CorriRoccadaspide ha compiuto 25 anni ma non li dimostra. I 337 atleti arrivati sotto il castello dei Filomarino per correre una delle gare podistiche più blasonate del Circuito Cilento di Corsa hanno premiato gli sforzi degli organizzatori: in primis del presidente Sergio Civita e poi della Atletica Sporting Calore con tutti i suoi iscritti. Il merito va anche a quanti hanno prestato la loro operosa collaborazione nell’allestire, assicurare, controllare … facendo diventare un evento sportivo una prova di grande prova di comunità ne si sente coinvolta in prima persona. Per me e Gina è stato anche il giorno in cui abbiamo riaperto la casa di Giuseppe e Maria Chiacchiaro, due persone che sarebbe impossibili dimenticare. Entrando in quella casa è come li avessimo riportati tra noi in una giornata che, in altri tempi, è sempre stata una grande festa dentro e fuori le stanze dell’abitazione: pranzo e tante parole dentro casa … Oggi un ripasso nei ricordi e poi sotto le mura del castello, la sosta davanti al “garage” di nonno Antonio, quattro chiacchiere con Antonio Rubano, un abbraccio a sua moglie Antonietta, il saluto di zio Mario e Maria Silvia, un cenno verso tutti i conoscenti di lunga data … Tutto ciò è il preambolo ad una gara che è passata per me e Gina in secondo piano. Dopo la coloratissima esibizione dei bambini e la performance delle majorette di Capaccio, i trecento si raccolgono sotto l’arco di partenza. Puntuale il colpo di pistola dello starter che dà il via alla gara. Per la prima volta partono anche le componenti del Gruppo podistico radunato intorno a Gina che nelle precedenti gare ha partecipato in solitaria. Penso di poter fare meglio della passata edizione e mi avvio di buona lena al seguito della metà del gruppo posizionato davanti.
Il 1° Km lo supero con un buon passo e con buona lena affronto la salita che porta al Carpine. Aspetto con fiducia l’arrivo della discesa per dare il meglio di me come è già successo in altre occasioni. Subito mi rendo conto, però, che il mio passo è impacciato e il ritmo non è dei migliori. Mi rifiuto di guardare il cronometro e continuo come se niente fosse. Al convento di S Maria sento alle mie spalle la voce di Rosalia, la mia compagna di squadra che mi avverte: “accelera altrimenti di supero!” La lascio passare senza reagire, come lascio andare altri podisti che la seguono. Supero l’arco dove è situato l’arrivo dove Zoe e Giuseppe mi incitano correndo al mio fianco. Lo speaker annuncia che il primo in testa alla corsa è a meno di 3’ dal traguardo. Dalla gente assiepata in via Gaetano Giuliani arrivano saluti e qualche applauso. È il momento di reagire ed evitare di cedere alla voglia di rilassarmi mettendomi al passo nel secondo passaggio della salita del Carpine. Mi metto al ritmo giusto e affronto ilo punto più critico del percorso. Sento che gambe e ritmo vanno bene e accelero nell’ultimo tratto. Approccio la discesa con lo spirito giusto che mi permette di recuperare una decina di posizioni prima di arrivare alla discesa di S. Maria. Tengo una buona andatura fino all’incrocio sotto la rupe. Nella salita che porta in piazza XX Settembre c’è Zoe con Giuseppe che mi sono venuti incontro. Do tutto quello che resta di energie ma taglio il traguardo poco sotto i 50’, 2 in più rispetto all’anno precedente. Sono un po’ deluso ma non scoraggiato. Sarà la prossima gara di Vallo in Corsa, che si correrà in notturna il domenica 22 luglio, a dirmi se la debacle nella gara di oggi è stato in incidente di percorso o ho perso smalto nella mia condizione fisica. Dopo la doccia torno in piazza e scopro che la nostra portabandiera, Rosmery Antico, arrivata 2^ tra le 47 donne iscritte, ha avuto un malore. Tutto il gruppo non ha voglia di festeggiare per il grande successo della manifestazione e si “accoccola” sotto il palco presenziando alla premiazione delle varie categorie e delle squadre partecipanti effettuate dal sindaco Gabriele Iuliano accompagnato dal l’assessore allo sport Giuseppe De Matteis. Una gara ben organizzata alla quale i Rocchesi non hanno fatto mancare la cornice di pubblico necessario per renderla un evento anche per chi corre.
I 100 partecipanti in più rispetto all’edizione precedente testimoniano la tenacia di Civita e dell’intera squadra che con continuità hanno saputo coltivare l’orticello della credibilità partecipando a tutte le manifestazioni in programma nel circuito e a tante altre svoltesi nell’area salernitana ed oltre. Continuando così raggiungere la mitica quota 500 potrebbe trasformarsi da sogno in realtà… Concludiamo la serata in pizzeria e con le buone notizie in merito allo stato di salute di Rosmery che arrivano da Paolo e Sergio.
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