Tra le ultime novità di Agropoli c’è un cambiamento nelle modalità della raccolta differenziata: il 20 febbraio, alle ore 11, presso l’Aula consiliare del Comune di Agropoli verranno svelate tutte le novità relativamente alla nuova modalità di raccolta. Al momento, e fino a nuova comunicazione ufficiale, resta in vigore l’attuale calendario.
C’è anche un’altra novità: il 25 gennaio, presso il castello Angioino-Aragonese di Agropoli, si è tenuta la visita dell’architetto Francesca Casule, Soprintendente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino. Il Comune di Agropoli ottenne alcuni mesi fa, dalla Regione Campania, nell’ambito del fondo di rotazione, i fondi utili per la progettazione definitiva ed esecutiva per la realizzazione dei lavori del progetto di restauro – riqualificazione recupero e risanamento conservativo del castello. A seguito di regolare procedura di gara, tale servizio venne affidato ad uno studio di architettura di Roma (architetti Cupelloni e Carunchio). All’incontro, ieri, erano presenti: oltre all’architetto Casule e alla funzionaria di zona architetto Maddalena Di Lorenzo, i progettisti, l’architetto Gaetano Cerminara, responsabile Ufficio Urbanistica del Comune di Agropoli, il sindaco Adamo Coppola, l’assessore Roberto Mutalipassi. Dopo la visione degli elaborati progettuali, è seguita una visita all’interno dell’antico maniero. A margine della stessa, la Soprintendente ha suggerito ai progettisti alcune piccole modifiche da compiere al progetto, al fine di ricevere il nulla osta. Si tratta dell’ultimo, necessario parere, che consentirà all’Ente di candidare a finanziamento l’opera presso la Regione Campania. «Abbiamo acquistato il castello – afferma il sindaco Adamo Coppola – e questa è stata la più grande soddisfazione. Con piccoli sforzi, abbiamo apportato negli anni quelle piccole modifiche che il bilancio dell’Ente ci consentiva, per cercare di eliminare quegli elementi che erano stati introdotti dal privato e nulla avevano a che fare con il monumento. Per poter restaurare in maniera completa il maniero però, abbiamo bisogno di fondi regionali, affinché il nostro gioiello possa tornare a splendere come un tempo».