«Una volta tanto il messaggio pubblicitario di Trenitalia è chiaro e veritiero. Infatti c’è la scritta: fai una passeggiata nel Parco nazionale del Cilento. È vero, ormai si può raggiungere solo il Parco Nazionale del Cilento, il Vallo di Diano e gli Alburni sono irraggiungibili con il treno visto che il Frecciarossa 1000 e gli Intercity non fermano alla stazione di Sicignano degli Alburni, con un servizio veloce di autobus di Trenitalia, in coincidenza con i treni, come avviene nel resto del territorio nazionale», sono le parole di Rocco Panetta presidente del Comitato pro attivazione tratta Sicignano – Lagonegro. «Il Vallo di Diano continua, in concreto, a non far parte della Regione Campania – continua – infatti continua, ogni giorno, tutto l’anno, il transito alla stazione di Sicignano, senza fermata, del Frecciarossa 1000 Taranto-Milano e degli Intercity Taranto – Roma, senza un collegamento veloce, in coincidenza, con autobus di Trenitalia da e per alcune stazioni della linea Sicignano – Lagonegro, non riaperta al traffico, almeno turistico, nemmeno nel primo tratto Sicignano-Polla, come avvenuto, a spese della regione Campania, per la linea Avellino – Rocchetta S. Antonio, in cui si vedono nella clip i treni storici sfrecciare sul binario, per decine di chilometri, Anche nel territorio della Regione Basilicata!». Per Panetta, si tratta dell’ennesimo esempio di sperpero di denaro pubblico. «Intanto il Vallo di Diano, con la Certosa di Padula, resta al palo, mentre ogni giorno, il Frecciarossa 1000 transita ma non ferma alla stazione di Sicignano e, di conseguenza non viene attivato il servizio con autobus Freccialink di Trenitalia, in coincidenza, da e per il Vallo di Diano e Lagonegro – termina – lo stesso dicasi per le due coppie di treni Intercity Taranto – Roma, chiaramente senza autobus sostitutivi veloci di Trenitalia in coincidenza a Sicignano. Come sempre la regione (Campania) non c’è».
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