È la testimonianza di un’esperienza drammatica raccontata direttamente da Filomena Lamberti che vorrebbe evitare il ripetersi di tale efferata violenza. Un libro denuncia, un libro verità, un libro corale, al quale hanno collaborato amiche e amici dell’associazione Spaziodonna-Linearosa di Salerno.
Anche la comunità di Roccadaspide è al fianco di chi ha avuto la forza di denunciare. Tutti insieme con coraggio e consapevolezza per raccontare, stimolare, educare. L’associazione Liberamente Donna, unitamente all’Amministrazione comunale, al Piano Sociale di Zona S07, all’Assessorato alle Politiche sociali hanno voluto far condividere la drammatica esperienza di vita e il suo coraggio di vivere di Filomena Lamberti.
Tante le belle parole che al tavolo dei relatori sono state spese a favore di Filomena, molti i suggerimenti che ciascuno di loro si è sentito in dovere di dare, numerose le riflessioni arrivate anche dal pubblico presente che sono state esternate di fronte alla coraggiosa testimonianza raccontata da Filomena che ha saputo rinascere a nuova vita e che della sua triste esperienza ne ha fatto un motivo di interesse da condividere con le donne, i giovani e tutti coloro che vogliono ascoltare e non girare la faccia dall’altra parte.
Ad ascoltare c’è stata una platea attenta e commossa quando Filomena, ancora molto emozionata, ha parlato della sua esperienza di moglie, vissuta al fianco di un uomo “malato”; di mamma forte e dignitosa che ha cresciuto tre figli nonostante il clima avverso che respirava ogni giorno; di donna che comunque per 30 anni ha continuato ad affrontare la vita con tenacia e coraggio a fianco dell’uomo con cui ha messo al mondo 3 figli.
Ma Filomena è anche un esempio di persona che crede nell’essere umano capace di ascoltare, imparare, reagire. Ed è questo che l’ha aiutata ad emergere dal tunnel senza luce nel quale era sprofondata dopo che il compagno di una vita l’aveva sfigurata e ridotta ad un niente. Raccontare è diventato per lei un motivo e fonte di vita; consiglia a non sottovalutare la violenza iniziale; a capire che il primo gesto di non rispetto non sarà l’ultimo e a denunciare subito chi non crede nei valori dell’uguaglianza di genere.
Certo, la donna non ha raggiunto ancora la tanto desiderata parità che da secoli rincorre, ma io dico che la violenza non è solo in questa direzione, la violenza è ovunque si annidi l’irresponsabilità, la mancanza di rispetto, la mancanza di libertà. Ai giovani bisogna dire che è importante parlare e ascoltare, non chiudersi in se stessi, relazionarsi con gli altri, confrontarsi con gli adulti, rispettare l’altro, essere solidali!