Si rafforza sempre di più l’impegno nei confronti degli emigranti e lo scorso fine settimana una delegazione partita dal Vallo di Diano composta da alcuni sindaci e vicesindaci è giunta in Toscana per stimolare una sinergia importante per fare in modo che queste popolazioni non vivano il comprensibile disagio. «Si tratta di una impresa importante e una sinergia giusta da portare avanti – ha detto Antonio D’Amato, vicesindaco di Sassano, partito per l’incontro toscano – in quanto i nostri concittadini hanno trovato la propria residenza in altri territori ma chiedono la presenza delle loro amministrazioni e quindi si parla di ritorno alle proprie origini. Quest’anno abbiamo raccolto l’invito del sindaco di San Giuliano Terme che già in passato abbiamo ricevuto in Comunità Montana presieduta da Raffaele Accetta affinché iniziassimo a tessere un percorso di gemellaggio tra questi territori. Parliamo dell’intero Vallo di Diano e naturalmente non solo di Sassano e parliamo della provincia quindi di San Giuliano e dei comuni vicini». D’Amato a nome del sindaco Tommaso Pellegrino ribadisce come sia stato un bel momento, «Anche perché Sassano ha da sempre creato questi ponti importanti – continua – da noi il sindaco Pellegrino ha voluto fortemente istituzionalizzare la giornata dell’emigrante il mese di agosto per riconoscere e per dire grazie a quante persone negli anni hanno portato fuori la bellezza dei nostri territori e la bellezza della nostra cultura e non hanno avuto remore di voler manifestare le proprie origini e la propria cultura». La comunità di Sassano si muove anche per accelerare quel processo di integrazione in linea con gli altri comuni del Vallo di Diano. «Di certo l’attività maggiore che un amministratore può fare nel proprio territorio è quello di non rinchiudersi all’interno del palazzo cosiddetto ma è quello di uscire fuori e di seguire sempre i propri concittadini in qualunque cosa poi è normale che chi si propone come classe dirigente deve avere una visione di un territorio di crescita e di sviluppo altrimenti è una visione povera fine a se stessa e fine alla giornata che viviamo. La nostra mission politica, in questi ormai dieci anni di amministrazione, ci avviamo all’ultimo anno, è stata sempre quella di affiancare i nostri concittadini e portare avanti delle progettazioni che andassero a riqualificare i nostri territori e andassero a creare sviluppo. Parliamo anche di assistenza sociale, parliamo di creazione del lavoro, quelle azioni che ogni amministratore deve avere bene in mente di portare avanti». D’Amato conferma il fatto che Sassano rientra in quelle progettazioni di una pianificazione, di una copianificazione partecipata nelle programmazioni urbanistiche dei territori. «No vogliamo creare sovrapposizioni tra i vari comuni – termina il vicesindaco – è impensabile che una scelta che possa riguardare il Comune di Sala Consilina non abbia ricadute sociali, economiche sul Comune di Sassano e così viceversa e su tutti gli altri comuni. Oggi dobbiamo avere una concertazione totale e questo lo stiamo trovando nella progettazione delle aree interne portate avanti dalla Comunità Montana alla quale affidiamo molto delle sorti economiche, dello sviluppo turistico del nostro territorio».
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