Qualche tempo fa ebbi a scrivere alcune considerazioni sull’importanza della ricerca scientifica in qualsiasi campo questa venga praticata. Oggi sono sempre più certo del suo ruolo essenziale se vogliamo raggiungere obiettivi dapprima impensabili anche sul piano delle risoluzioni. Tra l’altro è un’attività che non può consentirsi l’estraneità in nessun settore che presume conoscenza, evoluzione, risultati certi. In pratica senza la ricerca è l’esistenza stessa di ogni dubbio a essere messo in discussione, difatti non ci porremo domande tipo “perché una data cosa accade?” oppure “in che modo la si potrebbe migliorare?” se non avessimo la possibilità di fare ricerca. Curiosità, intuizione, preparazione, studio e conoscenza sono solo alcuni strumenti che ci permettono di fare ricerca e quanto questa interessa la medicina ecco che si affiancano altrettante attività come l’investigare, l’inventare, lo sperimentare, affinché si giunga infine ad una certezza risolutiva.
Ebbene c’è chi dedica la propria vita alla ricerca scientifica e in Italia ci sono eccellenti ricercatori, che con sacrifici e passione cercano soluzioni sempre più migliorative nelle patologie gravi come appunto quelle tumorali. Molti di questi si trovano presso la Città della Speranza, una Fondazione che si occupa prevalentemente di ricerca per le patologie tumorali in pediatria ma anche di assistenza, divulgazione scientifica e volontariato. Nata il 16 dicembre 1994 in ricordo di Massimo, un bambino colpito da leucemia la cui scomparsa segnò profondamente lo zio Franco Masello, che volle così promuovere la fondazione di una struttura che riuscisse ad ospitare un moderno reparto di Oncoematologia Pediatrica e fu così che nel 1996 fu inaugurato un edificio di eccellenza, anche con l’impegno di altri promotori, oltre Masello, come Virginio Zilio, Carlo Mazzocco e il Prof. Luigi Zanesco, all’epoca direttore della clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova, coinvolgendo privati e cittadini nella realizzazione della struttura per la quale si impegnarono l’ing. Gaetano Meneghello e l’architetto Giuseppe Clemente. Uno scopo nobile e soprattutto importante nel panorama della ricerca delle patologie tumorali pediatriche che passo dopo passo sta facendo conoscere in tutta Italia. Capaccio Paestum, per desiderio e promozione del Generale C.A. Carmine Adinolfi, non si è sottratta o resa estranea a questa sensibilizzazione e per tramite dell’Associazione Nazionale Carabinieri, presieduta dal Maresciallo Nicola Guariglia, della BCC di Capaccio Paestum e Serino e del Comune, è stato organizzato, venerdì 28 giugno, un convegno sulla Ricercamedico-scientifica della Città della Speranza di Padova. Ospitato nella sala Mucciolo della B.C.C. in via Magna Graecia, l’incontro si è rivelato più importante e soprattutto informativo di quanto si aspettasse. Le relazioni della dott.ssa Stefania Fochesato, past president della fondazione, e della dott.ssa Lara Mussolin, ricercatrice dell’istituto di ricerca pediatrica di Padova, hanno senz’altro e con chiarezza esplicativa informato la platea sulle attività svolte, dove emergono dei dati eccellenti ottenuti appunto con la continua ricerca, la quale non deve assolutamente fermarsi o ripiegare nella sua fondamentale operosità: “Nel 1970 le guarigioni, per alcune patologie tumorali, dei bambini era appena del 20%, ovvero 2 su dieci” commenta la dott.ssa Mussolin, aggiungendo:
“Attualmente proprio grazie alla ricerca queste guarigioni hanno raggiunto l’80%”. Un dato significativo che la Città della Speranza punta a portare al 100% e per questo occorre che la ricerca sia continuamente sostenuta affinché si possa dare ai bambini la loro possibilità di vita.
