Mi diverto spesso a guardare YouTube. Non è fantastico? Puoi guardare ciò che vuoi e quando vuoi, sei tu stesso o tu stessa a scegliere i contenuti! E quanti tipi di persone diverse! C’è, per esempio, una ragazza piccolina, castana ma che si tinge spesso i capelli di un biondo chiarissimo o d’altri strani colori (spesso si colora le punte delle sue ciocche di rosa o di viola), che parla a raffica, con la sua vocina acuta e stridente, a detta d’alcuni insopportabile; e ha un modo di fare molto spumeggiante: e unendo queste due cose, va da una parte e l’altra del discorso, a volte quasi delirando (‘’Ogni volta che inizio a girare un video mi guardo le ascelle perché ho sempre l’ossessione che, lì, la mia maglia abbia un buco. Scusate, è una mia mania.’’ ‘’Forse bere coca cola di prima mattina non è proprio un’ottima cosa. Si vede che l’ho bevuta? Un pochino.’’ ‘’Che coraggio a seguire i miei video! Vi ammiro tanto.’’), eppure fa dell’ottime recensioni cinematografiche: e ha davvero un buon occhio critico su come i temi sociali vengano rappresentati e affrontati nei film e nelle serie tv, che ormai spopolano fra le masse. Mette infatti sotto i riflettori tematiche come il femminismo, i diritti lgbt, i giusti modelli educativi, la libertà di parola (che lei infatti mette molto in pratica) e d’essere, semplicemente, quello che si è. Su YouTube compare sotto il nome di BarbieXanax. Un nome che è tutto un programma. È lo dimostra il suo tatuaggio sul collo a forma di morsi da vampiro, le sue unghie smaltate sempre con colori diversi, la foto in bianco e nero di Dracula racchiusa da una grossa cornice kitsch che ha sempre sullo sfondo, così come sullo sfondo ci sono i suoi teneri peluche del cuore; i poster di Heidi che corre a piedi scalzi sulle montagne, e di Sailor moon. Ma chi è e chi vuole essere BarbieXanax? Forse i suoi stili eterogenei, e la grande varietà degli argomenti che tratta e che l’appassionano, ce lo suggeriscono. Barbie è una ribelle che non ama le etichette. E che vuole vivere senza farsi mancare nulla, senza tralasciare alcuna ambiguità della vita. Ma forse è anche questo il suo limite. Supporre che basta contraddire in maniera meccanica tutte le convenzioni per sfuggire ai luoghi comuni e vivere in maniera più sincera, senza prima chiedersi se la sincerità, essendo un sentimento, non possa essere indipendente da qualsiasi considerazione razionalistica o forma dialettica, come la categorizzazione stessa di cosa sia o non sia convenzionale; o di cosa sia o non sia infernale, di cosa sia o non sia paradisiaco. In modo che sia la libertà stessa del nostro spirito a decidere quale direzione o stile seguire.
Tuttavia la liberalità di BarbieXanax, e il suo entusiasmo ci commuovono. Così come i suoi neologismi, come, fra i tanti, ‘’sghiscio’’. Ma mentre speriamo che qualcuno riesca a dirimere i suoi terribili dubbi su quale debba essere la nuova e giusta tinta per i suoi capelli (problema che l’assale spesso, al punto da coinvolgere nella questione, e su tutti i suoi social, i suoi numerosi followers, per cui si creano degli intricatissimi e movimentatissimi dibattiti), dirigiamoci sul canale di Frusciante Federico. Frusciante sembra l’esatto contrario di BarbieXanax. La sua voce non è stridente come quella d’un uccellino, né acuta come lo scampanellio d’una fata; ma grave, strascicata e nasale, e inoltre roca come quella d’un fumatore. E ha una corporatura tutt’altro che mingherlina e snella, ma anzi quanto mai massiccia e tarchiata. E dietro di sé non ha foto di vampiri, od orsacchiotti pucciosi, ma scaffali pieni di dvd e muri ricoperti di poster sempre di film, e con i loro titoli in primo piano, davvero un’esposizione piena di luci, figure e colori; poiché Frusciante, coi film, ci vive in tutti i sensi, ed è appunto il proprietario d’un videonoleggio (Videodrome), da cui gira le sue recensioni, le sue accurate monografie, dedicate ai grandi registi del presente e del passato. Tarantino, Carpenter, Nolan, Burton, Mario Bava, eccetera. E poiché oltre al cinema, fra le sue passioni può essere annoverata anche la politica, le sue recensioni hanno sempre una particolare tinta ‘’politica’’, con un vocabolario e un frasario per di più pittorescamente comunisti, perché il nostro Frusciante è anche un convinto comunista. Modi sanguigni e diretti (parolacce a non finire: dopo una recensione o una monografia del frusciante, ascoltavi un concerto di Vivaldi); visione suggestivamente politica e quindi sociologica delle vicende umane; un ottimo bagaglio di nozioni tecniche. È appunto il Frusciante. Che non trascura nemmeno i bravi registi che hanno prodotto i loro film con basso o persino bassissimo budget; i bravi, creativi, coraggiosi, schietti registi amatoriali; e che non sono conosciuti dal grande pubblico: e rischiano d’essere ignorati o dimenticati del tutto. Né Frusciante, da vero amatore del cinema intransigente con le logiche commerciali, lesina al suo pubblico d’illustrare i grandi classici, o, perché no, i grandi classici in bianco e nero, e persino i classici muti, un mondo d’immagini che chiedono prima di tutto dedizione per essere accolte ed amate.