Gentile direttore, presenti la sua associazione ai nostri lettori.
La Società Nazionale di Salvamento (www.salvamento.it), per la sicurezza della vita sul mare, è stata fondata nel 1872. Prepara e certifica i Bagnini di salvataggio abilitati ad operare sulle spiagge, sui laghi, lungo le rive dei fiumi, nelle piscine pubbliche e private dell’Italia e dell’intera Unione Europea, con riconoscimento ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ha oltre 220 sezioni sul territorio nazionale; collabora con le Istituzioni per la prevenzione ed il soccorso della vita umana in mare, ed in particolare con la Guardia Costiera, nonché nell’attività di volontariato e di Protezione Civile. Promuove nelle scuole la cultura e il rispetto del mare; organizza eventi e manifestazioni per promuovere e sensibilizzare la popolazioni per una migliore sicurezza balneare;promuove, sostiene e valorizza le attività marinaresche.
Di recente, la Società Nazionale di Salvamento, ha stipulato con il MIUR, in data 14.03.2018 prot. 0000029, un protocollo d’intesa per diffondere nelle scuole di ogni ordine e grado: la cultura della sicurezza in acqua; le tecniche di rianimazione cardiopolmonare; le tecniche di primo soccorso; le tecniche di sostegno alle funzioni vitali con l’uso del defibrillatore semiautomatico.
La sezione di Casal Velino è stata fondata nel 2009 da 20 soci fondatori che eleggevano a legale rappresentante Vincenzo Morinelli, che ricopre ancora attualmente tale carica.
Quanti sono i bagnini che fanno parte dell’associazione?
I soci ordinari bagnini sono attualmente 76 più i 20 soci fondatori
Qual è l’area d’intervento e quali comuni sono interessati al servizio che effettuate?
La competenza territoriale assegnata alla sezione di Casal Velino è compresa fra i comuni di Ascea e Montecorice.
Lavorate solo in strutture private o avete convenzioni anche con i comuni che insistono sulla vostra area?
Noi siamo un ente di formazione, quindi prepariamo e rilasciamo brevetti professionali abilitanti alla professione di bagnino di salvataggio, e svolgiamo ogni altra azione per migliorare la sicurezza della vita in mare. I bagnini abilitati scelgono liberamente ed indipendentemente dove andare a lavorare.
Quali sono i compiti di un bagnino?
Occuparsi della sicurezza balneare.
Oltre a quello di vigilare, quali sono le altre mansioni delle quali si deve occupare?
Il bagnino di salvataggio è abilitato al primo soccorso, pertanto può intervenire in tutte le situazioni anche non correlate all’ambiente acquatico, per prestare soccorso.
Come si fa a diventare operatori di salvamento a mare o in piscina?
Si frequenta un corso di formazione teorico e pratico, che noi organizziamo periodicamente, al termine del quale c’è un esame finale. Per l’abilitazione di Bagnino di Salvataggio mare e piscina, la commissione è composta da un presidente che è un tenente di vascello della guardia costiera, un segretario che è un maresciallo della guardia costiera, un medico rianimatore e un istruttore di nuoto per salvamento della Società Nazionale di Salvamento. Per l’abilitazione al brevetto di Bagnini di salvataggio solo piscina, la commissione è sempre composta da 4 persone, ma non dalla guardia costiera.
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C’è differenza di preparazione tra i due ruoli?
Nel brevetto mare c’è la prova di voga, nozioni di meteorologia ed ordinanza di sicurezza balneare, che invece non sono presenti nel programma del brevetto solo piscina.
Quali sono i maggiori pericoli del mare della realtà in cui operate?
Le correnti delle buche delle spiagge sabbiose più profonde, il mancato rispetto dei limiti riservati alla balneazione da parte dei natanti, la presenze di scogliere artificiali antierosione costiera semi sommerse.
Nel corso della vostra storia associativa, quante vite umane avete tratto in salvo?
Io personalmente ho salvato due persone ad Agnone Cilento. In totale i nostri bagnini, dal 2009 ad oggi, hanno salvato una ventina di persone.