Scopo del convegno tenutosi a Capaccio Paestum è stato proprio quello di portare conoscenza su questa realtà che merita l’attenzione di tutti, istituzioni, aziende e privati cittadini. Infatti la B.C.C. di Capaccio Paestum e Serino, presieduta dall’ing. Rosario Pingaro e con la direzione del dott. Giancarlo Manzi, anche a nome di tutto il consiglio di amministrazione e dei soci, hanno sottoscritto un gemellaggio con la Città della Speranza di Padova. Un protocollo accettato e firmato anche dal Comune di Trentinara e Capaccio Paestum, alla cui firma erano stati invitati diversi comuni e Sindaci del comprensorio territoriale i quali probabilmente hanno avuto impegni piùimportanti e quindi assenti all’incontro. Emozionante e molto profondo è stato l’intervento del Generale C.A. Carmine Adinolfi,grande sostenitore della Fondazione e della Ricerca, che ha raccontato alcuni episodi legati alla Città della Speranza. Presenti in platea oltre ai rappresentanti della B.C.C., l’Arma dei Carabinieri, anch’essa promotrice dell’evento e più volte presente e operativa per questo tipo di sensibilizzazione; l’Assessore alle politiche sociali e scuola dott.ssa Maria Rosaria Picariello e il consigliere avv. Stefania Nobili; la dott.ssa Teresa Giuliani dell’Ospedale San Luca di Vallo della Lucania; il dott. Ernesto Falcone, vice primario di radioterapia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria del San Leonardo; la dott.ssa Celeste Fusciello Oncologa presso l’Ospedale San Leonardo; l’Ispettore Regionale dell’Ass. Naz. Carabinieri in congedo Gen. Domenico Cagnazzo; il Capitano dei Carabinieri della Compagnia di Agropoli Francesco Manna e una rappresentanza dei Carabinieri effettivi.
L’ incontro si è poi spostato nell’Area Archeologica di Paestum, in piazza Basilica, che ha ospitato, grazie al Comando Generale dell’Arma, la Fanfara dei Carabinieri di Napoli diretta dal M° Mar.llo Luca Berardo con la partecipazione straordinaria del soprano Michela Varvaro, il tenore carabiniere Roberto Lenoci e del flautista Rebecca Lewis Lalatta. Una piazza gremita ed emozionata dalle esecuzioni musicali e canore hanno potuto apprezzare anche la simpatia di Giancarlo Magalli che ha presentato la serata. Diversi scambi di doni si sono susseguiti tra le autorità presenti e i rappresentanti della Città della Speranza di Padova, presenti al concerto per la sensibilizzazione alla ricerca della Fondazione anche il Comandante della Legione Carabinieri della Campania il Gen. di Div. Maurizio Stefanizzi; i comandanti della provincia di Salerno, i rispettivi comandanti delle Caserme territoriali di Capaccio Paestum, il Luogotenente Maurizio Balistreri e il Mar.llo Capo Valentino Romano. Hanno dato pregio alla platea anche i rappresentanti dell’Ass. Naz. Carabinieri di Roccadaspide, Bellosguardo, Agropoli e altre ancora, unitamente ad una rappresentanza dell’Ass. Naz. della Polizia di Stato di Campagna presieduta da Vito Maglio e alla Croce Rossa di Capaccio Paestum guidata da Luigi Scala.
Durante la serata è stato riconosciuta anche la Benemerenza al Cav. Uff. Carmine Cerullo, già presidente della Sezione ANC di Capaccio Paestum per diversi decenni, il quale si è sempre dedicato alla stessa e a tenere alto il senso di appartenenza alla Benemerita.
L’Arma dei Carabinieri, il Gen. Carmine Adinolfi e il presidente dell’ANC di Capaccio Paestum, unitamente alla Città della Speranza di Padova, ancor prima di esprimere la loro soddisfazione per il successo ottenuto per questo importante evento, ringraziano i comuni che hanno aderito, la BCC di Capaccio Paestum e Serino per la sottoscrizione del gemellaggio; il Parco Archeologico di Paestum e l’Azienda di Soggiorno e Turismo; l’Azienda Flora Vivaistica di Alessio Mario e tutti i numerosi cittadini che hanno seguito con vivo interesse sia il convegno che il concerto della Fanfara.