I titoli del Dott. Antonio Pagano, attuale Commissario del Consorzio di Bonifica di Paestum, è lungo quanto la sua vita nelle istituzioni o al fianco di esse. Già funzionario regionale impegnato nel settore della Formazione professionale, lavoro e orientamento è astato anche per 10 anni commissario all’EPT di Salerno, Assessore tecnico al comune di Nocera Inferiore all’epoca di “Mani Pulite”, Consigliere CARISAL (Cassa di Risparmio Salernitana), Consigliere nella società Aeroporto di Salerno Costa D’Amalfi, Consigliere nel Consorzio ATENEO tra le Università di Roma e Napoli partecipato dalle regioni Lazio e Campania. Impegnato politicamente nel PD a livello organizzativo senza incarichi specifici.
Avevo già avuto modo di conoscere Pagano. La prima volta in occasione della presentazione del progetto per la realizzazione dell’impianto di Bio-metano proposto Orlando Mandetta in qualità di presidente della Cooperativa Paestum con sede a Spinazzo. La seconda durante il convegno organizzato proprio dal Consorzio di Bonifica presso la sala riunioni della Bcc di Capaccio Paestum e Serino.
In queste occasioni ne ho potuto apprezzare lo stile pragmatico dell’uomo del fare …
Ma anche disincantato in quanto durante l’intervista che mi ha concesso ha rappresentato la realtà del consorzio di bonifica consapevole che il suo mandato è agli sgoccioli ma determinato ad esercitare il suo ruolo fino all’ultimo giorno appellandosi al concetto della “continuità amministrativa”: “ho preso in mano il consorzio dando seguito a quanto fatto da Biagio Franza e confido che la rappresentanza democraticamente, che sarà eletta dalla consultazione elettorale convocata per il 30 di giugno, faccia altrettanto relativamente ai progetti che sono stati messi in cantiere”.
Lei ha assunto l’incarico di commissario presso il Consorzio di Bonifica di Paestum dopo il Dott. Biagio Franza. Come giudica il lavoro svolto dal suo predecessore?
Il dott. Franza ha svolto un buon lavoro individuando le criticità dovute ad una gestione Capaccio centrica ed estremamente politicizzata delle attività consortili. Ha avviato la ricognizione dei crediti e dei debiti e posto le basi per un piano di rientro per ripianare la situazione.
A suo avviso quali sono le emergenze da affrontare subito?
Sul lato delle uscite, bisognerà ristrutturare e dilazionare il debito nei confronti dei fornitori di energia elettrica che ammonta a circa 10 milioni di euro.
Sul fronte delle entrate, oltre a continuare il faticoso lavoro di ricerca degli evasori, c’è da affrontare la questione del Contributo extra agricolo che i comuni, come i cittadini che già versano, sono tenuti a versare al consorzio per la gestione delle acque reflue che non finiscono nella rete fognaria e convergono nei canali di bonifica. Si tratta di un importo di oltre 6 milioni di euro di arretrati! Oggi, per i comuni di Capaccio Paestum e Altavilla Silentina, siamo in grado di dimostrare che questo è vero e, pertanto, sarà nominato un commissario ad Acta che provvederà a verificare e poi dirimere il contenzioso.
Con il comune di Altavilla S. c’è anche la questione della proprietà del borgo di Cerrelli …
È l’unico atto fatto da Franza che ho impugnato e rivisto. Con quell’atto il consorzio cedeva l’intera area e gli edifici al comune di Altavilla S. IO ritengo che il Consorzio debba trattenere per proprio uso una parte degli immobili per svolgere a pieno le sue funzioni. Il resto degli edifici potrà essere ceduto al comune.
Il Consorzio di Paestum, a differenza degli altri consorzi viciniori, è l’unico commissariato. Quali sono stati i motivi che hanno indotto la regione ad emanare un atto così forte che espropria i consorziati del loro diritto ad autogestirsi?