Quante volte, invece, avete dovuto prendere atto che non c’era più niente da fare?
Fortunatamente nessuna.
Qual è stato il caso più importante, in termini di visibilità mediatica, del quale vi siete occupati?
Un nostro bagnino, che adesso è arruolato nella guardia costiera, mentre svolgeva il suo lavoro sulla spiaggia di Ascea Marina, riporto articolo:
Riportiamo nella sua versione integrale l’articolo di Marco Santangelo “Bagnino-eroe salva 2 ragazze in mare: «Ho fatto solo il mio dovere»” pubblicato il 24 luglio 2015 sull’edizione online de “Il Giornale del Cilento”.
Nella mattinata di oggi il maltempo ha causato innumerevoli danni e diversi feriti. Pioggia, vento e trombe d’aria hanno seminato panico in Cilento tra turisti e residenti. Una mattinata impegnativa per guardia costiera, vigili del fuoco e carabinieri. Ma senza dubbio, in situazioni del genere, i prima ad intervenire sono stati proprio i bagnini presenti sulle spiagge. Impressionante è il racconto di un bagnino di Ascea, Christian Passaro, di appena 20 anni, che ha raccontato sui social quanto accaduto stamattina. «Ed è proprio nel bel mezzo di una tromba d’aria, quando poche ora fa stavo aiutando disabili e bambini ad abbandonare la spiaggia, udivo delle urla dal mare, mi giro e quasi a 500 metri da riva vedo 2 ragazze su un guscio di noce, se così si può considerare. Allerto i miei colleghi bagnini. – scrive Christian – Si parte senza sapere se ci fosse stato un ritorno con la speranza di portare quelle due ragazze sulla terra ferma. Gli occhi puntati solo su di loro, con emozione e lacrime negli occhi abbiamo portato in salvo quelle due ragazze e vedendole che stavano bene è partito un grido di gioia. Qualcuno mi ha detto, appena sono arrivato a riva: «Siete gli eroi di oggi». Io, sempre con gli occhi pieni di lacrime, ho risposto: «Non siamo eroi, abbiamo fatto solo il nostro dovere».
Che consigli da ai bagnanti prima di entrare in acqua?
Evitare i contrasti bruschi (caldo freddo), rispettare le norme contenute nell’ordinanza di sicurezza balneare, valutare bene le proprie capacità natatorie, se si supera lo spazio riservato alla balneazione segnalarsi con pallone e bandierina tipo sub, far passare almeno tre ore dall’ultimo pasto.
I genitori che accompagnano i bambini sulla spiaggia, che atteggiamento devono avere?
Per bambini e genitori abbiamo un progetto che diffondiamo attraverso le scuole che si chiama “Papà ti Salvo io”. Papà ti salvo io è stato completamente ideato, progettato e realizzato dalla Società Nazionale di Salvamento – Genova. Il gioco “Papà ti salvo io” si rivolge ai bambini in età scolare (scuole elementari e prime classi delle scuole medie) per insegnare ai bambini come vivere il mare senza pericoli, o meglio, prevenendo i pericoli: 10 Regole d’Oro per un Bagno Sicuro.
I bambini, attraverso il gioco, diventano “Baby Watch – Piccoli Bagnini” ed imparano i valori della sicurezza e della prevenzione.
Il gioco intende creare nei bambini quella cultura che possa renderli responsabili per se stessi: “imparo per me e insegno a mio papà e insieme possiamo diffondere le regole essenziali per fare un bagno sicuro… ma solo io divento Piccolo Bagnino”.
“Papà ti salvo io” si colloca nell’ambito delle iniziative legate al protocollo d’intesa siglato tra il MIUR e la Società Nazionale di Salvamento.
Mercoledì 6 giugno ci sarà a Pioppi l’edizione 2018 di Papà ti salvo Io, presso il Lido Karibu.
Se dovesse consigliare una spiaggia libera situata nell’area in cui opera la sua associazione, quale indicherebbe?
Le spiagge di Pioppi.