Gentile direttore, presenti la sua associazione ai nostri lettori.
La Società nazionale di salvamento di capaccio è stata costituita nel 2011 da il sottoscritto. Essa è un onlus eretta ad ente morale la cui nascita risale al 1871 inizialmente con scopi di assistenza alle famiglie dei marinai vittime del mare e successivamente come trasmissione del sapere delle arti marinaresche fino a diventare, ai giorni nostri, ente di formatore riconosciuto a livello europeo per la formazione dei bagnini di salvataggio.
Quanti sono i bagnini che fanno parte dell’associazione?
La nostra sezione conta più di 500 iscritti residenti tra i comuni di Capaccio Albanella ed Agropoli.
Qual è l’area d’intervento e quali comuni sono interessati al servizio che effettuate?
La salvamento, come dicevo, essendo un onlus operante nella formazione non effettua servizio di salvataggio in quanto non può farlo per legge. La nostra sezione oltre che alla formazione partecipa sempre con grande entusiasmo a tutte le manifestazioni inerenti le tematiche ambientali e sociali. Anche sabato 2 giugno saremo impegnati con i bambini autisti presso il lido cascata per permettere bagni sicuri. Spesso organizziamo manifestazioni o corsi sulle spiagge al fine di sensibilizzare i fruitori a bagni sicuri oppure giornate in cui mettiamo a disposizione noi stessi per permettere a persone meno fortunate di vivere il mare, almeno per un giorno, in serenità. Lo scorso anno abbiamo acquistato insieme alla BCC di Capaccio una sedia per permettere a persone con disabilità di entrare in acqua e fare un bagno sereno. Credo che sia stata una delle migliori cose che abbiamo fatto perché nulla ripaga di più del sorriso di un bambino che finalmente può fare un bagno in mare. Inoltre l’acquisto di questa sedia ha scatenato a capaccio una voglia di prodigarsi nel volontariato poiché la scorsa estate abbiamo ricevuto tante telefonate di persone che si rendevano disponibili a girare con noi sulle spiagge per portare i bambini con disabilità in acqua. E’ stato davvero bello e ringrazio di cuore quanti si sono offerti.
Quali sono i compiti di un bagnino?
I compiti del bagnino di salvataggio sono sorveglianza e prevenzione sugli incidenti in mare. Essi non possono essere impegnati, assolutamente, in altre attività durante le ore di turnazione in postazione.
Oltre a quello di vigilare, quali sono le altre mansioni delle quali si deve occupare?
Il bagnino deve intervenire sempre e solo nei limiti della propria sfera di attività dunque come le dicevo sorveglianza e prevenzione, soccorso in mare e primo soccorso medico.
Come si fa a diventare operatori di salvamento a mare o in piscina?
Attraverso la formazione. In primis l’allievo deve avere buone capacità natatorie e poi attraverso meticolosi corsi effettuati dalla nostra sezione verrà presentato ad un appello d’esame.
C’è differenza di preparazione tra i due ruoli?
Certo, hanno formazione diversa in quanto si parla di ambienti diversi… infatti il bagnino con brevetto completo mare e piscina potrà lavorare in entrambi gli ambienti, invece il bagnino da piscina potrà lavorare soltanto all’ interno delle piscine.
Vuoi scoprire in anteprima tutte le notizie del nostro giornale?
Clicca QUI per abbonarti all’edizione digitale
Quali sono i maggiori pericoli del mare della realtà in cui operate?
Nel nostro litorale il pericolo maggiore è dato dalle buche in mare che rappresentano un grande fattore di rischio e criticità. Esse determinano il 90% degli interventi che stagionalmente vengono effettuati. Le buche sono pericolose perché rappresentano pericoli insiti nel nostro fondale e soltanto un bagnino ben addestrato è capace di riconoscerle ed individuarle guardando semplicemente il mare.
Un’altro importante pericolo è dato dall’ignoranza dei fruitori che spesso non ascoltano i consigli dei bagnini sfidando il mare e mettendo a repentaglio la loro vita congiuntamente a quella dell’ operatore. Occorrerebbe effettuare formazione anche presso le scuole e/o complessi sportivi.
Nel corso della vostra storia associativa, quante vite umane avete tratto in salvo?
I bagnini brevettati dalla nostra sezione vengono assunti presso la Med Service srl e gli interventi e le vite umane salvate ormai non si contano più.
Quante volte, invece, avete dovuto prendere atto che non c’era più niente da fare?
Ad oggi mai, fortunatamente.
Qual è stato il caso più importante, in termini di visibilità mediatica, del quale vi siete occupati?
Sinceramente ciò a cui noi badiamo è la preparazione degli allievi e la loro formazione congiuntamente a quanto è nelle nostre possibilità di fare per il sociale. L’aspetto più bello della nostra sezione è che i ragazzi fanno gruppo tra loro impegnandosi in tante attività sociali che li fanno crescere in termini di interiorità.
Che consigli da ai bagnanti prima di entrare in acqua?
Ascoltare sempre i consigli dei bagnini … è indispensabile per bagni sicuri.
I genitori che accompagnano i bambini sulla spiaggia, che atteggiamento devono avere?
Devono aumentare anche loro la sorveglianza in quanto i bambini sono imprevedibili e spesso basta un secondo di distrazione e si smarriscono. Quando un bambino si smarrisce tra i bagnini viene lanciato l’allarme più alto e le ricerche spesso durano ore. Riconoscere e avvistare un bambino smarrito è difficile in quanto i bimbi sembrano tutti uguali, ciò che spesso ci aiuta sono i costumini con i cartoni animati oppure i braccialetti di plastica colorati sui polsi.
Se dovesse consigliare una spiaggia libera situata nell’area in cui opera la sua associazione, quale indicherebbe?
Il Comune di Capaccio da anni provvede all’installazione di postazioni di avvistamento con guardia a mare sulle spiagge libere di propria competenza, pertanto consigliamo ai fruitori di sostare su una di queste spiagge se non vogliono andare su uno stabilimento balneare.