“Poteva essere l’occasione per un confronto sereno sulle ultime cose ancora da fare per dare il via definitivo alla piena operatività dello scalo, che ha un’importanza strategica per le imprese agricole ed agroalimentari del salernitano – afferma Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno – perché l’aeroporto avrà funzioni di hub per tutte quelle derrate fresche che gli operatori troveranno conveniente veicolare attraverso il mezzo aereo verso mete sempre più lontane.”
Apriamo con questa nota giunta in redazione immediatamente dopo l’incontro tenutosi presso l’aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi tra Danilo Toninelli, ministro dei trasporti, la filiera presente nelle istituzioni (comuni, regione e Parlamento) dei 5 stelle e una manciata di imprenditori dell’area cilentana, proprio per dare l’idea di come è stata sprecata un’occasione sia per chi voleva rivendicare il merito di un risultato raggiunto sia per scandire bene le prossime tappe per dare un senso all’importanza della presenza del ministro nello scalo di Pontecagnano.
Infatti, la tematica posta sul tavolo da Antonio Costantino andrà affrontata al più presto già nella fase di pubblicazione dei bandi!
Alle 16:30 di martedì 9 luglio 2019, sul piazzale antistante l’aerostazione sono assiepate un centinaia di persone che sono in attesa dell’arrivo di Toninelli. Una buona parte sono attivisti a 5 stelle venuti per assaporare la soddisfazione di un risultato portato, finalmente a casa, e da spendere sul “mercato” del confronto politico. Sono presenti anche una rappresentanza degli operari della Treofan di Battipaglia e dei giovani Democratici di Salerno controllati dalla presenza massiccia delle forze di sicurezza.
A farla da padrona, però, è l’afa e una temperatura di oltre 34° che non danno tregua sia fuori dall’aerostazione tantomeno dentro dove i condizionatori non funzionano!
Schierati all’esterno insieme agli attivisti anche la senatrice … l’ex candidata alla presidenza della regione Campania, Valeria Ciarampino, e Michele Cammarano consigliere regionale, tutti in attesa dell’arrivo del ministro che arriva in auto ministeriale preceduta e seguita da quelle di scorta.
Sono numerosi i cronisti che immediatamente fanno ressa per ascoltare Toninelli non appena riesce ad entrare nel “capannone” dove spera di godere del refrigerio dei condizionatori, ma deve sottoporsi al fuoco di fila delle domandedei giornalisti in condizioni estremamente difficili, visto che di refrigerio neanche uno spiffero.
Le panchine dell’area di attesa sono state poste di fronte ad un tavolo dietro il quale si siedono i protagonisti dell’incontro: tutti a 5 stelle. Non c’è spazio per il padrone di casa, il presidente del consorzio Antonio Ferraro, né per il direttore Giovanni Basso, che da oltre un anno seguono passo passo tutto l’iter del progetto di ampliamento nonché hanno intrecciato di rapporti con Gesac.
Prima di tutti prendere la parola la senatrice, Felicia Gaudiano, che si intesta parte dello sblocco della procedura; poi tocca a Valeria Ciarampino che coglie l’occasione per attaccare Vincenzo De Luca rinfacciandogli la sua totale opposizione all’accordo con Gesac quando era sindaco di Salerno …
Prende la parola Michele Cammarano che tenta riportare l’incontro sul binario in cui doveva essere incardinato fin da subito: i motivi per cui l’aeroporto deve essere ristrutturato, ampliato e messo nelle condizioni di operare. Cammarano, bisogna dargliene atto, è l’unico che ha seguito passo passo tutte le fasi dell’operazione di rilancio della tematica assecondando gli sforzi di Basso e Ferraro affiancati, bisogna dirlo, dagli operatori turistici di Paestum, Agropoli e cilentani presenti in buon numero all’incontro. Cammarano ha anche richiamato l’attenzione su due fattori chiave della vicenda: che la Campania, a differenza dalla Puglia e dalla Calabria, ha un solo scalo aeroportuale e che nel 2030 nella nostra regione è previsto l’arrivo via aerea di oltre 15 milioni di persone.
Il settimanale Unico ha dato ampiamente conto di queste fasi, per cui, appare del tutto fuori luogo che altri si appuntino medaglie sul petto.
Purtroppo, lo stesso Toninelli, che ha sottratto tempo ai suoi impegni istituzionali, durante l’incontro, invece di far sentire la sua voce istituzionale dando forza alle argomentazioni di Cammarano, ha fatto da megafono agli argomenti propagandistici ampiamente abusati nel confronto politico quotidiano. Dopo tutto, il ministro, come ha fatto con la decisione di sbloccare la realizzazione dell’alta velocità Napoli- Bari, che dimezzerà i tempi di percorrenza tra i due capoluoghi di regione già nel 2023, avrebbe potuto soffermarsi allo stesso modo sui tempi di completamento dei lavori di adeguamento dello scalo salernitano. Sarebbe stato più consono al suo ruolo e più efficace in funzione di accelerazione dell’iter delle procedure che dovranno essere espletate entro l’anno corrente: si tratterà di mettere a bando i lavori previsti per l’ampliamento della pista. Sarebbe stato più utile al raggiungimento dell’obiettivo se avesse “imposto” una tabella di marcia stringenti per tutti gli attori co-protagonisti dell’iter burocratico dove un posto di rilievo lo ha proprio il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca.
Toninelli, dopo appena mezz’ora dal suo ingresso nella “scatoletta” arroventata dell’aereo stazione, ne esce con un sospiro liberatorio, trattenuto ancora un po’ tra la porta di uscita e l’abitacolo dell’auto per la foto ricordo con gli attivisti che sventolano le bandiere penta stellate, per poi infilarsi nell’Alfa Romeo ministeriale, ampiamente condizionata, per uscire dall’apnea in cui è stato costretto per tutto il tempo che lo ha visto protagonista per la prima volta da ministro a Pontecagnano.