Se Franco Palumbo dovrà aspettare settembre per sapere se avrà vinto la sua scommessa di aver puntato sul trasferimento al Lin.Ora Village il cartellone degli eventi estivi, Gabriel Zuchtriegel ha già vinto la sua mettendosi in gioco personalmente nella prima serata del programma della Paestum notturna tenutasi venerdì 13 luglio davanti al tempio di Nettuno.
È proprio il “Tedesco” a marchiare la serata dedicata a Gian Battista Piranesi, il pittore veneziano che immortalò i templi greci di Paestum alla fine del 1700.
Su un palco essenziale a “capo scoperto nuotando nell’umidità di una serata estiva”, musica e parole, violoncello e pianoforte, il tempio di Nettuno illuminato come sfondo e il pubblico accorso numeroso (oltre 600) al richiamo dell’associazione “Amici di Paestum” presieduta da Teresa Mastrandrea, improvvisamente, la voce di Gabriel Zuchtriegel s’impone nell’aria.
Il titolo è tutto un programma: “Il suono dell’architettura”
Il centro dell’interesse è lui, un teutonico direttore arrivato nella città dei templi grazie alla decisione di Dario Franceschini di assegnare con un bando internazionale 20 delle sedi più ambite di siti archeologici e musei italiani.
Suona il pianoforte, legge ed interpreta un testo da lui redatto seguendo una partitura che lui stesso ha immaginato per sciogliere alcuni dubbi e far capire l’animo con cui Piranesi incontra l’architettura classica della Magna Grecia.
Zuchtriegel è accompagnato da Aurelio Bertucci al violoncello; i due protagonisti interpretano il loro ruolo con maestria e tempismo magistrali. Zuchtriegel, il mattatore della serata, non si lascia andare a fronzoli ma resta legato all’essenziale ruolo che si è dato.
Altro protagonista dell’evento è il pubblico che sottolinea con applausi ogni cambio di passo che il “direttore artista” per passare dalla lettura alla tastiera del pianoforte.
Si tratta di un pubblico motivato e competente che apprezza più gli eventi a sfondo culturali rispettosi dell’ambiente in cui vengono esibiti che non concerti di musica leggera che è meglio fruibile in altri spazi.
Altro elemento sostanziale e di novità da sottolineare la coralità della presenza del personale del museo che, in vari ruoli, danno la sensazione di aver abbracciato in toto la filosofia di Zuchtriegel che da semplici esecutori di direttive pare averli resi co-protagonisti del successo che da ogni parte viene riconosciuto al “tedesco”.
Eccellente il finale a sorpresa con la musica di “bella ciao” suonata in omaggio alle vittime de razzismo e del segregazionismo. D’altri tempi che appaiono a portata di mano anche nel nostro orizzonte …
Il pubblico rende omaggio a questo uomo, artista, studioso … con una partecipazione attenta e competente. Zuchtriegel scende dal palco soddisfatto ma “sfatto”: si lamenta dell’umidità che ha reso ardua la performance dei due musicisti impegnati con due strumenti a corda sensibili alle variazioni climatiche.
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Ma camminando tra le fila di spettatori che lentamente guadagna l’uscita passando nel “foyer del teatro Nettuno”, si sentono solo parole di elogio per l’uomo che quotidianamente ha saputo conquistarsi la stima anche dei più inveterati critici che, si sa, sono il sale con cui si condiscono gli eventi culturali.
Vedere centinaia di persone che sfilano sotto le imponenti colonne del lato nord del tempio è un’esibizione a se stante che non può non far piacere anche all’assessore Claudio Aprea, intervenuto in nome del sindaco. Infatti, il successo dell’evento organizzato da Zuchtriegel conferma l’intuizione di trovare un’altra casa, il “Lin.Ora Village, agli eventi estivi.
Molti dei presenti si ritroveranno per la serata di beneficenza organizzata dall’Associazione “Amici di Paestum” per il Museo multimediale di Hera Argiva a foce Sele. Sarà in quell’altro luogo magico che ha fatto la storia dell’archeologia modera che si continuerà a commentare lo stato dell’arte della gestione Zuchtriegel …