Ci risiamo. Dopo il periodo della confusione, la fanfara delle elezioni ha cominciato ad emettere i primi squilli. Una “melodia” che per circa trent’anni ha accompagnato una delle vicende più drammatiche del nostro comprensorio. Siamo parlando dell’Ospedale Civile di Roccadaspide, pronto da circa 10 anni e mai aperto, per le incertezze o, peggio ancora, per l’inettitudine di una classe politica locale e nazionale che su questa struttura avrebbe dovuto giocarsi il suo futuro politico. Nessuna accusa, niente demagogia, ma un solo grande interrogativo: che fine hanno fatto gli Onorevoli, i Sindaci, gli esponenti politici locali, i comuni cittadini che in tempi non molto lontani avevano fatto dell’Ospedale Civile di Roccadaspide una questione di vita o di morte? Per quali oscuri motivi negli ultimi mesi, proprio quando la Regione Campania, luogo di convergenza dei grandi interessi economici ed imprenditoriali, sta per approvare il tanto chiacchierato Piano Ospedaliero Regionale, i nostri amministratori marciano inspiegabilmente divisi su di un problema che dovrebbe vederli uniti e combattivi? E che fine hanno fatto tutti quegli amministratori che a partire dagli anni ’70 impegnavano tutte le campagne elettorali a una questione per la quale non hanno mai avuto il coraggio, né la forza, di premere l’acceleratore fino in fondo? A tutti questi signori diciamo che sarebbe ora di smetterla. Abbiano il coraggio e il buon senso di fare a meno di continuare a illudere una popolazione che da anni vive sull’orlo del precipizio. Ai futuri deputati e senatori cilentani diciamo che i cittadini della Valle del Calore sono stanchi di ascoltare solo chiacchiere e vane promesse: abbiano anche loro il coraggio di evitare una volta per tutte che nella prossima campagna elettorale si torni a parlare in maniera demagogica di questione Sanitaria. Infine, al Presidente e alla Giunta Regionale, chiediamo: che fine ha fatto il tanto vituperato Piano Ospedaliero Regionale? Ci dicano CHIARO E TONDO se attualmente esistono i presupposti per la sua approvazione o se le scelte politiche si devono piegare ancora una volta agli interessi di parte. Ora non ne possiamo più. Dopo le bugie e le vane promesse ci auguriamo che il 1996 diventi l’anno della VERITA’.
COMITATO PRO-OSPEDALE VALLE DEL CALORE
SEZ. DI ROCCADASPIDE
TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO
SEZ. DI ROCCADASPIDE