15 Febbraio 2000, il grande Giorno dell’apertura!
Poco tempo fa, alla presenza dell’assessore alla sanità Ettore Liguori, nella chiesa del Carmine, si è svolto un pubblico dibattito “Ospedale e Distretto Sanitario”. La scelta di tenere l’incontro in un edificio religioso,è sorta in seguito alla mancata disponibilità dell’aula consiliare da parte dell’amministrazione comunale. Aula, che era stata richiesta al sindaco D’Angelo, con una lettera del 4 ottobre, che non ha mai avuto risposta. L’onorevole ha aderito all’invito dell’ex consigliere provinciale, Girolamo Auricchio. Un’occasione per porre all’attenzione di tutti i cittadini e gli operatori sanitari, che il processo avviato per l’apertura dell’ospedale è a buon punto. Il reclutamento del personale entro dicembre sarà definitivo e per il mese di marzo ci sarà l’apertura dei reparti essenziali. ‘Io ho ereditato solo passività di bilancio.’ afferma l’assessore Liguori ‘Con un debito di circa tredicimila miliardi, diventa difficile dare voce a queste nostre aree un po’ marginali. La cosa è stata realizzabile grazie ad una circolare inviata al Direttore Generale. La SA3 non presentava una lira di debito. La distanza dalle altre realtà si misurava con una buona gestione. Occorre dare delle risposte positive a delle realtà che meritano. Tra l’altro questa è un po’ una zona di frontiera, che comporta tempi non sopportabili per gli utenti, soprattutto nelle urgenze. Un processo, che sarà portato a termine, non è una promessa in chiave elettorale. Vi assicuro che quest’ospedale brillerà anche per competenza, i posti di lavoro saranno dati in modo cristallino e trasparente, in direzione del premio della professionalità. Capisco la vostra diffidenza antica, che ha sempre sentito il racconto dell’ospedale, una favola che stenta a divenire una realtà. Vi assicuro che da marzo prossimo non sarà più una bella favola, ma una realtà da condividere. Questa zona ha bisogno anche del Distretto, il Decreto Bindi con un numero stabilito d’utenti, non può essere applicato per tutte le aree in eguale misura. Questa è un’area disagiata con delle esigenze particolari. Credo che alla fine ce la faremo, e potrò finalmente strappare quella cartolina del presidente degli ammalati “L’ospedale della vergogna”, perché apparterrà al passato. La vita non è solo politica, mi piacerebbe ritornare in questi posti dopo quindici anni ed essere ricordato come colui che ha dato una mano per risolvere l’annoso problema.’. Intanto, in seguito all’avviso di mobilità, qualcuno ha già presentato il preavviso di licenziamento nelle proprie ASL di provenienza. Coloro che hanno accettato il trasferimento il primo gennaio del 2000 prenderanno servizio nell’ambito dell’ASL Sa3, fino all’apertura dell’ospedale. La struttura in previsione del fatidico 15 febbraio, data prevista per l’attivazione dei primi reparti, è in pieno fermento lavorativo. Per questi lavori alquanto impegnativi e complessi qualcuno ha suggerito la nomina di un responsabile, che organizzi l’apertura. Un punto di riferimento che possa fare da coordinatore generale, sia dal punto di vista amministrativo, sia sanitario.’.
ANGELA SABETTA