Nata dall’incontro fra lMariangela Mandia, ideatrice di un modello di management innovativo#SistemaBellezza, e Benedetto Migliacci, l”idea si basa sulla valorizzazione del valore umano, attraverso la conoscenza e la ricerca , in maniera inclusiva rispetto ad ambiti di integrazione culturale, l’obiettivo è di generare nuove forme di risorse in termini etici, sostenibili per un’economia umana, dove l’attenzione è rivolta nei confronti del territorio e delle nuove generazioni.
Avv.Benedetto Migliaccio, titolare della Tenuta Migliaccio “Vigna dei mille anni”, da sempre impegnato nella diffusione di una cultura profondamente classica , impregnata di arte e di bellezza , impegnato politicamente come Sindaco di Vico Equense ,dove svolse un mandato, in cui la salvaguardia del patrimonio fu valorizzato e riportato agli originari albori.
Due personalità riunite dal principio dell’integrazione.
Nasce l’iniziativa ,Bellezza in scala , a seguito di una richiesta di consulenza da parte di Benedetto Migliaccio a Mariangela Mandia.
Mariangela Mandia , ritiene che Benedetto Migliaccio ha un gran senso del valore umano , dote essenziale per applicare #Sistema Bellezza , risponde con un progetto, invece che su un programma.
Concretezza, per la prima volta nella meravigliosa Ischia l’unica tenuta che ospita una customer experience, definirlo marketing sarebbe riduttivo, è produrre cultura, inclusiva, dove la Scala scelta da Mandia, come elemento focale della serata,espressione di integrazione crescente fra culture, intese come nuove frontiere di sviluppo, proveniente dalle antiche fonderie Dongo, da cui origine le fortune di Flack, rifinita con un delle fonderie napoletane Mango; incarna il concetto chiave della Serendipità.
Mandia, per l’iniziativa, ha realizzato ad integrazione del progetto l’immagine coordinata, un cadeau donato agli invitati, dove la ricerca dei materiali naturali ed il concetto di Serendipità tradotto in alfabeto Katakato, giapponese, racchiudeva Oriente e Occidente, oro e corallo, e un dettaglio dei fiori di Frida Kahlo ornavano con delicatezza l’imponenza della scala e di un isola, dove l’elemento legato alla salute era presente attraverso un tratto in rossa, simbolo della cultura della diffusione al tumore al seno. I temi vengono rappresentati da subito in una Tenuta vestita per la serata, dove in un percorso di arte, moda, cibo e installazioni si respirano i temi preannunciati dall’invito .
Scale, con manifesti, a ricordare dell’etica e dell’estetica, sedie disposte ad anfiteatro a ricordare l’antica Grecia, bandita la plastica, i colori predominanti sono emozioni. Tessuti damascati oro,
lini magenta, le installazioni di Mariangela Mandia con due scale, pop art, dove i temi erano la memoria storica delle immagini iconiche di bellezza, mescolate alla terra agli attrezzi della carpenteria, moda e mondi, a voler legare foulard di brand nazionali vintage e contemporanei, in un angolo una barbie e un vaso, quello di pandora a significare, la bellezza non può essere definita ne svanirebbero i significati magici …ed ecco la serendipità, un’occasione straordinaria magica, che cambia le sorti di un’isola, e ci fa ascoltare i sette, sette relatori, ad indicare il ciclo vitale dei mutamenti, per sette minuti su una scala…inizia lo spettacolo…fra attese, curiosità, vento e desiderio di raccontarsi… Inizia la serata, a chiamare gli ospiti il padrone di casa benedetto Migliaccio, in abito e camicia scura, con una pochette magenta,sette gli ospiti selezionati, devono salire sulla scala, rivestita da un abito rosso, dove al principio e alla fine a segnare la trama il fil rougr, si alternano :Alessandra Vinciguerra, Nostra signora dei giardini, Nicola Barbatelli,Direttore Museale-esperto d’arte, Oscar generale,produttore di Hollywood, Costanza Gialannella, Sovraintendente-archeologa, Mario Giancastro, grande bibliotecario,Maurizio de Stefano, archi star, Raffaele Mirelli, filosofo,Pasquale Balestriere, poeta. La scelta dei sette rappresentava, l’integrazione per un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione dell’intelligenza emotiva, adattata alla vigna, si trasforma in diverse attività e servizi che si integrano in #Sistema Bellezza.