A seguito del ricorso al TAR da parte di alcuni candidati, i risultati delle elezioni furono annullati per irregolarità formali nella raccolta delle firme per la presentazione delle liste. Dal punto di vista economico, invece, la situazione debitoria del consorzio è ampiamente al di sotto della media regionale. Le dico anche che il bilancio 2018 è stato chiuso con un leggero utile!
Recentemente lei ha avviato le pratiche relative alla convocazione delle elezioni che dovrebbero ripristinare il naturale avvicendarsi delle responsabilità gestionali dell’ente. A che punto sono le procedure per la convocazione dei comizi elettorali?
L’elenco degli elettori con diritto di voto è stato aggiornato al 20 maggio 2019. Sono compresi tutti gli aventi diritto che sono in regola con il pagamento delle bollette. Chiunque entro il 29 maggio, il giorno prima delle elezioni, si presenterà nella nostra sede e potrà dimostrare di aver regolarizzato la sua posizione sarà immediatamente messo in condizione di esprimere il suo voto.
Come giudica il sistema elettorale in vigore che prevede il voto differenziato in base alle “fasce” di appartenenza dei consorziati?
Lo ritengo un sistema feudale. In ogni caso penso che sia giusto adottare un sistema di voto ponderato in base alla contribuzione che ogni consorziato versa nelle casse del consorzio. Si potrebbe fare riferimento al sistema elettorale che vige per le elezioni per il presidente della provincia e per la rappresentanza dei sindaci che si basa il numero degli abitanti di ogni singolo comune. Si manterrebbe così la differenziazione in base alla contribuzione e si renderebbe più democratico il sistema che seleziona che deve governare l’ente.
Cosa si aspetta da queste elezioni?
Spero che i deputati gli eletti nelle lezioni del 30 giugno avviino una politica di gestione unitaria dell’ente per continuare nell’opera di risanamento avviata. Per il bene del territorio spero che non si scada nelle sterili contrapposizioni che tanto danno fanno in passato riducendo la capacità operativa del consorzio.
Quali sono i progetti avviati dalla gestione commissariale che sono vicini al loro completamento?
Certamente la conclusione dell’iter per l’acquisizione dell’altro 50%della pala eolica, il completamento dell’impianto idroelettrico di Ponte la casa e il completamento del recupero dei crediti da parte di chi non paga e continua a non pagare i servizi.
Inoltre ho messo in campo un progetto che prevede la realizzazione di 4 impianti per lo smaltimento del letame proveniente dagli allevamenti bufalini trasformandoli in Bio – metano.
Si tratta dell’iniziativa presa da Orlando Mandetta, presidente della Cooperativa Paestum di Spinazzo?
C’è quello che si realizzerebbe a Spinazzo grazie all’iniziativa avviata da Mandetta e ce ne sono previsti altri 3 con una capacità di smaltimento che coprirebbero 66.000 bufale su un totale di 83.000 presenti nella piana del Sele. Si tratta di affrontare un problema urgente che riguarda gli allevamenti di bufala che hanno pochi ettari di terreno annessi all’azienda e hanno necessità di smaltire il letame: la nuova normativa ha ridotto il numero di da 7 bufale per ettaro a 3 capi.
Quali altri sono stati proposti e in attesa di essere perfezionati?
Nei cassetti del Consorzio c’è sempre il progetto relativo alla realizzazione di uno sbarramento sul fiume Calore nel restringimento sotto Magliano. Si tratta riprogettare il tutto con una forte riduzione dell’impatto ambientale …
Infine, io sono dell’idea che i consorzi dovrebbero essere riconfigurati come gli unici soggetti responsabili del ciclo dell’acqua! Ma su questo le posizioni sono molto diverse a partire dal presidente del Sinistra Sele, Vito Busillo.
Esco dallo studio del commissario arricchito dall’incontro con una persona estroversa e capace di entrare subito in relazione con l’interlocutore. La responsabilità di organizzare e vigilare sul corretto svolgimento delle elezioni è tutta nelle sue mani. In base all’esperienza pregressa, non c’è dubbio che saprà assolvere al compito in modo scrupoloso ed efficace.