Chi decide di qualcosa per te,
e la fa
Chi potrebbe andare più veloce di te
e ti corre a fianco
Chi capisce che sei in difficoltà
e ti chiede se vuoi camminare
ma tu rispondi che preferisci correre
e lui urla di gioia, ti prende sotto braccio
e ti spinge in avanti
Chi si esalta perché capisce che c’è l’hai fatta
e vorrebbe abbracciarci già prima dell’arrivo
Chi parla poco
e al momento giusto non gli mancano le parole
Chi ti abbraccia alla fine di una gara
e ti fa sentire il calore della vincita della scommessa come se fosse stata la sua
Chi riparte senza riposarsi
e torna alle sue occupazioni di famiglia e di lavoro
Chi lascia per sempre un ricordo indelebile
e lo fa per l’impresa che rimarrà unica nelle tua vita
Un amico è tale
e quale a te … Rosario
Antonietta e Rosario siete voi che avete reso possibile con vostro apporto un sogno che diventa realtà oggi 4 novembre 2018. Sono felice che le prime persone alle quali l’ho confessato di volerlo inseguire, dopo Ginetta, siete state voi due.
Buon rientro e sappiate che avrei potuto continuare l’elenco con altre considerazioni che avrebbero superato ampiamente il numero dei Km percorsi per arrivare in fondo alla mia prima maratona a Torino
Tu Rosario, amico mio, hai accompagnato un “primino” al suo ingresso nella classe superiore del podismo usando il metodo di dom Milani che insegnò utilizzando l’esperienza è il sapere acquisito dei più grandi che la travasavano nei cosiddetti “primini”.