Signor Miano, si presenti ai nostri lettori.
Sono consigliere da 12 anni, di cui 11 trascorsi su banchi della minoranza: D.C. prima e Popolare dopo di Bianco. Gestisco un’azienda agricola che si occupa della castagno-cultura, assumendo circa 2000 operai l’anno. Quest’azienda ha tentato per la prima volta la trasformazione e la commercializzazione, in Italia e all’estero, della castagna rocchese.
Faccia adesso brevemente una presentazione delle proposte che il suo gruppo ha fatto in tema di cultura in sede di consiglio e in che cosa si differenziano da quelle di maggioranza.
Ne cito una su tutte, abbiamo sostenuto la creazione di una commissione culturale aperta agli esterni, al fine di studiare un programmazione seria e duratura, per impegnare tutte le energie su una o due manifestazioni culturali all’anno, che possono, nel tempo, consolidarsi e fare da richiamo per tutta la Val Calore. Si eviterebbero così le improvvisazioni del singolo assessore con un risparmio di risorse economiche e umane. Inoltre è importante coinvolgere le varie associazioni di categoria (commerciali, artigiani, eccetera) al fine di collegare l’aspetto culturale a quello turistico-economico.
Nello scorso numero abbiamo parlato della nuova biblioteca comunale, ma non era stata ancora aperta.Ora che è stata inaugurata, lei è soddisfatto o ha qualcosa da recriminare?
Sono soddisfatto che Roccadaspide si sia dotata di una struttura culturale. C’è da sperare però che non rimanga qualcosa lontano dai cittadini e soprattutto dai giovani studenti. Infatti la stessa commissione nominata dal consiglio comunale per la gestione della biblioteca, che comprende i responsabili delle scuole e delle associazioni presenti sul territorio,non è stata ancora convocata. Speriamo che sia un ritardo dovuto a problemi amministrativi e non una dimenticanza dell’amministrazione.
Qual è l’ultimo libro che ha letto?
La Prova, di Beatrice Sauben edito da Feltrinelli. Parla delle disavventure giudiziarie di una donna che combatte per ottenere giustizia. Questo libro mette in risalto i problemi del cattivo funzionamento della giustizia nel mondo con particolare riferimento al mancato funzionamento degli organismi O.N.U.
Nel bilancio pluriennale comunale, una voce di spesa consistente è riservata alla ristrutturazione degli edifici scolastici che sono fatiscenti. Come è stato possibile arrivare a questa situazione?
A tutto questo è stato possibile arrivare perché interessarsi della ristrutturazione di un edificio scolastico nella concezione politica del passato, non produceva grossi consensi e quindi l’attenzione era rivolta ad una politica clientelare che tendeva a soddisfare i bisogni del singolo più che quelli della collettività. Oggi questo sta cambiando ecco perché il Consiglio comunale ha deciso di impegnare più risorse in questo settore.
Le scuole superiori come il liceo Parmenide e l’istituto tecnico, in una grande città sono abbastanza defilate, ma in un piccolo centro sono un’occasione di simbolo culturale; cosa suggerisce per coinvolgerle, ed assolvere a questo scopo?
Innanzitutto si dovrebbe creare un punto d’incontro dove sia possibile confrontare le proposte e i bisogni delle scuole e le disponibilità dell’amministrazione, la commissione biblioteca o la ipotizzata commissione cultura, potrebbero assolvere solo insieme a questo scopo. Un’altra proposta è quella di organizzare in collaborazione con le scuole superiori, degli incontri con professori universitari per consentire una scelta lavorativa o universitaria più ragionata. Suggerirei di istituire una borsa di studio per consentire ad alunni e insegnanti di impegnarsi nello studio e nella ricerca sulla nostra terra. Infine sono del parere che essendo Roccadaspide una realtà decentrata rispetto ai grandi centri, sia opportuno favorire al massimo le visite dell’organizzazione economico-sociali di altre realtà che sono all’avanguardia in Italia. Facilitando questo, si potrebbero anche stringere eventuali gemellaggi, che favoriscano gli incontri con altre scuole.
L’ultima domanda se la faccia da solo, cioè dica quello che ritiene più opportuno ai tanti studenti che frequentano le scuole a Roccadaspide.
Parto dalle parole di padre Sorge: “La politica non è una cosa che interessa agli altri, ma è di tutti”. Per cui invito gli studenti, ma anche gli altri a seguire da vicino le vicende della cosa pubblica senza delegare a nessuno. Chiedere agli amministratori non il posto di lavoro ma la creazione di posti di lavoro. Solo così si potrà riprendere il cammino di progresso sociale ed economico che ci preme per assicurare un avvenire più sereno alle nuove generazioni.