Tra il 17 ed il 20 giugno scorso si è svolto un educational tour in cui sono stati coinvolti giornalisti di tutta Italia appartenenti alle testate affiliate ANSO. L’Educational per giornalisti è stata anche l’occasione per presentare “Il Cammino del Parco” del Cilento, Diano e Alburni che è un’applicazione scaricabile gratuitamente che mostra con l’aiuto della tecnologia tutte le meraviglie presenti all’interno del nostro Parco.
I momenti più significativi della 4 giorni sono stati tanti: la passeggiata nell’area archeologica di Paestum, la visita alle Grotte di Castelcivita, la visita alle Grotte di Pertosa-Auletta, la visita alla Certosa di San Lorenzo a Padula e l’incontro con l’Assessore del comune di Padula Filomena Chiappardo, la visita di Velia e l’incontro con la direttrice del sito archeologico Dott.ssa Giovanna Scarano, l’arrivo a Pioppi e la visita al Museo della Dieta Mediterranea, l’arrivo a Castellabate e la visita al Borgo medioevale, l’arrivo al Museo archeologico e la conferenza stampa con il direttore del Museo di Paestum Gabriel Zuchtriegel.
Dal mio punto di vista vi posso raccontare ciò che ho vissuto in uno di questi 4 giorni, martedì 18 giugno. Ho avuto modo di stare in compagnia dei giornalisti affiliati ANSO, giornalisti che rappresentano tutto lo stivale dal Veneto alla Sicilia. È stata un’esperienza meravigliosa e un onore conoscerli e condividere con loro momenti indelebili e scambi culturali.
Il Cammino del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è iniziato da Paestum. Siamo partiti col pullman da Capaccio-Paestum diretti a Castelcivita passando per Controne (il paese rinomato per il suo fagiolo). Dopo una visita strabiliante alle Grotte di Castelcivita e dopo una breve sosta al bar per sorseggiare un caffè o una bibita gentilmente offerti dal direttore, siamo risaliti in pullman, per attraversare i Monti Alburni, diretti alle Grotte di Pertosa-Auletta.
Come dico spesso io, il nostro territorio è una groviera. Siamo arrivati a Pertosa e ci siamo gustati in tutti i suoi aspetti le suggestive e affascinanti Grotte di Pertosa-Auletta. Scendendo dalle curve di Campostrino abbiamo pure avuto l’onore di godere della vista del velo della sposa, una cascata di acqua sgorgante molto suggestiva, la consiglio vivamente, fa bene agli occhi e alla mente. Siamo entrati in grotta e subito dopo siamo saliti sulla barca che attraversa il fiume Negro (fiume sotterraneo). Andare in barca è una delle caratteristiche che rende unica questa cavità, l’altra è la scoperta sul finire del 1800 di 2 palafitte che provano la presenza in grotta dell’uomo fin dai tempi antichi. 2 film realizzati all’interno ed uno in programma a breve, stanno a significare che la cavità ha una grande vocazione cinematografica e sono la prova che la natura sa essere molto generosa quando vuole! Al suo interno abbiamo pure fatto, nella Grande Sala, una foto di gruppo. Siamo scesi allo Speleo Bar per fare una degustazione dei nostri prodotti tipici. Eravamo stanchi, avevamo fame e sete. Ma avevamo soprattutto fame e sete di cultura, di confronto tra persone di culture diverse e di zone d’Italia diverse e abbiamo goduto del patrimonio enogastronomico che ci si è presentato di fronte, che è il nostro patrimonio.
Poco distante dalle Grotte di Pertosa-Auletta, c’è il Museo del Suolo, altra perla unica. In questa location è stata presentata il Cammino del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, l’applicazione che può essere scaricata gratuitamente di cui vi parlavo all’inizio dell’articolo.
Il nostro viaggio è proseguito in compagnia dei giornalisti affiliati ANSO. Ci siamo rimessi in cammino verso l’ultima tappa di questa lunga ed interessantissima giornata, la Certosa di Padula, un gioiello splendente, uno dei monasteri più grandi d’Europa con una superficie totale che supera i 50.000 metri quadri, promossa e finanziata a partire dal 1306 da Tommaso Sanseverino, Conte di Marsico, sul nucleo originario di una grància antica.
Stanchi ma arricchiti da un’intensa giornata, siamo risaliti sul pullman accompagnati da una leggera pioggerella e siamo ripartiti per Capaccio-Paestum.
Ci sono più di 350 chilometri su cui sbizzarrirsi. Vi invito a fare una camminata nel nostro Parco, tra siti Unesco (con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula), Riserva della biosfera dal 1997 e dal 2010 primo parco nazionale italiano a diventare Geoparco. E poi, mari, monti, fiumi, e tanto altro ancora. Arrivederci per una nuova tappa de’ “Il Cammino del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni”.