Mariaelena Bressan, giovane cilentana, manager brillante della Tenaris Dalmine, in passato anche leader per l’Italia di “Diversity +” (2015/2016) progetto globale che si occupa di favorire l’inclusione di genere, multiculturale e generazionale in azienda.
Quali sono le sue origini?
Io sono nata ad Agropoli ed ho vissuto fino all’età di 18 anni a Capaccio Paestum.
Dove ha studiato?
Ho studiato al Liceo Classico di Agropoli e per quanto concerne gli studi post diploma ho frequentato il Politecnico di Milano conseguendo la laurea triennale e, infine, la LIUC di Castellanza per la laurea specialistica.
Perché ha deciso di trasferirsi al nord?
A 18 anni volevo frequentare la facoltà di ingegneria e nello stesso tempo desideravo fare un’esperienza fuori sede, così ho deciso di affrontare il percorso di studi al Politecnico di Milano.
Di cosa si occupa?
Sono continuous improvement manager che in Italia si traduce con la figura della Manager per il miglioramento continuo, in questo ruolo coordino tutti i miglioramenti legati alla produttività, sicurezza , qualità e supply chain ditutti gli stabilimenti in Italia della Tenaris Dalmine. In sostanza gestisco un team che si occupa del miglioramento aziendale rispetto a tutti gli aspetti dell’impresa come la risoluzione di qualsiasi criticità dei prodotti e l’aumento degli standard qualitativi.
È vero lo stereotipo che per una donna diventare manager è più difficile?
Nel mio precedente ruolo manageriale gestivo circa 50 uomini e non ho riscontrato nessuna difficoltà, in generale, infatti, ritengo che non ci siano problematicità di genere se si hanno competenze adeguate, forse, però, alle donne viene chiesto di dimostrare conoscenze superiori, tuttavia, dal momento in cui si inizia a lavorare non ci sono discriminazioni sessuali.
Che rapporti mantiene con il Cilento?
Mantengo rapporti molto profondi. Infatti, pur vivendo oramai dal 2000 in Lombardia vanto con fierezza le mie origini cilentane e frequento spesso la mia terra d’origine sia per le vacanze estive che per le altre festività. Persino mio marito, siciliano, è stato coinvolto nell’amore infinito che provo verso il Cilento e oramai la considera la sua seconda patria, quindi, mantengo molto salda la mia identità d’appartenenza.
Sceglierebbe di vivere a Milano o a Paestum?
Mi reco in Cilento assiduamente, quindi, mi sento di risiedere sia in Lombardia che nella mia terra d’origine. Comunque se dovessi scegliere opterei in inverno per la Lombardia e in estate per la Campania, con i suoi bellissimi mari. Tengo, però, a precisare che in Cilento non ci sono solo territori meravigliosi e paesaggi straordinari ma sono anche presenti importanti realtà produttive imprenditoriali che possono offrire lavoro ai miei giovani conterranei quindi lo stereotipo che identifica il Sud come luogo di divertimento e il Nord come territorio di lavoro, a mio parere, è completamente sbagliato, le opportunità ci sono anche nel Meridione, tanti miei amici hanno intrapreso brillanti carriere proprio in Cilento. Il mio percorso di studi mi ha portata al trasferimento, però, sono certa che anche in Cilento avrei trovato una soluzione lavorativa: c’è sicuramente spazio per i giovani anche al Sud, Paestum in specifico ha importanti situazioni imprenditoriali.
Marielena Bressan è un esempio significativo per le nuove generazioni affinchè possano continuare a credere nel futuro. Attraverso la sua brillante carriera ha dimostrato, infatti, che con capacità, competenza e tenacia è possibile raggiungere meritevoli soddisfazioni lavorative.