di Antonella Citro
Ancora non ha un volto e un nome ufficiale l’autore della frase “Il prossimo sarai tu… amante di…” comparsa qualche giorno fa vicino la carcassa di un lupo ucciso a colpi di fucile. Il fatto è accaduto a Sanza nel centro della rotonda. Secondo voci insistenti sarebbe un agente del Corpo Forestale dello Stato l’effettivo destinatario del suggestivo messaggio. Dopo un primo momento di smarrimento i Vigili Urbani, i Carabinieri e gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno iniziato ad indagare sul gesto dai connotati evidentemente intimidatori. Immediate sono state le dichiarazioni del sindaco Francesco De Mieri: “Non ho avuto la possibilità di vedere con i miei occhi la minaccia indirizzata al Corpo forestale dello Stato – ha detto- E’ chiaro che se la notizia dovesse essere fondata, si tratterebbe di un atto gravissimo che offende non soltanto il Corpo forestale dello Stato ma tutta l’intera comunità di Sanza”. Intanto tutte le ipotesi avanzate dagli investigatori stanno convergendo tutte in un’unica direzione: a compiere il gesto intimidatorio a Sanza potrebbe essere stato un bracconiere che forse mal tollerava la presenza della Forestale nelle zone in cui la caccia è vietata ma non si esclude nemmeno la pista passionale, anche se in molti in paese sostengono che, il riferimento all’amante contenuto nel cartello abbia più che altro come scopo quello di gettare fango sul Forestale minacciato. E subito anche dagli altri comuni del Vallo di Diano si è sollevata piena solidarietà nei confronti della Forestale che si ritrova suo malgrado a essere minacciata palesemente da qualcuno. Così mentre le indagini proseguono arriva un altro messaggio a firma del primo cittadino De Mieri: “A Sanza siamo gente perbene – ha detto tutto d’un fiato – e comparire sulle cronache dei giornali per colpa di alcuni deficienti che hanno gettato fango sulla nostra comunità ci ha creato grande dolore. Verso gesti così lontani dalla nostra cultura non possiamo che esprimere decisa e forte condanna”. Insomma ancora una volta una intera comunità, questa volta è toccato quella sanzese, subisce un gesto dai connotati torbidi e non chiari e fa in modo che tutto ruoti intorno a ipotesi e verifiche che nei prossimi giorni faranno piena luce sul grave episodio. Mentre amministratori e agenti della Forestale fanno sapere a più riprese che non si fermeranno prima di aver identificato l’autore del messaggio.