Vuole potenziare l’azione di sostegno all’imprenditoria del sud Italia: si tratta dell’obiettivo di “Resto al Sud”, programma gestito da Invitalia che amplia ed estende il raggio d’azione. La legge di bilancio 2019 innalza l’età massima ed amplia la platea dei destinatari degli incentivi, si passa cioè da 35 a 45 anni e si fanno rientrare anche i professionisti. Occasione preziosa per chi vuole richiedere finanziamenti per restare al sud o tornarci avviando un’attività imprenditoriale. Un’opportunità che può essere valutata, approfondita e sviluppata attraverso l’Ufficio Europa di Teggiano, iniziativa fortemente voluta dal sindaco Michele Di Candia, aperto al pubblico ogni sabato, a partire dalle 9.00 presso il Comune di Teggiano, ente che ha conseguito l’accreditamento di Invitalia quale struttura di riferimento per le opportunità previste proprio da “Resto al Sud”. Al riguardo, attraverso lo sportello teggianese, negli scorsi mesi sono già state presentate oltre 50 domande con il supporto tecnico dell’ideatore dell’Ufficio Europa Teggiano Cono Morello e l’amministratore della QS & Partners Vincenzo Quagliano. Volendo illustrare sinteticamente le caratteristiche del programma, le agevolazioni ammissibili sono pari a 50.000 euro a persona con un tetto massimo di 200.000 euro. Sono ammesse ditte individuali, società e cooperative, costituite o costituende. Il finanziamento è legato ad una agevolazione che copre il 100% dell’investimento con una parte a fondo perduto del 35% e la restante 65% mutuo a tasso zero, rimborsabile in 8 anni. Le attività finanziabili sono relative al settore industria, artigianato, servizi, turismo, agricoltura (fondo dedicato a parte) e professionisti. Per partecipare all’iniziativa bisogna avere tra i 18 ed i 45 anni e risiedere al sud, non essere titolari di altra attività di impresa attiva. Un’opportunità unica per il territorio di Teggiano e in generale per il Vallo di Diano che crede fortemente nel potenziale umano e nei finanziamenti che hanno come obiettivo la necessità di trattenere giovani ma non solo nel territorio del Vallo di Diano ed evitare perciò la fuga di cervelli.
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