Guidare nel Cilento vuol dire percorrere strade dissestate che mettono a dura prova sia le sospensioni delle auto che la pazienza degli automobilisti. Gli interventi di manutenzione effettuati lungo le strade cilentane, nella maggior parte dei casi, possono essere definiti dei veri e propri “rattoppi”: infatti, non solo le buche vengono riempite con l’asfalto senza che questo poi venga livellato correttamente al manto stradale, ma – cosa ancora più grave – questi lavori non risultano essere quasi mai “definitivi”.
È il caso della cosiddetta “Cilentana”, la strada provinciale 430 – variante alla statale 18 – che collega il Cilento al Golfo di Policastro e al resto della Provincia, fondamentale per chi si muove tra Agropoli, Vallo della Lucania, Ceraso, Centola, Celle di Bulgheria e il Golfo di Policastro. Chi la attraversa deve mettere in conto una serie di ostacoli, restringimenti di carreggiata e gallerie caratterizzate da infiltrazioni e scarsa illuminazione.
Il dissesto delle strade è sicuramente tra le prime cause di incidenti stradali che hanno contribuito a soprannominare la Cilentana “strada killer”, una vera e propria trappola per gli automobilisti che quotidianamente affrontano “viaggi della speranza” su un’arteria che presenta buche (spesso molto profonde), avvallamenti e un manto stradale viscido e usurato.
Le zone più a rischio sono quelle comprese tra Pattano e Vallo della Lucania, il tratto stradale nei pressi della Diga Alento e le uscite di Agropoli nord, Ceraso, Centola e Roccagloriosa.
In molti casi gli incidenti sono causati da disattenzione, sorpassi azzardati e dal superamento della velocità massima consentita. Per questo motivo la Provincia di Salerno minaccia spesso l’intenzione di posizionare degli autovelox sulle proprie strade di competenza. Ed è quello che ha fatto il comune di Vallo della Lucania – a seguito del consenso della Provincia – lungo il tratto di strada che da Pattano porta al capoluogo cilentano. Con una spesa di circa duemila euro al mese, il comune sosterrà il noleggio dell’autovelox 106 a seguito di un contratto stipulato con la “Sodi Scientifica srl”, ditta toscana produttrice dell’apparecchiatura. Oltre all’eccesso di velocità, l’autovelox noleggiato è in grado di rilevare il rispetto della distanza di sicurezza e l’eventuale infrazione del divieto di transito dei camion. È dotato di una macchina fotografica ad alta risoluzione (18 mega pixel) ed è in grado di rilevare più veicoli in eccesso di velocità, anche in sequenza, che viaggiano su un tratto fino a quattro corsie. Nonostante l’apparecchio sia stato installato già da alcune settimane, non è ancora attivo e, ponendo fine alle “voci” che giravano sui social network circa un’attivazione imminente, il primo cittadino vallese ha commentato: «Quando l’autovelox sulla Cilentana sarà attivato faremo affiggere dei manifesti e informeremo tutti i cittadini. Non è nostra intenzione fare cassa, quindi avvertiremo tutti non appena saremo pronti ad attivare il macchinario».
Viene da chiedersi se la presenza degli autovelox sia sufficiente a ridurre il rischio di incidenti stradali. Certo, questi apparecchi, laddove presenti, dissuadono gli automobilisti dal premere il pedale dell’acceleratore in maniera irresponsabile. Ma non basta! Il primo passo da compiere per garantire una maggiore sicurezza stradale è fare manutenzione.
Che si tratti di manutenzioni ordinarie o straordinarie, questi lavori tardano sempre ad essere avviati e, una volta iniziati, sembrano non vedere “mai” una fine risolutiva.
A tal proposito vogliamo ricordare la chiusura, per circa quattro anni, della Cilentana nel tratto tra Agropoli sud e Prignano Cilento.
Il 29 dicembre 2016 finiva il disagio di migliaia di cittadini cilentani e di turisti che per anni hanno dovuto sopportare gli inconvenienti causati dalla chiusura del viadotto “Chiusa”, costretti a percorrere, in alternativa, la S.P. 45, una strada che “vanta” un manto stradale scivoloso, carreggiata stretta, svariati dislivelli…
Insomma, un vero e proprio incubo durato quasi un lustro.
Inoltre, ogni estate si ripropone l’emergenza/traffico/trasporto persone (e merci) in provincia di Salerno, in generale, e nel Cilento, nel nostro caso specifico, per le pessime condizioni – manutentive e di sicurezza – delle arterie stradali di collegamento. Tra le criticità più rilevanti spiccano proprio quelle localizzate nell’area a Sud del capoluogo, dove persistono situazioni per così dire “strutturali”. Le strade di collegamento per il Cilento – e quelle che assicurano la circolazione al suo interno – si confermano il tallone d’Achille non solo per i flussi di turisti in entrata, ma anche e soprattutto per i residenti che vivono tutto l’anno una condizione di disagio con pesanti ripercussioni sulla qualità della vita.
In un territorio che potrebbe e dovrebbe “vivere di turismo”, non dovremmo permetterci questo “lusso”. Un sistema di collegamento viario veloce, efficiente e sicuro è condizione fondamentale e imprescindibile di qualsivoglia strategia di sviluppo e rilancio economico e sociale del nostro territorio.
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