E anche quest’anno “Balconica” ha fatto calare il suo sipario, portando con sé la sua fiumana di arte, teatro e musica diffusa nell’aria.
I balconi sono stati il palcoscenico ideale per mettere in scena i germogli del talento cilentano, e il pubblico ha apprezzato questo nuovo format che da qualche anno ha un po’ rivoluzionato il concetto stesso di festival. Un bilancio di quest’anno?
La parola a una delle organizzatrici, Mariagrazia Merola.
Ciao Mariagrazia. Una edizione di Balconica si è appena conclusa. Come è il bilancio di questa esperienza appena conclusa?
Ciao Monica, il bilancio è molto molto positivo, siamo ancora un po’ impressionati dalle tantissime presenze, siamo contenti, non ce ne aspettavamo così tanta partecipazione.
Quale è stato il momento più emozionante di questa edizione?
Beh, non c’è un momento preciso che ci ha emozionato, è stato emozionante tutto, è stato emozionante vedere Futani vivere. In alcuni momenti ti dimenticavi di stare in un paesino del Cilento e potevi immaginare altro.
Il pubblico ha risposto bene. Cosa ha trovato il pubblico in Balconica, che non era riuscito a trovare in tutti gli altri festival cilentani?
A questa domanda dovrebbe rispondere il pubblico, noi abbiamo fatto l’impossibile per accogliere tutti nel migliore dei modi e per farli divertire. Come ogni anno la proposta artistica/culturale era molto forte e di grande qualità.
Avete già nuove idee per la prossima edizione?
Tantissime, il festival ancora non era finito che i “Balconcini” già fantasticavano sulla prossima edizione.
Nel frattempo vi diciamo solo che sarà sabato 5 ottobre.