Signora direttrice, si presenti ai nostri lettori.
Mi chiamo Mattea Pelosi, sono salernitana, risiedo ad Albanella da 13 anni, sono mamma di due figli. Entrata nella scuola elementare a 18 anni, ho lavorato in tutta la provincia da Tramonti a Sapri. Ho vinto il concorso direttivo a 35 anni e ho lavorato come direttrice a Milano e Pompei, dal 1/9/94 a Roccadaspide. È mia intenzione rimanere qui per molti anni per assicurare una continuità educativa, culturale e storica al circolo di Roccadaspide.
Lei è da poco a Roccadaspide, quindi è la persona adatta per esprimere un giudizio sulla realtà di Roccadaspide da un’ottica esterna, lo faccia.
La prima cosa che mi ha colpito è il fermento culturale che ho notato (giornali, associazioni, eccetera). C’è disponibilità da parte del Sindaco e dell’assessore alla Pubblica Istruzione, anche da parte di altri. Ho portato della innovazioni, e da parte degli insegnanti c’è stata un’accettazione piena anche se hanno incontrato delle difficoltà di tipo pratico. Ma c’è la volontà da parte loro di impegnarsi totalmente per offrire agli alunni un servizio di qualità.
Ci dia un po’ di numeri: alunni, insegnanti, personale non docente, aule, laboratori, attività di sperimentazione, eccetera.
Il circolo Didattico di Roccadaspide comprende 7 plessi (Roccadaspide, Serra, Carretiello, Fonte, Tempalta,Doglie e Castel San Lorenzo). Gli alunni sono 943, gli insegnanti 89, il personale non docente 20, le aule 55, quelle speciali sono 15.
È a conoscenza dei progetti di sistemazione previsti per gli edifici scolastici del suo circolo Didattico? Cosa ne pensa? È stata consultata? Ha dei desideri?
Sì, sono a conoscenza dei progetti di sistemazione della scuola, i lavori sono già iniziati. È prioritario per il plesso di Roccadaspide cap. una palestra interna, anche perché quella esterna è inagibile e deve essere ristrutturata. Questo sarà il mio impegno prioritario, perché l’educazione motoria è fondamentale per la scuola elementare. C’è poi da sistemare il cornicione che attualmente permette delle infiltrazioni d’acqua piovana negli uffici della Direzione Didattica.
Il rapporto tra le scuole e le famiglie è sempre stato difficoltoso sia a livello di collaborazione che di comunicazione. Nella scuola elementare come pensate di affrontare queste problematiche?
Non si evidenziano difficoltà nei rapporti scuola-famiglia. La maggior parte dei genitori si impegna per la crescita culturale dei propri figli.
La scuola non è più l’unica agenzia culturale presente sul territorio, come pensate di raccordarvi con le altre scuole e soprattutto con le associazioni culturali e sportive già esistenti e nella nuova biblioteca comunale?
Il rapporto con le strutture territoriali esiste già: c’è un progetto relativo alla continuità che puntualmente stiamo realizzando. Con le associazioni culturali e sportive c’è stata un’attività collaborazione. Della biblioteca comunale sono a conoscenza da poco, per il futuro c’è l’intenzione di intrattenere dei rapporti culturali.
L’ultima domanda riguarda i plessi situati nelle contrade. Non ritiene che sia arrivato il momento di intitolarle, coinvolgendo gli insegnanti, i cittadini, le famiglie e anche gli alunni, oltre all’amministrazione?
Ci sono pervenute le proposte dell’Amministrazione comunale, le stiamo vagliando col coinvolgimento di tutti gli Organi Collegiali delle scuole per la fine dell’anno scolastico o per l’apertura degli edifici nel prossimo anno.
Cosimo Francione