte le spese, effettive la metà. Inoltre abbiamo dotato di un palo con pannelli solari per l’illuminazione pubblica ogni casa situata nella campagna di Serre. Si è trattato di una spesa di oltre un milione di Euro.
Serre è il punto da dove parte l’acquedotto rurale che ha reso al Piana a sinistra del Sele l’acqua per farla essere un giardino tutto l’anno. Che rapporti avete con il Consorzio di Bonifica?
In questo caso, invece, pochi sono i rapporti con il consorzio e nessuna influenza in quanto il sistema di voto per fasce rende impossibile l’elezione di un rappresentante di Serre nella deputazione. Ma con il nuovo presidente e consiglio avremo unapproccio di verso: chiederemo con forza che l’acqua che ci passa sotto i piedi arrivi a pressione anche nei campi coltivati nel nostro comune come già avviene nella vicina Albanella, Roccadaspide e Capaccio Paestum.
Da pochi giorni sembra si sia avviata a soluzione la questione dei forestali dipendenti delle Comunità montane. Com’è la situazione in quella degli Alburni?
Da noi i lavoratori forestali hanno fatto sempre il loro dovere ed anche di più! Ma anche la Comunità Montana, nonostante il ridimensionamento che si è avuto nel recente passato, ha sempre assolto alle sue funzioni in modo coerente e positivo. Anche in merito agli stipendi la situazione è da tempo tornata alla normalità!
Lascio la casa comunale insieme ai miei ospiti che mi “costringono” ad un passaggio al bar situato nella piazza adiacente alla sede del comune. sulla destra si apre una “finestra” tra le case del centro storico e compaiono le roccaforti dei monti Alburni irradiate dal rosso del sole al tramonto. Ridiscendo la SS 19 soddisfatto di essere stato in questo luogo d’incanto che i Borboni, non a caso, scelsero per la loro tenuta di caccia. Infatti, Persano, che come la Persia è la terra tra i due fiumi (il Tigre e l’Eufrate), si fregia di essere delimitata da due fiumi, il Seleil Calore Salernitano, sulle rive dei quali si è sviluppata una civiltà che fatto storie …