Al termine dei sette, Benedetto Migliaccio chiama Mariangela Mandia, fino a quel momento lontana dalle luci dei riflettori, scende la scala, in maniera elegante e delicata, abito che rimanda alla memoria i kimoni giapponesi e le linee di oro e nere del kintsuji, rami di corallo impressi, zaino plissettato e con un carrè scuro con delicatezza si siede, iniziano i tre minuti e mezzo per un uomo ed una donna che hanno dato prova di integrazione, di innovazione e soprattutto di grande sentimento, quello capace di comprendere che integrando il proprio bagaglio culturale si realizzano veri traguardi.
Hanno mostrato vicinanza e plauso all’iniziativa: Paola Bovier, Renata Picone,Mario Losasso,Aldo Imer, Aldo Aveta, Bruno Discepolo, La platea era composta dal Sindaco di Ischia,Ennio Ferrantino, il sindaco di Barano, Dionigi Gaudiosi, Sindaco Serrara Sant’Angelo, Ing.Rosario Caruso.
Nel parterre degli ospiti, l’ex miss Italia Denny Mendez,lo stilista Rocco Barocco,imprenditori napoletani, albergatori sorrentini ed ischitani, appartenenti al mondo accademico e della sovraintendenza.
Hanno mandato i loro complimenti e condivisione di intenti,accademici università di Torino ed Aosta, Istituto Marangoni di Milano, studiosi della cultura orientali, Beb italia, Designer Ferrari, CEO compagnia aerea, arma dei carabinieri,designer di moda, imprenditori legati al mondo della cosmesi,Associazione Lilt e medici estetici ed oncologi, imprenditori ed albergatori del Cilento, vallo di Diano e Alburni,da Barcellona a New york, fino a San Pietroburgo, il network di Mariangela Mandia è stato conivolto e questo rappresenta una grande partenza. Integrazione fra nord e sud.
Un messaggio chiaro la parità è del genere umano. Una donna capace, di tessere un sistema che ha incontrato una cultura tradizionale, trasformandola in vita di emozioni, capaci di generare ciò che la tecnologia non potrà mai sostituire la capacità di ideare.
Mariangela Mandia e Benedetto Migliaccio, vivono ciascuno a proprio modo la serata, entrambi con la propria forma di accoglienza, si vede un uomo carico di luce e fra cibi, basati su un menù della Dieta mediterranea, con deliziose associazioni, la luna, e quella vigna che per la prima volta è stata cosi abbracciata…occhi emozioni, abbracci , brindisi delicati, voci sussurrate … a ringraziare, di come si ci può sentire a far parte di una nuova frontiera, di un nuovo viaggio.
Uomini, donne, ragazzi,tutti assieme a chiedere di una prossima scala di bellezza.
Un successo, che ancora oggi, emoziona. Benedetto Migliaccio, ha espresso parole di grande ammirazione e riconoscenza nei confronti di Mariangela Mandia, manager del valore umano, della creatività e dell’etica.
Mariangela Mandia, ringrazia il team, crede molto nello spirito di squadra, la sua formazione accademica multiculturale ha stupito condita da una gran dose di rara e profonda sensibilità .Nelle sue parole, riconoscenza per la comunità ischitana e per il pubblico, ha preferito raccontare emozione, piuttosto che autocelebrarsi elencando i suoi progetti e le sue installazioni. E’una donna del sud, come dice lei, pur avendo origini oltre oceano.Donna del fare, che come i kimoni orientali, in cui,la parte più bella è dentro. Espressione di una personalità fuori dagli schemi attuali di una forzata presenza. Salutano gli ospiti la Famiglia Migliaccio, invitando tutti alla classica giornata della vendemmia, dove però Mariangela Mandia è assente. La sua famiglia, nutre la sua anima. Radici, come sostiene, e dopo una serata densa di semi, ci auguriamo che #Sistema Bellezza, metta radici. Complimenti a Benedetto Migliaccio per la sua intuizione e coraggio e a Mariangela Mandia per la sua umana professionalità e lungimiranza. L’Italia che desideriamo.