La spaccatura è ormai certa. Non che prima non lo fosse ma da questa settimana, Elvira Serra, oltre a non aver più un ruolo nell’amministrazione Coppola ha chiaramente palesato l’idea di continuare con la carriera politica. Per Coppola, come detto anche la settimana scorsa, si parla dell’ennesimo pezzo da novanta perso strada facendo. Dopo Monica Pizza, Emidio Cianciola e Gisella Botticchio ora ci sarà anche l’ex vice sindaco. Per gli ultimi due nomi della lista le idee per il futuro sono già chiare. Per la populista Botticchio si sono inoltre aperte anche le porte della Lega, vedremo poi a quale carica si candiderà alle prossime elezioni. Sarebbe un azzardo vederla addirittura in corsa per la poltrona di sindaco? Forse si, ma presumibilmente ne dovrà passare di tempo quindi è fuor di dubbio definire il discorso prematuro. Prima però di parlare del presente qualche valutazione anche per Pizza e Cianciola va fatta: resteranno in disparte in un’eventuale nuova corsa politica o rientreranno in gioco? Dopotutto, ed è importante non dimenticarlo, parliamo pur sempre di due candidati che sono stati capaci, alle precedenti elezioni, di raccogliere circa millecinquecento voti in due. Di certo non briciole. Difficile dirlo comunque anche perché entrambi non hanno assolutamente dato mai modo di pensare a quale possa essere la loro seconda vita politica. Come detto però adesso è più importante soffermarsi sul presente, ovvero sulla conferenza stampa di Elvira Serra all’indomani del foglio di via presentatogli da Adamo Coppola. La Serra si è presentata da sola, appoggiata però da Botticchio e dal sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli. Quindi un centro destra che strizza l’occhio all’ex vice sindaco. “Era giusto che incontrassi la mia gente – ha detto la Serra – perché mi hanno votato in tanti. In tanti hanno creduto nella mia politica onesta. Dovevo dire alla mia gente che non è stato facile lasciare quel posto per me dopo tutti i voti presi. È stato struggente, mi veniva da piangere ma io purtroppo non sono allineata. La giunta non può avere padroni. Un assessore non è un collaboratore che deve rispettare il volere del capo. Altrimenti non si voterebbe nella stessa”. Insomma, Coppola adesso inizia a preparare gli scudi. La sua squadra dopo le ultime manovre politiche sarà anche più solida ma al di fuori gli avversari iniziano a moltiplicarsi.
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