Franco Modica se n’è andato in punta di piedi e lasciando il segno nella realtà dove ha vissuto: Fonte di Roccadaspide.
Ci ha lasciato senza farci pesare di essergli sopravvissuti. Ha accettato la sua malattia con stoico senso della vita che gli sfuggiva inesorabile. L’unica consolazione è stato a di essere circondato dalla sua famiglia e dall’intera contrada di Fonte che lo accolse come un figlio quando vi arrivò dalla Sicilia dove era nato e sposò la compagna di ogni battaglia.
La sua parlata piana e riconoscibile non stonava nelle conversazioni con amici, colleghi e l’intero universo in cui ha vissuto da protagonista.
Franco è socio della Calore Srl, titolare di questa testata giornalistica che ha sostenuto in tutto l’arco della sua lunga esistenza che prese il via nel 1995 a Roccadaspide.
Ci ha sempre incoraggiato ad andare avanti, mi ha sostenuto nel momenti di crisi e ha esultato e gioito con noi quando l’ostacolo, ormai superato, lo avevamo alle spalle.
La sua famiglia è sempre stata al primo posto nei suoi pensieri e i suoi figli, Carmine e Antonio, hanno saputo dargli la soddisfazione di farsi vedere “sistemati” e al lavoro nella realtà dove sono nati.
Di sua moglie, Ida, era un compagno perfetto e le loro personalità si completavano in modo esemplare. Franco è stato impegnato molto nel sociale essendo anche volontario della Croce Rossa e presente in tante altre situazioni dove c’era necessità di persone disponibili verso gli altri.
Ora che Franco è mancato alla famiglia, a tutti gli amici e alla comunità dove ha impiegato la sua esistenza e a noi che lo abbiamo conosciuto, stimato e accompagnato per un tratto sul cammino in questo mondo non restano che i bei ricordi dei momenti che con lui abbiamo condiviso gli stessi ricordi che cercheremo di riportare alla mente quando, passando davanti alla sua casa di Fonte, gireremo naturalmente lo sguardo per scrutare se c’è ancora lo spirito di Franco che sulla sua automobilina elettrica esce dal cancelletto per recarsi all’American bar situato a 100 metri più avanti per esercitare il suo diritto di cittadinanza e ad essere parte della comunità in cui è stato protagonista consapevole che nessuno di noi è un’isola!