Col Consiglio Generale dello scorso 21 Marzo, si è ricostituita la Maggioranza presso la Comunità Montana del Calore Salernitano. Neopresidente è Angelo Feola di Campora, che guida una giunta composta da Giuseppe Gaudiano, Orfeo Gaudiano, Roberto D’Ambrosio, Giacomino Di Motta, Domenico Migliorino, Mario Miano, Domenico Francione, Clementina Giordano, Antonio Resciniti e Antonio Palmieri.
La nuova Giunta è stata eletta grazie ai voti di 27 consiglieri su 52. Dei 25 dissenzienti, solo 5 di essi hanno partecipato alla seduta, mentre la maggior parte ha seguito l’assemblea appena fuori dall’aula. Il Consiglio Generale è stato preceduto da una serie di riunioni più o meno pubbliche, allo scopo di creare una coalizione forte e capace di affrontare la grave situazione economica dell’Ente, gravato di circa 7 miliardi e mezzo di deficit, e con alla spalle un bilancio, presentato dal Commissario prefettizio, bocciato dal CO.RE.CO.
Un appello in tal senso era stato lanciato dall’avvocato Donato De Rosa, sia in un’assemblea pubblica, convocata la domenica precedente all’Assemblea consiliare, sia nello stesso Consiglio. Lo stesso De Rosa ha sottolineato gli scopi della maggioranza, concentrati nel contattare la Regione e il Governo, affinché possano trovare gli strumenti necessari ad appianare il disastroso deficit. Il Prof. Gennaro Mucciolo, sindaco di Castel San Lorenzo, ha precisato che, dati gli scopi di questa giunta, era necessaria una maggioranza più ampia e quindi ha invitato gli assenti a tornare sui propri passi. A questo punto una delegazione dei Consiglieri che seguivano il Consiglio fuori dall’aula, decideva di partecipare allaseduta, portando una propria proposta. In pratica nell’intervento di Franco Sabetta, si valutava la possibilità di raggiungere un accordo per allargare la maggioranza e per questo motivo si chiedeva la sospensione o il rinvio della seduta, dando modo di ridiscutere l’intera situazione. La reazione degli esponenti della maggioranza non è stata positiva, ed hanno giustificato il proprio dissenso con svariate motivazioni. Innanzitutto il consigliere Gatto ha voluto evidenziare che il tempo delle trattative era finito, visto il numero delle riunioni in tutti erano stati contattati e sollecitati a trovare una soluzione unitaria. I membri della maggioranza hanno anche affermato che una sospensione o un rinvio avevano valore strumentale, perché i Consiglieri di minoranza erano ancora sottoposti a “vecchi stregoni” del passato. In una mozione d’ordine Paolo Paolino, Consigliere di Capaccio, ha chiesto di passare subito alla votazione, mentre Donato De Rosa ha concluso chiedendo di stendere un velo pietoso su questa vergognosa vicenda. Sabetta lasciava l’aula accusando la maggioranza di non avere alcuna voglia di aprirsi al dialogo. Feola veniva eletto con 27 voti a favore, tre contrari e uno astenuto. Vista la situazione e le premesse, ci si attendeva un maggiore senso di responsabilità dei Consiglieri, arroccati sulle loro posizioni e condizionati dalle piccole beghe paesane.
Giuseppe Lascaleia.